FANO JAZZ BY THE SEA GIORNATA INAUGURALE. MUSICA IN TUTTA LA CITTA’

La XXVIII edizionediFano Jazz By The Sea prende avvio venerdì 24 luglio con una serie di appuntamenti che coinvolgeranno tutta la Città.

Si comincia con il Flash Mob Fano Jazz Byke The Sea: con la collaborazione dell’Associazione “FIAB Fano For-Bici”, un gruppo di ciclisti  con Tandem e cargo Byke con a bordo i musicisti  della DR Goose Swing Band partirà alle ore 18 dal Pincio percorrendo le strade del Centro e del Lungomare per poi ritrovarsi nuovamente sotto l’Arco di Augusto, dal cui balcone giungeranno alle 19 in punto le note suonate dalla Instabile Dixieland Band. Alle 19.30 ci si potrà quindi trasferire alla Chiesa di San Francesco (ingresso gratuito con prenotazione) per ascoltare la marchigiana Colours Jazz Orchestra diretta dal trombonista Massimo Morganti. Alle 21.15 sarà poi in programma sul main stage della Rocca Malatestiana il concerto del quartetto “Love In Translation” del sassofonista Rosario Giuliani, con Pietro Lussu al pianoforte, Dario Deidda al contrabbasso e Roberto Gatto alla batteria (biglietto 15 Euro, ridotto 13 Euro). Infine, di nuovo al Pincio (dalle ore 22.30, spazio a sonorità elettroniche con la sezione Cosmic Journey e il dj set di Interethnic Dancefloor.

In caso di maltempo i concerti della Colours Jazz Orchestra e del quartetto di Rosario Giuliani si svolgeranno al Teatro della Fortuna (capienza massima 200 posti).

A completare il programma di Fano Jazz By The Sea 2020, la mattina di domenica 26, alle ore 5, avrà luogo il concerto all’alba all’Anfiteatro Rastatt, sempre che le condizione metereologiche lo rendano possibile: si raccomanda al pubblico l’uso di mascherine e di attenersi scrupolosamente alle normative vigenti di distanziamento sociale. Protagonista di quello che è ormai diventato un tradizionale saluto al sorgere del sole, sarà il pianista Simone Graziano, uno dei più autorevoli esponenti delle ultime generazioni del Jazz made in Italy.

Uno dei migliori sassofonisti italiani, Rosario Giuliani, torna ad esibirsi a Fano Jazz By The Sea dopo 24 anni: era il 1996 e il sassofonista di Terracina, all’epoca giovanissimo e fresco vincitore della prima edizione del Premio intestato a Massimo Urbani, suonò in apertura di una serata che ebbe come principale protagonista un illustre collega di strumento come Phil Woods.  Il suo è un ritorno dietro al quale ci sono importanti collaborazioni internazionali (Gonzalo Rubalcaba, Bob Mintzer, Kurt Elling, Richard Galliano, Martial Solal e molti altri ancora) e che avviene nel solco del recente album Love in Translation, il cui filo conduttore è il sentimento più forte e indecifrabile che ci sia: l’amore. Fra standard famosi, come “Duke Ellington’s Sound of Love” di Charles Mingus, “Love Letters” di Victor Young e Edward Heyman e persino una “Can’t Help Falling in Love” che fu nel repertorio di Elvis Presley, brillano anche brani originali, con due sentiti omaggi a altrettanti grandi musicisti, entrambi trombettisti, che purtroppo non sono più fra noi, “Raise Heaven”, scritto dal vibrafonista americano Joe Locke in ricordo di Roy Hargrove, e “Tamburo”, dedicato a Marco Tamburini. Coadiuvato da tre ottimi sidemen quali il pianista Pietro Lussu (che nei concerti sostituisce Joe Locke), il bassista Dario Deidda e il batterista Roberto Gatto, veterano di infinite battaglie musicali, Rosario Giuliani propone quindi un repertorio forte nei sentimenti, ma mai “sentimentale”: lirismo e grinta si sposano peraltro da sempre nel suo fluido fraseggio.

La Colours Jazz Orchestra nasce nel 2002 per iniziativa di Massimo Morganti, trombonista, compositore e direttore che coinvolge nel progetto i migliori musicisti marchigiani, fra i quali i sassofonisti Simone La Maida e Marco Postacchini, i trombettisti Samuele Garofoli e Giacomo Uncini, il pianista Emilio Marinelli, il bassista Gabriele Pesaresi e il batterista Massimo Manzi. L’obiettivo è proporre sonorità contemporanee ed innovative: il repertorio dell’orchestra da subito si concentra sulle musiche di Maria Schneider per poi arricchirsi con composizioni di Kenny Wheeler. Successivamente, l’incontro con l’autore ligure Roberto Livraghi, firma di celebri canzoni degli anni Sessanta, ha portato all’incisione dell’album Quando m’ innamoro… in Jazz. Nel corso dei suoi quasi 20 anni di attività l’orchestra ha ospitato alcuni trai i più grandi musicisti del panorama nazionale e internazionale come Maria Schneider, Bob Brookmeyer, Kenny Wheeler, John Taylor, Bob Mintzer, Marco Tamburini, Fabrizio Bosso, Fabio Concato e molti altri.

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