Finisce in parità Vis-Alma di Coppa
VIS PESARO-ALMA JUVENTUS FANO 0-0
VIS PESARO (3-4-1-2): Tomei; Gianola (31’st Pastor), Briganti, Gennari; Hadziosmanovic, Tessiore (24’st Carta), Buonocunto, Rizzato; Petrucci; Balde (24’st Olcese), Diop (24’st Di Nardo). A disp.: Bianchini, Boccioletti, Romei, Gabbani, Cuomo. All.: Colucci.
ALMA JUVENTUS FANO (3-5-2): Voltolini; Sosa, Konaté, Magli; Vitturini, Tascone (20’st Ndiaye), A. Lazzari, Acquadro (34’st Diallo), Setola (34’st Scimia); Germinale (14’st Mancini), Fioretti (14’st Cernaz). A disp.: Mariani, Maloku, Celli, Camilloni, Mainardi, Nacciarriti. All.: Epifani.
ARBITRO: Fontani di Siena.
NOTE: ammoniti Magli, Diop, Acquadro, Mancini; angoli 5-5; recupero 1’+4’; spettatori 50 circa (compreso l’allenatore del Gubbio Alessandro Sandreani).
Finisce senza vincitori né vinti il derby numero 27 di Coppa Italia tra Vis ed Alma, andato in scena sul neutro di Urbino e a porte chiuse per la squalifica del campo a carico dei pesaresi. Un pareggio sostanzialmente giusto, anche se sono stati i fanesi ad andare più vicini al gol fallendo un rigore e centrando una traversa. I biancorossi perdono Kirilov nel riscaldamento, quando il bulgaro getta la spugna una volta preso atto che i postumi della botta ricevuta ieri nella rifinitura lo invitano a non rischiare. Così il tecnico vissino Colucci, già orfano dello squalificato Paoli, degli infortunati Rossoni e Botta e di un Flavio Lazzari ancora in ritardo, decide anche di modificare modulo, passando dal 4-3-3 al 3-4-1-2 con l’inserimento di Balde in attacco al fianco di Diop e l’impiego di Petrucci da trequartista. Schiera pertanto i suoi quasi specchio rispetto ai granata di Epifani, che apparecchia un 3-5-2 puro. Lui rinuncia invece al lungodegente Filippini, facendo esordire nell’undici titolare l’ultimo arrivato Acquadro nonostante l’ex Venezia e Triestina abbia sostenuto appena una manciata di allenamenti coi nuovi compagni. La formazione scelta dal biondo allenatore pescarese sarà probabilmente anche quella tipo di inizio campionato, qualora il club fanese non dovesse piazzare qualche altro rilevante colpo di mercato. Al 1’ ospiti subito pericolosi con Fioretti, liberato al tiro da un retropassaggio errato di Hadziosmanovic e provvidenzialmente murato da Briganti. L’Alma si lascia preferire, arrivando a conquistare un rigore al 17’ per un fallo di Gennari ai danni di Vitturini sull’imbucata di Tascone. Sul dischetto ci va Germinale, che calcia basso e centrale agevolando la parata di un reattivo Tomei. I granata comunque insistono e continuano a collezionare angoli, andando vicini al bersaglio grosso sul quinto della serie al 35’ con Germinale e Konaté che si disturbano a vicenda sulla pennellata di Andrea Lazzari. Sul fronte opposto Voltolini fa lo spettatore non pagante sino al 42’, quando Diop lo impegna dal limite. Stessi protagonisti al 44’, col portiere del Fano bravo a chiudere sul lanciatissimo centravanti senegalese dopo un pallone rubato sulla trequarti da Balde ad Andrea Lazzari. La ripresa si apre con ritmi blandi e procede come una partita a scacchi, ravvivata al 23’ dalla clamorosa traversa timbrata da Ndiaye sull’invitante verticalizzazione di Cernaz. La risposta pesarese è affidata a Carta, che alla mezzora sollecita severamente Voltolini da distanza siderale. Dopodiché non accade praticamente più nulla sino al triplice fischio, che estromette la Vis (sconfitta 2-1 nel primo turno dal Gubbio) dalla lotta per la qualificazione e rimanda il verdetto ad Alma-Gubbio di domenica alle 20:30. Fano che domani dovrebbe accogliere Sarr, portiere senegalese ’97 che il Bologna dirotterà in granata dopo la fugace parentesi di queste settimane in prestito alla Carrarese.