I solisti della Rossini nell’ultimo concerto del cartellone invernale

Si conclude la Stagione della Sinfonica Rossini, che festeggia i suoi primi 30 anni

Al termine di un cartellone ricchissimo, tra concerti sinfonici, lirica, musical, i Pesaro Music Awards e il Concorso Giovani in Crescendo, che lo scorso weekend ha portato più di 800 giovani sul palco del Teatro Rossini di Pesaro, l’Orchestra Sinfonica G. Rossini festeggia i suoi primi 30 anni di attività con un concerto-festa, che coinvolge due componenti della compagine in veste di soliste.

Giovedì 16 maggio 2024 alle ore 21.00 sul palcoscenico del Teatro Rossini di Pesaro il concerto “Carmen Fantasy” chiuderà la stagione concertistica Maxi 2023-2024, mentre già si parla di importanti novità per la stagione estiva e per la prossima stagione sinfonica 2024-2025.

Giovedì 16 maggio il programma vede la presenza degli Archi della Sinfonica Rossini, che proporranno due brani legati da una coincidenza geografica: infatti, il compositore della Serenata in mi minore op. 20, Edward Elgar, e l’autore del brano “Universi di luce”, Danilo Comitini, sono entrambi nati vicino Birmingham, in Inghilterra, a sole 80 miglia di distanza l’uno dall’altro… Non così vicini gli anni di nascita, naturalmente: Elgar vide la luce a metà Ottocento, mentre Comitini è un giovane compositore naturalizzato pesarese a cui spesso la Sinfonica Rossini affida nuove composizioni.

L’ultima, nuovissima composizione di Comitini che apre il concerto è dedicata all’artista Antonio Manzi, pittore e scultore toscano, autore dell’opera in bronzo “Sei tutto per me”, monumento al musicista Riz Ortolani, collocata nel Cimitero monumentale di Pesaro. Il titolo del brano, in concerto impreziosito dalle coreografie della ballerina Martina Marchetti (in collaborazione col Center Stage di Pesaro: Laura Mungherli, coreografa), “Universi di luce”, richiama il titolo della mostra personale dedicata a Manzi nella prestigiosa sede del Chiostro del Bramante a Roma e dell’omonimo volume che la documenta.

La Serenata op. 20 per archi è uno dei brani che appartiene al periodo più spensierato di uno dei compositori più amati al mondo e sicuramente il preferito dai connazionali inglesi: Edward Elgar fu un autodidatta nato in una famiglia di musicisti, che compose in giovinezza brani che restituiscono le atmosfere più allegre della seconda metà dell’Ottocento e un patriottismo sereno. La Grande Guerra e la morte della moglie spostarono il tono delle composizioni di Elgar ad un registro più cupo, ma nella Serenata, composta nel 1892 e proposta dalla Sinfonica Rossini, si sente la firma di un compositore trentacinquenne ancora pieno di verve e del suo proverbiale humor inglese.

Ma il concerto prevede, oltre agli archi OSR, due soliste: Elena Giri, flautista, e Fabiola Santi, ottavinista. La scelta delle due soliste non è casuale: al curriculum prestigioso di entrambe, costellato di vittorie a concorsi nazionali e internazionali, si aggiunge una più che decennale collaborazione con l’Orchestra Sinfonica G. Rossini nei ruoli di primo flauto solista (Giri) e di ottavinista (Santi), in un’ottica di valorizzazione delle abilità solistiche dei professori d’orchestra.

Elena Giri, diplomata a Pesaro e laureata a Cesena col massimo dei voti e la lode, ha vinto primi premi assoluti a concorsi nazionali e internazionali, si esibisce regolarmente come solista e, oltre ad essere primo flauto solista OSR, ha ottenuto idoneità in diversi concorsi orchestrali e ha collaborato con orchestre del calibro dell’Orchestra del Teatro del Maggio musicale Fiorentino e dell’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano.

