L’ALMA SBATTE SUI PROPRI LIMITI E RETROCEDE IN D CON TANTI RIMPIANTI E RECRIMINAZIONI

IMOLESE-ALMA JUVENTUS FANO 1-1

IMOLESE (4-3-1-2): Rossi; Cerretti, Angeli, Carini, Aurelio; Masala, Provenzano (7’st Morachioli), Torrasi; Lombardi (32’st Rinaldi); Tommasini (32’st Piovanello), Bentivegna (18’st Rondanini). A disp.: Nannetti, D’Alena, , Sall, Polidori, Onisa, Boccardi, Alboni, Mattiolo. All.: Mezzetti.

ALMA JUVENTUS FANO (3-5-2): Viscovo; Cason (40’st Brero), Gentile, Cargnelutti; Rodio (18’st Sarli), Carpani, Amadio, Urso (32’st Nepi), Monti (1’st Montero); Barbuti, Ferrara. A disp.: Meli, Santarelli, Sbarzella, Flores, Mainardi, Pantaleoni, Bruno, Bernardini. All.: Tacchinardi.

ARBITRO: Marcenaro di Genova.

RETI: 37’st Masala (I), 43’st Montero (A).

NOTE: espulso al 39’st Torrasi per doppia ammonizione; ammoniti Provenzano, Masala, Lombardi, Amadio, Morachioli, Montero, Nepi, Brero; angoli 1-4; recupero 1’+5’.

L’Alma sprofonda in D, rispedita tra i dilettanti dall’Imolese non riuscendo a centrare nella sfida di ritorno dei playout quella vittoria che le avrebbe garantito un’altra stagione in C. La squadra di Tacchinardi, costretta a rincorrere il risultato dopo aver sfiorato il vantaggio in più di un’occasione, non è stata però in grado di completare una rimonta sostanzialmente meritata. Il verdetto è dunque doloroso, ma lo spareggio di Imola è stato un po’ lo specchio dell’intera annata. Rispetto allo 0-0 dell’andata i granata riabbracciano Cargnelutti di rientro dalla squalifica e Brero e Bruno negativizzatisi dal Covid, solo il primo dei tre recuperati centrali difensivi trova comunque subito spazio con Monti stavolta impiegato invece a tutta fascia. Per effetto domino Ferrara viene così alzato per affiancare Barbuti in attacco, dove l’escluso è Nepi. Sempre assenti Marino, Paolini, Valeau e Scimia. Dall’altra parte cambia invece il tandem offensivo l’allenatore rossoblù Mezzetti, orfano del solo portiere Siano. La tensione in campo è palpabile e sembra condizionare soprattutto gli ospiti, che sbagliano qualche appoggio di troppo e sbandano sia al 12’ sull’incursione di Masala che al 16’ sullo spunto di Cerretti. Il pericolo maggiore Viscovo lo corre però al 28’, quando l’affilata punizione di Bentivegna coccia sul montante. L’Alma, sino ad una decina di minuti dall’intervallo capace di confezionare giusto un paio di conclusioni sballate di Carpani dal limite, cresce di tono nel finale di frazione reclamando invano un rigore al 42’ per un sospetto contatto Carini-Barbuti. Per la ripresa i granata si ripresentano con Montero per un balbettante Monti, col chiaro intento di sfruttare la superiore verve di Ferrara sulla fascia e la stazza dello spagnolo là davanti. Al 14’ è tuttavia il piccolo Rodio a sollecitare di testa Rossi, graziato da Cason sul successivo angolo. I fanesi avanzano generosamente, maledicendo anche la malasorte al 29’ sulla traversa di Cargnelutti dopo la respinta di Rossi sul tocco in mischia di Carpani. Ne scaturisce un gran contropiede per l’Imolese, sprecato da Aurelio. Un attimo più tardi Montero incorna largo di un soffio sul cross di Sarli, ma al 37’, col Fano sbilanciato, Masala trafigge Viscovo imbeccato da Rondanini. L’Alma non ci sta ed impatta al 43’ con Montero, la cui illuminante torre al 46’ è sciupata da Barbuti con la complicità di un super Rossi. Lo spagnolo ci riprova poi al 48’, mancando la porta ed il gol salvezza. Al triplice fischio vola forse anche qualche parola fuori luogo agli esultanti rossoblù, con la situazione che rischia di degenerare prima di essere ricomposta dai più tranquilli.

 

 

 

 

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