Il Belcanto ritrovato presenta in prima mondiale moderna “Il birraio di Preston”
Spumeggiante opera in tre atti del napoletano Luigi Ricci allo Sperimentale di Pesaro
Pesaro, 22/08/2023 – Presso la Sala Rossa del Comune di Pesaro, martedì 22 agosto 2023 è stata presentata l’opera “Il birraio di Preston”, che torna in prima esecuzione mondiale in epoca moderna al Teatro Sperimentale di Pesaro venerdì 25 agosto 2023 alle ore 21.00, all’interno del Festival Nazionale “Il Belcanto ritrovato”.
Daniele Vimini, Vicesindaco e Assessore alla Bellezza di Pesaro, ha dimostrato piena soddisfazione per un’iniziativa che riafferma il ruolo centrale di Pesaro nel melodramma italiano con particolare focus al Belcanto, periodo musicale in cui a Rossini, straordinario compositore e testimonial pesarese, si aggiungono i suoi coevi, autori di pregio molti dei quali nati e/o vissuti nel nostro territorio e che grazie ad IBR possono godere di ritrovata notorietà.
I Sovrintendenti del Festival, Saul Salucci e Rudolf Colm, hanno parlato con evidente soddisfazione della scelta di questo titolo operistico per il cartellone 2023: se l’anno scorso il Festival aveva riportato alla luce dopo 199 anni la splendida farsa “Cecchina, suonatrice di ghironda” di Pietro Generali, quest’anno la scelta è caduta sul titolo firmato dal napoletano Luigi Ricci che dopo 133 anni è uscito dall’oblio anche grazie all’omonimo romanzo storico di Andrea Camilleri.
Nel libro dello scrittore siciliano si narrano i disordini realmente accaduti nel 1874, quando i cittadini di Caltanissetta si ribellarono all’imposizione del prefetto fiorentino di far rappresentare l’opera “Il birraio di Preston” all’inaugurazione del teatro cittadino. Pubblicato nel 1995, il romanzo ebbe il merito di riaccendere l’attenzione su questo divertentissimo melodramma giocoso in tre atti. Si deve al Festival “Il Belcanto ritrovato” il ritorno sulle scene di quest’opera in versione integrale e in forma scenica.
Il direttore artistico del Festival, M° Daniele Agiman, che ha seguito la trasposizione del manoscritto in edizione moderna assieme al M° Damiano Cerutti, autore della revisione e trascrizione, parla di un titolo pieno di pagine musicalmente molto interessanti, col sapore di quell’opera comica italiana che appassionò tutta l’Europa del XIX secolo: un ponte molto prezioso tra l’opera buffa della prima metà dell’Ottocento e le composizioni giocose che culmineranno con il verdiano Falstaff. La spiccata vis comica, l’abilità nel padroneggiare gli intrecci, il gusto del surreale fanno sì che Luigi Ricci venisse identificato come il campione dell’opera buffa post-rossiniana.
Daniele Piscopo, che ha aggiunto ad una brillante carriera da baritono quella di regista, costruisce la scena partendo dalla musica ed assecondando il ritmo e la brillantezza di un’opera che risulterà sicuramente divertente per tutti. Assistente alla regia Luca Giombi.
Alla conferenza hanno presenziato gli artisti del cast, selezionati dall’Accademia Rossiniana Alberto Zedda, il cui direttore artistico è il M° Ernesto Palacio, anche sovrintendente del Rossini Opera Festival: già dalle prime prove con l’orchestra si è capito l’eccezionale livello di un gruppo di cantanti, giovani all’anagrafe, ma con le qualità artistiche dei grandi solisti.
L’opera racconta di un birraio, Daniele Robinson (interpretato da Gianni Giuga), che, in procinto di sposare la sua amata Effy (Inès Lorans), con l’aiuto del sergente Tobia (Francesco Samuele Venuti) scappa al fronte per salvare il gemello Giorgio dall’accusa di diserzione, sostituendosi a lui nonostante le scarse doti militari: ne seguiranno equivoci con la giovane Anna (Aloisa Aisemberg), innamorata del gemello, e con il fratello della giovane, Oliviero (Antonio Garés), mentre al campo di battaglia il birraio cercherà di non farsi smascherare dal generale Murgrave (Alessandro Abis). Completano il cast il soldato Lovel (Nicola Di Filippo) e Bob, primo operaio della birreria di Daniele (Simone Nicoletto).
L’opera contiene moltissime pagine corali, tanto belle quanto impegnative: il Festival ha deciso perciò di coinvolgere il Coro del Teatro della Fortuna di Fano (Mirca Rosciani, maestro del coro), compagine marchigiana sempre più autorevole a livello nazionale.
Accomodati nell’area davanti al palcoscenico del Teatro Sperimentale di Pesaro, ai professori dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini, che è anche orchestra di riferimento e organizzatrice del Festival, sarà dato il compito di trasformare in suoni tutti i colori, i timbri, le sfumature che il compositore Luigi Ricci ha inserito in partitura per raccontare la storia del birraio Daniele: il risultato promette scintille, visto che l’opera dell’Ottocento sembra essere diventata una vera e propria specialità della Rossini, che continua a raccogliere entusiastici commenti di pubblico e critica sia in Italia che all’estero, oltre ad essere stata recentemente nominata “Istituzione Concertistico Orchestrale” (prima istanza) dal Ministero.
Alla conferenza stampa hanno presenziato rappresentanti di tutti quegli Enti pubblici e privati il cui sostegno è vitale per un Festival così giovane e ambizioso come è “Il Belcanto ritrovato”: ottenuto il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Marche, il Festival collabora con le amministrazioni di Pesaro, Fano, Urbino, Recanati e Matelica, e riceve l’amichevole sinergia di istituzioni del calibro di Rossini Opera Festival, Fondazione Rossini, Fondazione Teatro della Fortuna di Fano, Accademia d’Arte Lirica di Osimo, Accademia del Teatro San Carlo di Napoli, Liceo Artistico F. Mengaroni di Pesaro. A questi si aggiungono personalità e imprese private del territorio: Ing. Francesco Merloni, Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, ILVA Glass SpA e Papalini Spa, Paolo Bartorelli Gioielli Pesaro, Alice il gelato delle meraviglie, RL Riabilita.
Il cartellone del Festival prevede anche un concerto di sinfonie e arie composte su commissione di Gioachino Rossini da compositori coevi, un concerto dedicato ai compositori operisti marchigiani attivi nella prima metà dell’Ottocento e uno dedicato a compositori dello stesso periodo nati nella inesauribile fucina musicale di Napoli, tra cui diversi brani di Luigi Ricci, “main composer” di questa seconda edizione del festival.
Al termine della conferenza, Sovrintendenti, Direttore Artistico, staff del Festival, cast dell’opera e una rappresentanza di professori d’orchestra della Sinfonica Rossini hanno continuato a decantare la bellezza del Birraio di Preston, il che fa pensare che siamo alla vigilia di un evento imperdibile, in scena il 25 agosto 2023 alle ore 21.00 presso il Teatro Sperimentale di Pesaro, che si concluderà con una piccola sorpresa: al termine dell’opera, all’uscita dal Teatro l’azienda pesarese Birrificio 61cento proporrà agli spettatori dell’opera una degustazione delle proprie birre.