DAVIDE RANALDI PREMIO VENEZIA IN CONCERTO A PESARO Pesaro, Villa Caprile, venerdì 1° luglio

Il pianista Davide Ranaldi, ultimo vincitore del prestigioso Premio Venezia, sarà a Villa Caprile di Pesaro, il 1° luglio alle 21:15, protagonista del concerto organizzato dalla WunderKammer Orchestra (WKO) con il Patrocinio del Comune di Pesaro, in collaborazione con AMAT, con il sostegno di Sistemi Klein, Studio UP, Bucci Ceramiche, Giardino di Santa Maria, Valli Pianoforti.

Lo scorso novembre, si è svolta la trentasettesima edizione del Premio Venezia, concorso rivolto a neodiplomati dei Conservatori o Istituti Musicali Pareggiati italiani di età non superiore a ventiquattro anni: la competizione pianistica italiana che, oltre ad assegnare un titolo di prestigio, assicura ai vincitori un percorso concreto di concerti ed esibizioni. La WKO è tra gli enti che ogni anno erogano un premio al vincitore del Premio Venezia, costituito quest’anno proprio dal concerto commissionato al giovane musicista per la serata del 1° luglio con cui si inaugura la stagione estiva di concerti dell’Associazione.

 

“Nato per esibirsi di fronte a un pubblico”, Davide Ranaldi è considerato un musicista eccezionale capace di creare un legame immediato e sincero con i suoi ascoltatori. Nato nel 2000 a Milano, ha iniziato precocemente, all’età di quattro anni, ad avvicinarsi alla musica e allo studio del pianoforte. Nel 2021 si è diplomato al Conservatorio G. Verdi di Milano con il massimo dei voti, la lode e una menzione speciale “per qualità tecnico musicali di altissimo livello”. Tra gli appuntamenti salienti della stagione in corso, il Concerto n. 2 di Beethoven diretto da Donato Renzetti e il recital al Teatro La Fenice di Venezia in occasione dell’anniversario della Repubblica Italiana del 2 Giugno. Vive a Milano, si perfeziona sotto la guida dei Maestri Alexander Romanovsky e Leonid Margarius ed è stato inoltre ammesso con borsa di studio completa al Royal College of Music di Londra.

Ranaldi si esibisce in un programma di brillante virtuosismo che si apre con l’ultima e più celebre opera pianistica di Haydn, la Sonata per pianoforte n. 62 in mi bemolle maggiore Hob.XVI.52, scritta nel 1794 durante il secondo soggiorno londinese del musicista, che la dedicò alla pianista Therese Jansen-Bartolozzi. Al centro un unicum della produzione di Chopin, la Fantasia op.49, considerato un capolavoro della letteratura pianistica, definito Schumann audace e ricco di singoli spunti geniali. Chiude il concerto il capolavoro pianistico di Prokofiev, la Sonata per pianoforte n. 7 in si bemolle maggiore op. 83, composizione dalla grande carica espressiva, scritta tra il 1939 e il 1942, anni in cui intellettuali e artisti furono allontanati da Mosca ed evacuati nel Caucaso per ripararli da eventuali attacchi nazisti. La Sonata n.7 esprime tutta l’angoscia e le tensioni vissute nel momento reale della guerra: l’ascoltatore viene travolto da ammassi di suoni che arrivano – come ebbe a dire il poeta Majakovskij – pari ad uno “schiaffo in faccia al gusto del pubblico”.

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