GIOVANNI CARBONI A TUTTO GAZPROM!

Cambio di casacca per il ventiseienne sancostanzese Giovanni Carboni, che dopo quattro stagioni ha salutato la Bardiani CSF Faizanè per accasarsi alla Gazprom-Rusvelo (nella foto Carboni è col general manager Renat Khamidulin). L’ex allievo dell’Alma Juventus Fano ha chiuso la sua avventura con la squadra italiana del manager e direttore sportivo Roberto Reverberi col 35^ posto in classifica generale all’ultimo Giro d’Italia, il miglior piazzamento finale per lui alla sua terza partecipazione alla corsa in rosa affrontata come unico rappresentante delle Marche. Adesso il nostro talentuoso corridore difenderà i colori del team russo, che a sede a Lamone in Svizzera ed è appunto sponsorizzato dal colosso del gas.

Giovanni, come mai questa scelta?

<In questi anni mi sono fatto vedere ed ho raccolto i miei risultati, però penso di avere ancora di più da dimostrare ed ho colto nella Gazprom-Rusvelo le caratteristiche giuste per provare ad alzare ulteriormente l’asticella>.

Dove nasce questo nuovo legame con la Gazprom-Rusvelo e perché hai deciso di accettare la loro proposta?

<Nasce da questa estate, dopo il Giro d’Italia. La Gazprom-Rusvelo stata una delle prime a cercarmi e mi è piaciuto il progetto che hanno, che mira alla valorizzazione della squadra e di conseguenza di noi corridori. Per far ciò per il 2022 si sono rinnovati parecchio, rivoluzionando lo staff, il metodo di lavoro e la scelta di materiali coi quali gareggiare grazie all’arrivo di un team manager e direttore sportivo come Dmitri Sedoun. Lui ha visto sorgere l’Astana nel 2006 ed ha lavorato lì fino al 2020, maturando una grande esperienza>.

Chi avrai come compagni di viaggio?

<Intanto ritroverò Matteo Malucelli ed Alessandro Fedeli, con cui ho corso da dilettante, tutti e tre assieme alla Unieuro Wilier e con Fedeli pure al Team Colpack. Specialmente con Manucelli ho un gran rapporto di amicizia, per questo sono molto contento oltre a ritenerlo un aspetto che può aiutare tanto nell’economia di squadra. C’è poi anche il costaricense Kevin Rivera, un ragazzo simpatico e veramente alla mano che quest’anno era con me alla Bardiani. In tutto siamo sette italiani, altrettanti russi, due cechi, un costaricense, uno spagnolo ed un norvegese>.

Qual è il vostro programma di lavoro?

<Il programma di lavoro è ancora da definire perché stiamo aspettando le wild card più importanti, con la speranza di fare il Giro d’Italia. Certo per un italiano quello resta uno degli appuntamenti più belli, però, anche nel caso la squadra non dovesse essere invitata, comunque ci sono gare di rilievo a cui partecipare. Di sicuro ci sarà la possibilità di affrontarne altre di prestigio in Europa e non solo, quindi sarebbe ugualmente un’attività intensa e di alto livello>.

 

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