Fabiola Santi, laureata col massimo dei voti e la lode a Pesaro, si è perfezionata con docenti di chiara fama, tra cui Nicola Mazzanti, ottavinista del Teatro del Maggio musicale Fiorentino; oltre ad un’intensa attività cameristica, fin da giovanissima partecipa a numerosi concorsi nazionali ed internazionali, classificandosi fra i vincitori sia nelle sezioni di musica da camera, sia in quelle per solisti, tra cui si segnala un primo premio al Concorso Internazionale “S. Gazzelloni” nella categoria ottavino.

Elena Giri proporrà la Fantasie Brillante, su temi dell’opera lirica Carmen di Bizet, composta da François Borne (1840-1920), flautista nella principale compagnia d’opera di Bordeaux, compositore e professore al conservatorio di Tolosa. Il genere delle fantasie virtuosistiche sui temi delle opere liriche ha sempre stimolato la fantasia dei compositori, tra i quali Ludwig van Beethoven, che si divertì a rielaborare il tema di “Là ci darem la mano” di Mozart: con l’evoluzione degli strumenti a fiato, che si registra a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, si moltiplicano i brani come quello di Borne, col doppio scopo di riproporre temi amati dal pubblico e permettere ai nuovi virtuosi, in questo caso flautisti, di mettere in mostra il punto di arrivo delle tecniche strumentali d’avanguardia. Nata per flauto e pianoforte, la Fantasie di Borne sarà eseguita nella trascrizione per flauto solista e orchestra d’archi di André Cebrián, primo flauto della Scottish Chamber Orchestra.

Fabiola Santi si cimenterà invece nel Concertino per ottavino, archi e clavicembalo di Allan Stephenson, compositore nato in Inghilterra e naturalizzato sudafricano, scomparso prematuramente nel 2021. La vita del compositore Stephenson è caratterizzata dalla curiosità con cui si avvicinò a tutti gli strumenti d’orchestra, dedicando praticamente a ciascuno brani solistici e cameristici. Attivo anche come autore di musica per coro e di colonne sonore, Stephenson fu molto attivo nel sociale, al punto che la sua opera lirica “The Orphans of Qumbu” portò sul palcoscenico ben 3000 orfani in rappresentanza delle diverse etnie presenti in Sudafrica. Tutte le opere di Stephenson hanno l’obiettivo di essere immediatamente comprensibili al pubblico e il Concertino per ottavino ne è un esempio: scritto nel 1979 per Lucien Grujon, allora flautista principale della Cape Town Symphony Orchestra, si è presto guadagnato un posto centrale nel repertorio per ottavino e orchestra.

Torna sul podio della Rossini il giovane direttore marchigiano Enrico Lombardi, invitato dalla Rossini in virtù dell’immediato feeling creato con i professori d’orchestra in occasione di una fortunata produzione della Traviata di G. Verdi, all’interno del circuito della Rete Lirica Marche. Lombardi ha lavorato con le orchestre Haydn di Trento e Bolzano, I Pomeriggi Musicali, Roma Sinfonietta, Magna Grecia e Sinfonica di Milano; ha diretto Il Giocatore di L. Cherubini al Maggio Musicale Fiorentino e ha raccolto unanimi successi debuttando inaspettatamente alla guida dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, per un’improvvisa indisposizione del titolare, in occasione dell’Adelaide di Borgogna al Rossini Opera Festival (edizione 2023). Tornerà in agosto 2024 alla guida della Rossini in occasione della prima esecuzione assoluta in epoca moderna dell’opera di Lauro Rossi “La casa disabitata”, all’interno del cartellone “Il Belcanto ritrovato”, organizzato da OSR.

In virtù della speciale sinergia tra Orchestra e Conservatorio pesaresi, agli allievi del Conservatorio Rossini di Pesaro è riservata una speciale promozione: ogni iscritto potrà infatti acquistare 1 biglietto per il concerto del 16 maggio alla tariffa ridotta under 18 (5 euro) presentando il tesserino in biglietteria.

Maggiori informazioni sul sito della Rossini www.orchestrarossini.it

In collaborazione con

Amici dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini

BIGLIETTERIA TEATRO ROSSINI

Orari di apertura

Dal mercoledì al sabato 17.00-19.30

Nei giorni di spettacolo 10.00-13.00 e dalle 17.00 all’inizio del concerto

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