GIZELLE SMITH SI RIVELA

La star britannica del soul Gizelle Smith rilascia, su Jalapeno Records, il suo nuovo album Revealing. 

Senza cambiamento non c’è progresso ed essere stagnante non è mai stata un’opzione per Gizelle Smith. Nel suo terzo album, Revealing, la cantante mostra la sua ritrovata libertà artistica, superando i limiti creativi che l’hanno tenuta per troppo tempo incasellata come artista soul e funk.

photo: Nico Pancorvo

Nata e cresciuta a Manchester, con un’educazione multiculturale ricca di musica piena di sentimento, Gizelle era destinata a seguire le orme di suo padre, Joe Smith, l’ex chitarrista, direttore musicale e cantautore del leggendario gruppo della Motown The Four Tops. Gizelle ha iniziato a cantare in giovane età e nel 2009 ha inciso il suo primo album carico di grintose melodie funk con i Mighty Mocambos ad Amburgo, in Germania, seguito da lunghi tour in tutta Europa.

photo: Nico Pancorvo

L’album successivo seguito, Ruthless Day, è stato realizzato quasi un decennio dopo, anch’esso radicato nei suoni del soul che fa parte del DNA musicale dell’artista.

Gizelle avrebbe potuto andare sul sicuro proponendo un altro album soul. Ma in seguito ad una tragica svolta, il corso del suo futuro è stato alterato per sempre dalla morte del padre nel 2019.

”Ero praticamente priva di emozioni nei confronti della musica in generale e avevo perso del tutto il senso dell’orientamento con la mia abilità artistica”, dice Gizelle del suo momento più buio. “La mia intera identità di cantautrice e musicista è svanita nell’etere con mio padre, come se una corda fosse stata recisa.” Incapace di concentrarsi sul materiale su cui aveva già lavorato, ha deciso di ricominciare da capo, “perché indipendentemente da ciò che stava accadendo nella mia vita, un album doveva essere scritto”.

Ritiratasi a New York City con il suo produttore Steffen Wagner e il suo fidanzato, il bassista Joseph Sam, ha intrapreso la nuova avventura musicale scrivendo per dieci giorni.

I nove brani che emergono da questa sessione rappresentano una combinazione unica di R&B e funk, ma la cantante non esita a sperimentare stili pop e rock. Con la sua voce impressionante unita ad una combinazione di freddezza e sensibilità che è quasi impossibile da imitare, Gizelle comunica autenticità, un concetto completamente carico e assolutamente centrale per la sua arte.

In molti modi, Revealing è una testimonianza della crescita musicale, della libertà personale e della maturità di Gizelle. Notevole anche la talentuosità della scrittura. Quando i cantautori parlano di esperienze che cambiano la vita, spesso lo fanno con toni esagerati.

Ma le canzoni di Gizelle non sono mai esagerate, sono fondate e facilmente riconoscibili. Prendiamo l’apertura “Agony Road”, un esercizio quasi terapeutico per affrontare le sette fasi del dolore. Oppure Better Remember (They’re Controlling You) che affronta il tema del condizionamento sociale. “Three Tiny Seeds” è una testimonianza dell’amore per se stessi e della crescita spirituale e “The Girl Who Cried Slow” funge da inno ispiratore per la realizzazione personale.

photo: Nico Pancorvo

“Nel corso degli anni, sento che soprattutto i miei testi sono diventati più significativi e sono particolarmente importanti in questo album”, dice Gizelle parlando della sua scrittura. Visto nel contesto del suo suono in evoluzione, Revealing è più una logica continuazione della musica di Gizelle, non una svolta radicale dal suo background soul e funk. Per gli appassionati di Aretha Franklin o Lyn Collins, c’è molto da amare anche qui, a condizione di permettere a Gizelle di portarci insieme a lei sul suo nuovo percorso. “Ho una tale pletora di bellissime influenze, voglio solo canalizzare ed esprimermi nel modo musicale che voglio, attraverso i paesaggi musicali che scelgo”. Con Revealing, Gizelle Smith si rivela. Così suona la libertà.

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