FANO JAZZ BY THE SEA 2019

Fano Jazz By The Sea, un festival sempre più internazionale e green. Un veicolo per far conoscere la città di Fano nel mondo.

Un Festival che sempre più esplicita la propria vocazione internazionale, ospitando artisti di rilievo provenienti da varie parti del mondo e stringendo rapporti con importanti festival europei e d’oltreoceano. Un Festival che abbraccia sempre più convintamente la causa dell’ecosostenibilità, con l’allestimento green del Jazz Village, posto nel cuore della Città, accanto a quella che è tornata ad essere la sua sede principale, la Rocca Malatestiana. Un Festival che nel suo insieme è anche veicolo di attrattiva turistica, richiamando pubblico da tutta Italia e anche dall’estero. 

Questo e altro ancora è Fano Jazz By The Sea, considerato uno dei principali appuntamenti estivi nazionali con una musica che da lungo tempo ha messo salde radici in riva all’Adriatico. Alla sua XXVII edizione, il Festival, organizzato da Fano Jazz Network in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Fano, con la Direzione Artistica di Adriano Pedini, con il contributo del Ministero delle Attività Culturali MIBAC e della Regione Marche e il sostegno di altre Istituzioni e di sponsor privati, si snoderà quest’anno lungo 11 giorni consecutivi, da sabato 18 a domenica 28 luglio, con finale alla Golena del Furlo, e una significativa appendice il 24 agosto nel Castello di Gradara. 

Anche in questo 2019 Fano Jazz By The Sea continua quindi il suo percorso facendo tesoro della straordinaria esperienza maturata in tutti questi anni, connotandosi con una forte linea “artistica –produttiva” personale, originale.  L’obbiettivo che Fano Jazz By The Sea persegue è “imporsi”, con sempre maggior efficacia, come evento di alta qualità sia nella proposta artistica sia nei suoi aspetti organizzativi: Fano Jazz By The Sea è una manifestazione culturale, ma anche “popolare”, di divertimento, d’intrattenimento, il cui scopo è favorire il turismo culturale esperienziale.

Ulteriore testimonianza del prestigio raggiunto da Fano Jazz By The Sea è la recentissima partecipazione in rappresentanza dell’Italia al Vancouver International Jazz Festival. Partecipazione resa possibile grazie all’esplicito invito giunto da Rainbow Robert, Direttrice Artistica del festival canadese che nel 2018 è stata ospite di Fano e del suo festival jazz, e sostenuta dal Consolato Generale d’Italia di Vancouver, in prima persona dal Console Generale Massimiliano Iacchini, con l’apporto dell’Istituto Italiano di Cultura di Toronto e del Centro Italiano di Cultura di Vancouver. 

Ma uno degli obbiettivi primari di Fano Jazz By The Sea è consolidare lo stretto rapporto con il territorio e la Città. In questa prospettiva ha attivato una fitta rete di collaborazioni con: Università degli Studi di Urbino Carlo Bo –  Dipartimento di Scienze della Comunicazione e Discipline Umanistiche,  Omnia Comunicazione, che ha curato la nuova immagine del festival, Associazione Mosaico Musicale, Liceo Artistico Apolloni di Fano, Conservatorio G. Rossini di Pesaro,  Servizi Educativi del Comune di Fano,  Premio e Giornate di Letteraria, Associazione Centro Itaca-Cooperativa Crescere di Fano, Cooperativa Opera, Collettivo VolaV, Associazioni  che praticano la sostenibilità, Operatori  del volontariato Auser,  Associazione  Vivere Verde Onlus,  Associazione  “FIAB Fano For-Bici”, Associazione “Umanesimo Artificiale”, Associazione Cosmic Journey, Associazione La Bottega di Maioliche, Compagnia Pouët, Locali del Centro Storico e Lungomare Sassonia.  

MainStage, World Stage, Special Event, Exodus Stage, Young Stage, Jazz Village, Fuori Village: Fano Jazz By The Sea 2019 è articolato in varie sezioni, idealmente, e non solo, comunicanti fra loro, che nell’insieme offriranno un ampio ventaglio di proposte, grazie appunto anche al coinvolgimento di numerose realtà culturali e associative.

Main Stage e World Stage

Tanti gli artisti internazionali che dal 20 al 27 luglio, dopo i due special event realizzati in collaborazione con Umanesimo Artificiale, si avvicenderanno alla Rocca Malatestiana. Ad aprire la serie di esibizioni sarà, sabato 20 luglio, uno dei massimi trombettisti in circolazione: Terence Blanchard, recentemente vincitore di un Grammy Award per una composizione tratta dalla colonna sonora dell’ultimo film di Spike Lee, Blackkklansman; colonna sonora che ha ricevuto anche la candidatura agli Oscar. Il musicista di New Orleans si presenterà alla guida del suo E-Collective, formazione di impianto elettroacustico che si muove lungo la via tracciata dal Miles Davis di Tutu. La sera dopo i riflettori saranno puntati su un autentico supergruppo capitanato dal sassofonista Joshua Redman e comprendente Ron Miles alla cornetta, Scott Colley al contrabbasso e Dave King (uno dei Bad Plus) alla batteria; il quartetto renderà sentito omaggio musicale al padre di Joshua, Dewey Redman, anch’egli sassofonista e sodale di Ornette Coleman, Keith Jarrett e Pat Metheny. Lunedì 22 sarà la volta del talentuoso polistrumentista e cantante inglese Jacob Collier, il cui concerto di due anni fa venne interrotto da una improvvisa tempesta di acqua e vento. Questa volta, Collier sarà attorniato da una band per presentare il suo ultimo album Djesse.

