GIOVANNI CARBONI PRESENTA LA SUA NUOVA STAGIONE E PARLA DEL FENOMENO E-BIKE NELLE MARCHE
Si avvicinano i primi impegni ufficiali per il professionista Giovanni Carboni, pronto a debuttare con la sua nuova squadra. Il ventiseienne talento sancostanzese, plasmatosi anche negli Allievi della SCD Alma Juventus Fano (il fratello Matteo invece è il neo Direttore Sportivo degli Esordienti arancio-aragosta), affronterà infatti la stagione 2022 col team russo della Gazprom-RusVelo dopo quattro annate con la Bardiani CSF Faizanè.
Carboni, qual è il tuo programma stagionale?
<La mia stagione 2022 comincerà a febbraio con la “Volta a la Comunitat Valenciana”, che è una corsa a tappe che si svilupperà dal 3 al 7 nei dintorni di Valencia. Poi ci sarà uno degli appuntamenti a cui tengo maggiormente, ovvero la “Tirreno-Adriatico”, che è in programma dal 7 al 13 marzo e passerà anche sulle nostre strade con le tre frazioni finali marchigiane Sefro-Fermo, Apecchio-Carpegna e San Benedetto del Tronto-San Benedetto del Tronto. Proprio per potermi presentare al meglio a questa 57^ edizione, nel mese di febbraio andrò con la squadra in ritiro alle Canarie per prepararmi bene al caldo. Dopodiché tornerò in Spagna per la “Volta Ciclistica a Catalunya”, un’altra corsa molto importante del calendario UCI World Tour. Si correrà appunto in Catalogna, dal 21 al 27 marzo, scandita da sette tappe e con arrivo come tradizione a Barcellona>.
Cambiando argomento, pur restando in sella alle due ruote, che opinione hai rispetto al boom di E-bike e Cicloturismo?
<Per me il fenomeno E-bike e Cicloturismo si sta sempre più unendo e sta facendo il boom in simbiosi. Questo perché, diciamo, la scoperta e l’utilizzo dell’E-bike permette a tutti quanti di fare quello che, solitamente, richiede allenamento e fatica. Per uno che lavora è difficile allenarsi durante la settimana e certi percorsi gli sarebbero quindi preclusi, mentre in questo modo sono accessibili a chiunque. E sappiamo che è arrivando lassù, in cima alle salite, che si godono anche i paesaggi più belli>.
Le Marche come le vedi all’interno di questo fenomeno?
<Penso che le Marche in generale, ed in particolare la nostra zona, abbiano davvero un grandissimo potenziale. Penso pure, però, che sia tuttora poco sfruttato. Siamo indietro rispetto ad altre realtà, tipo la Toscana o la nostra vicina Romagna, e questo un po’ mi dispiace perché dal punto di vista turistico possiamo trarre enormi vantaggi per il nostro territorio dandogli tanto più valore>.
Per te costituisce un pericolo incrociare per strada amatori su biciclette elettriche a pedalata assistita?
<Incrociarli per strada, diciamo che non mi crea un grosso disturbo. Più che altro, i disagi che incontro sono dovuti alla circolazione stradale. Soprattutto con la bici da strada, con cui mi alleno tutti i giorni, il traffico sta diventando veramente un problema ed è sempre più pericoloso. Semmai capita che qualche signore in E-bike si diverte a superarti in salita, anche perché in pianura non riescono a farlo dato che hanno la velocità bloccata a 25 chilometri orari ed io tendenzialmente è difficile che vada sotto i 30-35. Mi succede comunque di essere affiancato e sorpassato da un amatore: lì per lì non mi capacito di come faccia, ma poi, guardando la bici, vedo che si tratta di una E-bike e questo mi rincuora (ndr risata)>.