GRANDE SUCCESSO PER IL TRAINING SUL CURATORE DIGITALE DEDICATO AI PROFESSIONISTI MUSEALI MARCHIGIANI
Bilancio molto positivo per l’evento di formazione tenutosi dal 20 al 24 marzo 2023 ad Ancona. L’iniziativa, organizzata dalla Fondazione Marche Cultura – settore musei e luoghi della cultura e l’Università Politecnica delle Marche, in collaborazione con ICOM Marche (Coordinamento regionale dei musei) si inserisce nell’ambito del progetto Erasmus+ “MUSEUM-NEXT: Favorire la digitalizzazione nei piccoli e medi musei attraverso la figura del Curatore Digitale“.
Cinque giorni intensi e partecipati hanno delineato il percorso formativo, totalmente gratuito, per sostenere l’aggiornamento delle competenze dei professionisti marchigiani che operano nel campo della curatela museale e della valorizzazione del patrimonio culturale.
Il Digital Curator è una figura emergente, strategica, indispensabile per la ristrutturazione dei musei di piccole e medie dimensioni, in grado di applicare gli strumenti digitali in diversi ambiti del settore museale, dalla gestione del museo alla catalogazione, dalla promozione alle esperienze di fruizione.
Ad aprire la settimana dei lavori sono intervenuti per i saluti istituzionali l’assessore regionale alla cultura Avv. Chiara Biondi, il presidente della Fondazione Marche cultura Avv. Andrea Agostini, la dirigente del Settore beni e attività culturali della regione Marche Daniela Tisi, Alessia Strozzi per la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio, Paolo Clini Delegato Rettore ai Beni Culturali dell’Università Politecnica delle Marche, Diego Voltolini direttore del Museo archeologico nazionale delle Marche e Federica Galazzi direttrice del Museo archeologico e della via Flaminia di Cagli, museo destinatario dell’azione pilota locale prevista dal progetto Museum-Next.
«Questo training è momento di confronto e base per condividere pratiche e metodi virtuosi, è importante mettere in rete gli attori delle strutture museali marchigiane – ha osservato il presidente di Fondazione Marche Cultura, Avv. Andrea Agostini, in apertura dei lavori – Siamo chiamati a una sfida intellettuale molto stimolante. L’era digitale impone padronanza degli strumenti informatici e dei canali di comunicazione, come indispensabile veicolo di promozione. Ciò è ancor più vero dopo il tempo del Covid, che ha imposto un ripensamento e modificato le nostre abitudini, rendendo il digitale ancor più protagonista. Ogni struttura museale deve misurarsi con la digitalizzazione del proprio patrimonio, per favorirne la fruizione. Ormai qualunque struttura ha un sito e dei profili social, la differenza sta nella cura di questi strumenti, nella costanza di interazione col pubblico. Credo che l’esperienza fisica e quella digitale non siano paragonabili, ciascuna ha peculiarità uniche. La sfida è compenetrarle con intelligenza per offrire una fruizione originale ed innovativa».
Dopo la prima giornata svoltasi al Museo archeologico nazionale delle Marche, il training è proseguito alla Mole Vanvitelliana di Ancona, sotto la supervisione di Daisy De Nardis, coordinatore settore Musei e luoghi della cultura di Marche cultura e referente per la Fondazione del progetto Museum-Next, che ha curato l’organizzazione dell’evento.
Quaranta partecipanti, provenienti da musei e istituti culturali di tutta la regione, selezionati tra le domande di iscrizione pervenute, e oltre venti relatori qualificati hanno dato vita all’evento, approfondendo i temi chiave per la digitalizzazione del patrimonio culturale nei piccoli e medi musei nel corso delle cinque giornate:
- Il ruolo del Curatore digitale e gli strumenti a sua disposizione, con gli interventi di Diego Voltolini, Direttore del Museo Archeologico Nazionale delle Marche, Romina Quarchioni, MJ Rete Museale Urbana di Jesi e ICOM Marche, e RnB4Culture.
- L’accessibilità dei musei, a cura di Monica Bernacchia – Museo tattile statale Omero, Francesca Raffi – Università di Macerata, Stefano Papetti – Ascoli Musei, Alice Orrú esperta di copyright inclusivo, e Giuliana Pascucci – Macerata Musei.
- L’identità museale, con gli interventi di Mara Cerquetti – Università di Macerata e Silvano Straccini – Fondazione Pescheria.
- Il patrimonio digitale, a cura del Prof. Paolo Clini, Romina Nespeca e Umberto Ferretti – Laboratorio DheKalos dell’Università Politecnica delle Marche.
- Comunicazione, marketing e promozione, Alessandra Frontini – ICOM Marche, Vissia Lucarelli – Fermo Musei, Enrico Cori e Fabio Fraticelli dell’UNIVPM e Tania Torresi – Fondazione Marche Cultura.
Il corso è stato strutturato con lezioni frontali al mattino e workshop tematici nel pomeriggio, durante i quali i partecipanti, suddivisi in team e affiancati dai tutor, hanno potuto mettere in pratica quanto appreso e avere un momento di scambio e di confronto. I partecipanti hanno anche potuto visitare il Museo archeologico nazionale delle Marche e il Museo Omero. Al termine delle cinque giornate è stato rilasciato un attestato di partecipazione.
L’entusiasmo e l’apprezzamento espressi da tutti i partecipanti confermano l’utilità di questa iniziativa, strategica per il rilancio del sistema museale, una preziosa occasione di formazione, vissuta con slancio, coinvolgimento e voglia di condivisione in questa fase post-pandemica.
In foto da sinistra: Federica Galazzi, direttrice Museo Archeologico e della Via Flaminia di Cagli – Alessia Strozzi, Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio delle Marche – Avv. Andrea Agostini, Presidente della Fondazione Marche cultura – Paolo Clini, Delegato Rettore ai Beni Culturali dell’Università Politecnica delle Marche.
In collegamento: l’assessore regionale alla cultura Avv. Chiara Biondi, e la dirigente del Settore beni e attività culturali della regione Marche Daniela Tisi