Martedì 23, un altro importante sassofonista calcherà il palcoscenico della Rocca Malatestiana: Donny McCaslin, uno dei jazzisti che contribuì alla riuscita dell’ultimo capolavoro di David Bowie, Blackstar: al suo fianco ci saranno altri due musicisti che condivisero la medesima esperienza, il tastierista Jason Lindner, e il bassista Timothy Lefebvre, più il chitarrista Jeff Taylor e il batterista Zach Danziger. La XXVII edizione di Fano Jazz By The Sea sarà contrassegnata anche dal ritorno di Paolo Fresu, beniamino del pubblico del Festival: in questa nuova occasione, mercoledì 24 luglio, il trombettista sardo proporrà il suo progetto varato insieme al violoncellista siciliano Giovanni Sollima e all’Orchestra da Camera di Perugia. Un progetto che getta un ponte sonoro e culturale tra le isole che hanno dato i natali ai due musicisti. 

Giovedì 25 e sabato 27 si darà poi voce a due esponenti di punta della new wave del British Jazz: il Portico Quartet, che esordì in Italia proprio a Fano, nel 2011, e i GoGo Penguin, che potranno così recuperare il concerto previsto lo scorso anno e annullato forzatamente all’ultimo minuto. Nel mezzo, nella serata di venerdì 26, sono invece attesi il pianista cubano Omar Sosa, la violinista e cantante connazionale Ylian Canizares e il percussionista venezuelano Gustavo Ovalles: un trio d’eccezione che fonde il jazz con ritmi e profumi caraibici. 

Ancora musica dal mondo per il tradizionale finale sui prati della Golena del Furlo di Acqualagna, in programma la sera di domenica 28 luglio: una vera e propria festa musicale animata dalla spettacolare vocalist e danzatrice ivoriana Dobet Gnahoré.

Special Event e Concerto all’Alba

Brillantemente avviata lo scorso anno, la partnership con Associazione Umanesimo Artificiale prosegue quest’anno con due appuntamenti, in calendario rispettivamente giovedì 18 e venerdì 19 luglio, il primo dei quali proposto in una location particolarmente suggestiva come la Chiesa di San Francesco. Ne sarà protagonista Caterina Barbieri, compositrice Italiana con base a Berlino che esplora temi legati all’intelligenza meccanica e alla percezione orientata dagli oggetti nel suono. La sera dopo ci si trasferirà al Teatro della Fortuna per la audiovisual laser performance dal titolo Lumiere III, ideata dal tedesco Robert Henke che si esibirà a Fano in esclusiva italiana.

Tra gli eventi speciali va anche annoverato il Concerto all’Alba: alle ore 5 della mattina di domenica 21 luglio sarà il pianista Mirko Signorile a salutare il sorgere del sole all’Anfiteatro Rastatt (Spiaggia Sassonia).

Infine, sabato 24 agosto, Fano Jazz By The Sea 2019 festeggerà nel Castello di Gradara gli ottant’anni del più internazionale dei jazzisti italiani: Enrico Rava. Nella speciale occasione, il celebre trombettista sarà coadiuvato dai musicisti che con maggiore assiduità gli sono stati a fianco negli ultimi anni: il sassofonista Francesco Bearzatti, il pianista Giovanni Guidi, il chitarrista Francesco Diodati, il contrabbassista Gabriele Evangelista e il batterista Enrico Morello

Exodus Stage

Alla sua quarta edizione, la sezione “Exodus: Gli echi della migrazione” si configura sempre più come un piccolo festival nel grande festival: i sei solo concerts ospitati alla Pinacoteca San Domenico (ore 18.30) si pongono come momento di riflessione, non solo sonora, su una delle problematiche cruciali della società occidentale. In quanto musica di migrazione per antonomasia, il jazz è veicolo ideale atto a diffondere un messaggio di solidarietà oggi più che mai indispensabile.  

Si comincia lunedì 22 con il polistrumentista di origine senegalese, ma da decenni residente in Italia, Dudu Kouatè, da qualche tempo membro dello storico Art Ensemble of Chicago. Nelle giornate successive saranno di scena il fisarmonicista Luciano Biondini, il violoncellista brasiliano Jaques Morenlebaum, noto anche per le sue collaborazioni con grandi nomi della Musica Popolare Brasiliana, da Jobim a Caetano Veloso, da Giberto Gil a Chico Buarque. E poi i sassofonisti americani Maria Grand, con un concerto ispirato alla mitologia greca, e Dan Kinzelman, che in totale solitudine metterà alla prova tutte le proprie risorse tecnico-espressive. Infine, da Tel Aviv, il contrabbassista Adam Ben Ezra, formidabile virtuoso del proprio strumento. 

