I DIFENSORI DEL SOUL JAZZ SCENDONO IN PISTA

Il nuovo singolo “Meanderthal” del quintetto di Bristol The Jazz Defenders è un groover uptempo che fa battere i piedi e rivela la storia d’amore continuativa del gruppo col suono black degli anni ’60 negli Stati Uniti, comunemente noto come soul-jazz. 

Dopo l’ottima accoglienza riservata al secondo album King Phoenix nell’autunno del 2022 e al singolo “Rolling on a High” nel 2023, i Jazz Defenders ripartono nel 2024 con una serie di nuove uscite. Il gruppo jazz di Bristol, guidato dal pianista George Cooper (membro di lunga data dei re del funk britannico The Haggis Horns), presenta due singoli come assaggi per il terzo album Memory in Motion su Haggis Records. Il primo di questi è “Meanderthal”, un groover che mostra la continua relazione d’amore della band con il soul-jazz degli anni’60.

Questa musica univa l’improvvisazione jazzistica delle epoche precedenti, come il bebop e l’hard bop, al groove del rhythm & blues e della musica soul. Sostenuto da musicisti come il sassofonista Cannonball Adderley e il pianista Ramsey Lewis, e soprattutto da artisti che incidevano per la leggendaria etichetta Blue Note Records (come il pianista Horace Silver, il trombettista Lee Morgan, il sassofonista Lou Donaldson e il chitarrista Grant Green), il soul jazz divenne estremamente popolare al di fuori della scena jazzistica di nicchia, fino a raggiungere la Top 20 dei singoli pop con brani come “The Sidewinder” e “Watermelon Man”.

Photo credit: Simon Holliday

“Meanderthal” entra in scena con un ritmo di rullante che si sposa con un riff di pianoforte e basso, il tutto legato da un tema blues con gli ottoni. A coronare la composizione c’è un organo Hammond funky, che porta le vecchie vibrazioni gospel (handclaps inclusi) e abbellisce il tema principale e gli assoli, fino a liberarsi per un assolo. Come nel caso del classico soul jazz, gli assoli sono brevi e dolci e il brano è tutto incentrato sul ritmo e sul beat. Un’ottima introduzione alla nuova musica di uno dei migliori gruppi jazz del Regno Unito per il 2024.

Guidati da uno dei più formidabili pianisti jazz del Regno Unito, George Cooper, The Jazz Defenders sono un gruppo nato da un profondo amore per il jazz Blue Note, che attinge da una grande quantità di ispirazione per creare le proprie composizioni crude e vibranti. Dopo aver suonato in diversi concerti al Ronnie Scott’s Jazz Club e in molti altri prestigiosi locali del Regno Unito, continuano a elettrizzare il pubblico con la loro energia e il loro virtuosismo.

Mentre i Jazz Defenders continuano a “difendere” l’eredità di alcuni dei grandi classici dell’hard bop come Horace Silver, Lee Morgan e Art Blakey, stanno iniziando a evolvere il loro moderno taglio soul jazz per combinare solidi groove e linee di fiati accattivanti con un suono collaborativo e onnicomprensivo, fondendo soul, jazz, hip hop, colonne sonore e groove in un’unione magistrale che lascia il pubblico ipnotizzato. 

La mente del gruppo, il pianista e compositore George Cooper, ha già accumulato in giovane età un repertorio completo di crediti musicali che includono Hans Zimmer, Nigel Kennedy, U2, Omar, Slum Village, MF Doom, The Brand New Heavies, Lisa Stansfield, Wet Wet Wet, The Haggis Horns, Abstract Orchestra e Lack of Afro.

The Jazz Defenders sono:

George Cooper – Pianoforte/Tastiere

Will Harris – Basso

Ian Matthews – Batteria

Nick Malcolm – Tromba

Jake McMurchie – Sax tenore

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