DA FANO A SEATTLE… AMICI SENZA FRONTIERE…

Secondo i dati a disposizione dell’AIRE, l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, sono oltre 3 mila i fanesi che vivono fuori dai confini nazionali. Per i più il legame con la terra natia è però rimasto forte, quasi indissolubile, al punto da spingerli a tornare appena gli è possibile anche se solo per qualche giorno. Coi loro appassionati racconti su Fano sono per altro i primi perfetti testimonial della nostra città, ma allo stesso tempo svolgono pure il prezioso ruolo di guide o comunque di riferimento per quanti si recano là dove essi hanno scelto di trasferirsi. Sono, insomma, Amici Senza Frontiere a tutti gli effetti. Di qui l’idea della nostra Associazione (e grazie al sostegno di Naver Montaggi di Carmelo Cogliandro) di dedicargli questo spazio, per sentirci ancor più vicini nonostante le distanze e magari scoprire altri interessanti punti di vista. In questa settantunesima puntata abbiamo il piacere di ospitare Francesco Deleo, che dal 2001 vive a Seattle negli Stati Uniti.

Ciao Francesco, come mai ti sei trasferita all’estero e qual è la tua attività?

<Mi sono trasferito negli Stati Uniti non appena sono diventato maggiorenne e l’idea era quella di terminare l’ultimo anno delle scuole superiori in un contesto internazionale, anche per migliorare il mio inglese. Non ero nemmeno sicuro di voler poi frequentare l’università, ma alla fine mi sono fermato in America e mi sono anche laureato. Oggi lavoro come ingegnere in una compagnia di ingegneria nucleare avanzata e sono anche professore universitario, nel dipartimento di ingegneria aerospaziale>.

Dove stai di preciso e quali sono le sue particolarità?

<Vivo nell’area di Seattle, nello stato di Washington, dall’agosto del 2001. Il tempo vola davvero! Adesso sto a Redmond, nota per ospitare il quartier generale di Microsoft, dopo esser passato per Everett, Bellevue e Kirkland. Qui la natura è straordinaria, con centinaia di isole, bellissimi laghi e montagne che offrono migliaia di sentieri per hiking e vicine stazioni sciistiche. Inoltre, la città è un vivace centro culturale con una ricca scena musicale e artistica ed è un vero melting pot. Seattle è anche all’avanguardia in vari settori industriali: qui si trovano le sedi centrali anche di Boeing, Amazon, Starbucks e di tante altre grandi aziende, che attirano professionisti da tutto il mondo>.

Cosa ti manca di Fano?

<Quello che mi manca di più di Fano sono sicuramente la famiglia e gli amici, il grosso dei miei parenti vive lì e riesco a vederli solo una volta all’anno. Durante il periodo universitario più impegnati, però, non riuscii a tornare per 3-4 anni. Di Fano mi manca anche la tranquillità, soprattutto durante l’estate, l’umorismo delle persone e il loro modo unico di affrontare le sfide quotidiane. Infine, mi manca molto la possibilità di camminare per il centro della città o di girare in bici o motorino potendo raggiungere qualsiasi posto in pochi minuti>.

Hai avuto problemi di ambientamento e se sì quali?

<Nel complesso, il processo di ambientamento è andato molto bene. La maggior parte della gente qui a Seattle è molto accogliente, ed ho fatto amicizia rapidamente, specialmente con altri studenti della mia età, che, come me, erano venuti a Seattle per studiare da diverse parti del mondo. All’inizio stavo ad Everett, a mezzora circa di auto da Seattle, simile per dimensioni a Pesaro. Mi colpì la percezione di una certa mancanza di cultura e di attaccamento per la propria città e notai una scarsità di attività per i giovani, il che può generare disagio tra di loro. Al di fuori di Seattle, alcune città possono apparire trascurate ed in alcuni casi anche piuttosto pericolose. Venendo da Fano, che è al contrario molto sicura, ho dovuto adattarmi add essere più attento e cauto>.

C’è qualcosa che porteresti dagli Stati Uniti?

<Porterei sicuramente le numerose opportunità di lavoro che si trovano qui, insieme alle tasse più basse! Un altro aspetto da imitare è la facilità con cui si possono svolgere varie attività quotidiane: dall’andare alle poste, aprire un’attività commerciale, effettuare bonifici bancari, fino a pagare una multa o le stesse tasse. E poi alcune abitudini che sembrano banali, ma che fanno una grande differenza nella qualità della vita quotidiana, come fare la fila in modo ordinato, raccogliere i bisogni dei cani per strada e parcheggiare secondo le regole. Per quanto riguarda invece il cibo e la cultura, ritengo che Fano non abbia nulla da invidiare al resto del mondo>.

Quali posti di Fano pensi possano affascinare uno statunitense?

<Consiglierei sicuramente ad un visitatore statunitense di esplorare il centro storico di Fano, che considero un vero gioiello. Inizierei dal Pincio, passando per l’Arco di Augusto e le storiche Mura Malatestiane. Poi lo inviterei a scoprire Piazza XX Settembre, a godersi uno spettacolo al Teatro della Fortuna e a visitare la Chiesa di San Francesco. Non potrebbe mancare una passeggiata al Porto e lungo la spiaggia di Sassonia, senza dimenticare di suggerirgli di vivere questi luoghi in modo tranquillo e rilassato assaporando appieno l’atmosfera unica di Fano>.

Quali sono invece i tuoi luoghi preferiti là?

<Sono particolarmente innamorato dello Stato di Washington, in cui appunto vivo. Adoro esplorare le piccole isole dell’arcipelago di San Juan, spesso in barca, dove non è raro avvistare delfini ed orche. Le montagne qui sono spettacolari, dal Monte Rainier alla catena delle Cascade. E aggiungerei anche Olympic Peninsula, che è una foresta pluviale. Consiglierei sicuramente pure una visita in California, specialmente a San Francisco e San Diego. Un ricordo indimenticabile è il mio viaggio coast to coast, da Seattle a Boston, durante il quale ci siamo fermati per due giorni nel parco di Yellowstone, un luogo che tutti dovrebbero visitare almeno una volta nella vita. Tra gli altri parchi nazionali, Yosemite in California è stato particolarmente impressionante. Infine, città come New York, Boston e Miami sono imperdibili e cerco sempre di visitarle quando posso>.

Che piatti tipici locali faresti provare ad un fanese?

<A Seattle il pesce è eccezionale, tanto che ci sono chef di sushi che vengono qui ed affermano che la qualità è superiore a quella del Giappone. Personalmente, ritengo che il salmone qui sia insuperabile! Un altro piatto tipico che consiglierei è il Dungeness Crab, un tipo di granchio molto popolare nella regione e spesso servito bollito o in insalate. Anche le ostriche sono deliziose e meritano di essere provate. Non posso dimenticare di menzionare il Clam Chowder, una zuppa cremosa di vongole tipica del luogo, che contiene solitamente patate, cipolle e sedano, oltre alle vongole. Infine, per gli appassionati di birra come me, consiglio vivamente le nostre Craft Beer. La regione di Seattle è rinomata per la sua produzione di birra artigianale, con numerose microbirrerie che offrono una vasta gamma di birre uniche e gustose>.

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