Young Stage

È lo spazio dedicato ai giovani talenti, non solo italiani, inserito quest’anno all’interno del Jazz Village. Sullo Young Stage si esibiranno ogni sera alle 19,30, quindi in orario aperitivo, il gruppo della violinista Anais Drago, con un omaggio a Frank Zappa, il progetto all’incrocio fra jazz e rap The ZĒ Experience, featuring il rapper di origine etiope Avex, l’ottetto del sassofonista marchigiano Marco Postacchini, il trio del pianista genovese Tommaso Perazzo, vincitore del Premio Internazionale Massimo Urbani 2018; i trii del pianista Domenico Sanna e della sassofonista statunitense Maria Grand, comprendente le connazionali Linda May Han Oh (attuale componente del gruppo di Pat Metheny) al contrabbasso e Savannah Harris alla batteria. Ultimi in ordine di apparizione, il gruppo del sassofonista Claudio Jr. De Rosa e l’Orchestra Mosaico, formazione giovanile che scaturirà dal Campus Musicale che nelle mattinate da lunedì 22 a venerdì 26 si svolgerà sotto la direzione di Jean Gambini.

Jazz Village

Proprio all’entrata della Rocca Malatestiana sorgerà il Jazz Village, cuore pulsante del Festival con il suo particolarissimo allestimento Green. Il Jazz Village sarà, ancor più di prima, uno spazio libero, con concerti tutti gratuiti (Young Stage e Cosmic Journey), iniziative didattiche (Campus Musicale), Istallazioni Artistiche, Yoga & Jazz Experience, Children’s Area, mercatino vintage, Info Point, merchandising e Green Corner. Al Jazz Village si potranno inoltre gustare prodotti enogastronomici a KM 0, anche in orario aperitivo, con il Food, Beer Stand, Jazz & Wine, Acqua Free.  Il Jazz Village sarà dunque un vero e proprio “salotto jazz” della Città e sarà anche il punto di arrivo di una biciclettata che nel pomeriggio di sabato 20 luglio percorrerà le strade fanesi del Lungomare e del Centro Storico, con partenza alle ore 17 dal Pincio, Arco di Augusto. 

Oltre allo Young Stage e al Campus Musicale con l’Orchestra Mosaico, il Jazz Village propone i concerti-performance di Cosmic Journey, a fine giornata, per chi vuol far quindi tardi: un viaggio fra sonorità elettroniche e ritmi sintetici in compagnia di affermati dj e sperimentatori che rispondono ai nomi di Analogical Moody,  Daykoda, Ros, LNDFK, Technoir, Luca Petinari, Funk Shui Project & Davide Shortry, Telios de Lorca.

Chi invece ama svegliarsi presto la mattina, alle 7.30 di martedì 23 e di giovedì 25, potrà partecipare a Yoga & Jazz Experience, con Costanza De Sanctis e il percussionista Peppe Consolmagno. 

Fuori Village

Il fitto programma di Fano Jazz By The Sea 2019 include anche iniziative in programma nelle strade e altri luoghi della città, ad iniziare dalla mostra fotografica di Luciano Rossetti allestita presso Fano Center / Degustazione. Inaugurazione sabato 13 luglio alle ore 19, con concerto del Maxolidian Quartet.  

Sabato 20, all’arrivo della biciclettata, partirà dal Jazz Village la street parade della P-Funking Band, che si snoderà lungo le vie e le piazze del Centro Storico. 

Collaudata con successo lo scorso anno, la collaborazione con “Premio e Giornate di Letteratura” si consolida con due appuntamenti, in programma presso il Chiostro di Sant’Agostino, ore 19.15, ed entrambi dedicati a Francis Scott Fitzgerald: mercoledì 24 Nicola Manuppelli racconterà l’opera del grande scrittore americano, mentre il giorno dopo Alessandra Lopedote leggerà alcuni passi da Il grande Gatsby, con l’accompagnamento musicale del Vocal Ensemble di Letteraria. 

Da martedì 23 a sabato 27, dal tardo pomeriggio a sera, avrà luogo nei locali attigui alla Spiaggia Sassonia la rassegna “Saxonia – Street Jazz In Town”. Questi i musicisti e i locali coinvolti: Giacomo Petrucci (Ristorante La Barchetta), Voodoo Child (Bar Splasch), May Bergaza e Titto Messaba (Pizzeria Da Braccino), Roberto Aiuti (Baria Via Vai), Voodoo Child (Bagni Peppe). 

Infine, Fano Jazz By The Sea 2019 rivolge anche attenzione ai più piccoli, con Favole in Jazz, in collaborazione con Associazione Mosaico Musicale (martedì 23 alla Sala Capitolare, Sant’Agostino, ore 17), e con il Concerto per Bebè a cura degli insegnanti dell’Audiation Institute (venerdì 26, Sala Capitolare di Via Vitruvio, ore 16.30). 

Insomma, Fano Jazz By The Sea è davvero un festival per tutte le età. 

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