Da venerdì screening di massa anti-Covid 19 su tutto il territorio
Seri: “Fondamentale la partecipazione della cittadinanza per fermare il contagio e fare del bene prendendosi cura della comunità”
Uno screening di massa sta per partire per i cittadini di Fano, Mondolfo, Cartoceto, Mombaroccio e San Costanzo. Dal 8 al 13 gennaio tutti coloro che vorranno sottoporsi al test rapido per il Covid-19 potranno farlo in maniera totalmente sicura e gratuita. “Un’iniziativa promossa dalla Regione Marche che ringrazio e che coinvolge tutta la popolazione – ha commentato il sindaco di Fano Massimo Seri -.
Oggi a maggior ragione è un’operazione molto importante poiché la curva epidemiologica è di nuovo in crescita e le conseguenze se non si riuscirà a fermare questa nuova ondata dell’epidemia potrebbero essere devastanti. Per questo abbiamo suddiviso le varie postazioni di controllo in tutto il territorio così da dar modo a tutti coloro che vorranno controllarsi di farlo senza problemi. Invito la cittadinanza a sottoporsi a questo screening che sarà fondamentale per il controllo del contagio e per fare del bene a tutta la nostra comunità. Ringrazio inoltre l’Asur, la Croce Rossa e la Protezione Civile, sempre in prima fila quando c’è da dare un supporto concreto alla cittadinanza”. Lo screening partirà quindi da venerdì 8 gennaio dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 19 e terminerà mercoledì 13 gennaio. Per quanto riguarda il comune di Fano, sarà sufficiente presentarsi al Codma in via Tommaso Campanella, 1 oppure alla palestra Venturini di via San Paterniano negli orari sopracitati.
I cittadini di Mondolfo e San Costanzo potranno invece recarsi al Bocciodromo Comunale di viale Europa 9, mentre quelli di Mombaroccio e Cartoceto nel sito del Ristorante “La Tagliata” di via Mombaroccese 19/a. Non serve appuntamento, ma è gradita la stampa del modulo, già compilato, con la richiesta Test Antigenico Rapido Covid19 che si può trovare nelle farmacie, nel sito del Comune di Fano e in quello dell’Asur. Il modulo verrà inoltre distribuito all’esterno delle strutture dai volontari della protezione civile e della Croce Rossa. “La Regione Marche ha messo in campo uno screening di massa utile e inedito a livello nazionale – ha commentato l’assessore Regionale, Stefano Aguzzi – perché voleva prevenire una recrudescenza dei contagi, che aveva previsto, subito dopo le feste. Come Regione, abbiamo predisposto un grande lavoro e un forte investimento nell’acquisto dei materiali: abbiamo impegnato le strutture dell’Asur, la Protezione Civile, il volontariato e abbiamo fatto un lavoro capillare sui luoghi. A questo punto, tocca ai marchigiani, ai cittadini essere responsabili della loro salute e di quella degli altri perché lo sforzo fatto dalla Regione è stato nella prevenzione.
Se i cittadini sottovalutano questa fase, si avranno delle serie conseguenze. Speriamo che siano attenti e partecipino in massa allo screening”. I tempi di attesa saranno minimi poiché il risultato verrà comunicato, in maniera ovviamente anonima nel giro di circa 15 minuti. Gli eventuali positivi saranno poi sottoposti al test molecolare. Non potranno partecipare allo screening di massa le persone che hanno sintomi che indichino un’infezione da Covid19, in questo caso, si deve contattare il Medico di Assistenza Primaria; le persone attualmente in malattia per qualsiasi motivo; persone risultate già positive al Covid-19 negli ultimi 3 mesi; persone in quarantena o in isolamento fiduciario; persone che hanno già prenotato l’esecuzione di un tampone molecolare; persone che seguono regolarmente il test per motivi professionali; minori sotto i 6 anni; persone ricoverate nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie comprese le case di riposo pubbliche e private. “Lo screening di massa Marche Sicure – ha concluso l’assessore regionale alle Infrastrutture, Francesco Baldelli -, come concepito dalla Regione e dalle strutture sanitarie delle Marche, è la dimostrazione di una presenza capillare della sanità su tutto il territorio, senza distinzione tra costa ed entroterra, tra nord e sud, tra piccoli e grandi centri. Un cambio di passo rispetto al passato perché per la nuova amministrazione regionale non esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B. Complimenti ai colleghi Aguzzi e Saltamartini per l’efficienza organizzativa”.