Fossombrone Teatro Festival 2024 – 21esima edizione “Che andavo troppo forte?”
Lunedì 22 luglio per la 21esima edizione del Fossombrone Teatro Festival alle ore 21:30 presso l’Esedra di Piazza Mazzini, il doppiatore/attore Luca Violini e l’attrice Giulia Bellucci proporranno al pubblico lo Spettacolo dal titolo: “Che andavo troppo forte? Rino Gaetano un giullare perbene”.
“Siamo molto contenti di essere stati scelti ed inseriti in questo prestigioso Festival”, – dice Luca Violini che interpreta il ruolo di Rino Gaetano – Questo spettacolo ha un forte impatto emotivo e il racconto si snoda, praticamente in tempo reale, dallo schianto in macchina che lo avrebbe ucciso, quella maledetta notte del 2 giugno di molti anni fa, fino all’arrivo dell’ambulanza. Quella stessa ambulanza che lo portò da un ospedale all’altro, fin quasi all’alba, senza trovare un luogo dove ricoverarlo. Una storia che sembra surreale, ma che è purtroppo vera: 3 ospedali rifiutarono Rino Gaetano quella notte, e il quarto lo accolse su una barella del pronto soccorso, dove morì. Una storia ancora più surreale se si pensa che Rino l’aveva raccontata per filo e per segno in una sua canzone di gioventù, come se ci fosse una premonizione, o forse come se immaginasse che la mala sanità italiana poteva arrivare a questo ed altro. Sul luogo dell’incidente, probabilmente non rendendosi conto di cosa stia succedendo veramente, Rino Gaetano dialoga con una voce femminile che è interpretata dalla mia amica e collega Giulia Bellucci. Mentre lui è infervorato, appassionato come sempre, pronto ad infiammarsi nel racconto delle sue battaglie, combattute brandendo la chitarra come una spada, o forse come il sonaglio di un giullare, lei è lontana, quasi distaccata dal mondo e dalle sue meschinità. Come se sapesse, e non potesse, o non volesse, dire. Nell’arco di quell’attesa di un’ambulanza che non arriva, ondeggiando tra la spacconeria del trentenne e la improvvisa paura di morire, come una presa di coscienza che per un attimo si affaccia e viene cacciata via, Rino ripercorre, dialogando con la voce, che sembra conoscere bene ogni passaggio, tutte le fasi della sua carriera musicale. L’attesa dell’ambulanza è un piano inclinato che ci fa scivolare attraverso le sue canzoni ed i suoi incontri. Il Folk studio, il famoso locale in cui sono nati ed hanno preso il volo tutti i cantautori della scuola romana: Francesco de Gregori, Antonello Venditti, ma anche lo stesso Rino, l’incontro con Lucio Dalla, che gli procurerà il suo primo provino, l’avventura di Sanremo, il rapporto di amore ed odio e di eterno conflitto coi discografici, lo sberleffo di ‘Nuntereggae più’, cantata in faccia a Maurizio Costanzo e Susanna Agnelli.” “Entrare nel personaggio di questa voce femminile con cui dialoga Rino e di cui, ovviamente, non vi dirò niente – dice Giulia Bellucci – non è stato facile in quanto fino alla fine dello spettacolo non si deve capire chi sia, ognuno può contestualizzarla a modo proprio; si capirà solo nelle ultime battute chi sia davvero. ” “Le canzoni di Rino Gaetano – prosegue Luca Violini – , sia come musiche di scena che come video, montati da Daniele Frontini, irrompono a sorpresa e fanno da contenitore per una serie di suggestioni, di stati d’animo, di piccoli schizzi ad acquarello che danzano sulle armonie delle canzoni immortali di un artista che andava davvero, già da allora, troppo forte. Il testo ha la consulenza letteraria di Paolo Logli. Il disegno del suono e delle luci sono di Riccardo Vitali, l’organizzazione generale di Federica Maurizi”.