E’ ciò che scaturisce dal sondaggio nazionale Ipsos Fiepet Confesercenti: il 98% la percentuale di clienti soddisfatti del servizio

Pubblici esercizi: intatta la fiducia della clientela

Intatti l’amore e la fiducia della clientela per i pubblici esercizi e la ristorazione italiana: da un sondaggio condotto a livello nazionale da IPSOS per conto di Fiepet Confesercenti, emerge come la gran parte dei clienti riconosca al comparto prodotti di qualità e servizio ad alto livello. Dai dati raccolti il 98% di clienti è soddisfatto per il servizio ricevuto questa estate in vacanza e quasi la metà (il 46%) lo definisce ottimo o eccellente.

“Un risultato importante –commenta il direttore Confesercenti Fano Matteo Radicchi- che dimostra come la categoria mantenga l’attaccamento e la fiducia della propria clientela Le polemiche sugli scontrini pazzi che abbiamo visto nelle scorse settimane sui social sono state evidentemente frutto di episodi isolati che per fortuna non hanno distorto la percezione che resta intatta sulla serietà di un’intera categoria. Le generalizzazioni sono sempre rischiose, non aiutano chi lavora seriamente, e cioè la stragrande maggioranza degli operatori, e non rendono merito a un comparto che è trainante per l’intera economia. Tanto più che in un mercato così ricco e variegato, di libera concorrenza, ognuno è anche libero di scegliere in che ristorante andare”.

“Il dato premia l’impegno degli operatori dell’accoglienza -afferma Davide Sabbatini presidente Fiepet Pesaro Urbino- di bar e ristoranti in un settore che continua ad essere trainante per l’economia e vanto per l’intero Paese. I “locali” sono una presenza importante ed esercitano un forte appeal soprattutto verso i turisti stranieri che amano lo stile Italiano che ci rappresenta nel mondo, mentre per i nostri connazionali continuano ad essere la “casa fuori casa”. Materie prime di alto livello e la necessità di mantenere adeguati standard di servizio hanno purtroppo risentito degli aumenti generalizzati che non hanno certo risparmiato il nostro settore”.

Nel dettaglio i dati del sondaggio su scala nazionale parlano di un 2% appena degli intervistati che hanno dato un voto insufficiente o gravemente insufficiente al servizio ricevuto, mentre il 10% lo ha ritenuto sufficiente, il 42% buono, il 37% ottimo ed il 9% eccellente. Rispetto allo scorso anno la qualità del servizio è parsa migliore al 17% degli avventori, contro il 13% che ha percepito un peggioramento. Non sembra aver inciso più di tanto la già citata questione degli ‘scontrini pazzi’ nonostante la grande evidenza mediatica di agosto: l’81% dei vacanzieri non ha riscontrato sorprese al momento del conto. Anche se l’aumento dei prezzi si fa sentire: lo hanno rilevato 8 avventori su 10, con un incremento medio percepito tra il +15 ed il +20%. Una percezione su cui, forse, le esagerazioni mediatiche hanno inciso, visto che l’Istat, ad agosto, rileva un +6%, meno di un terzo.

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