“Il curatore digitale”: cinque giorni di training per sostenere l’aggiornamento dei professionisti del settore museale

Oltre 60 soggetti del panorama museale marchigiano: sarà nutrita la partecipazione al training “Il curatore digitale”, iniziativa promossa da Fondazione Marche Cultura ed Università Politecnica delle Marche, in collaborazione con ICOM Marche (Coordinamento regionale dei musei).

L’iniziativa si inserisce nel progetto Erasmus+ “Museum Next”. L’obiettivo è incoraggiare la digitalizzazione del patrimonio culturale nei piccoli e medi musei e, attraverso una formazione su misura, sostenere l’aggiornamento delle competenze dei professionisti che operano nel campo della curatela museale e della valorizzazione del patrimonio culturale.

Quella del curatore digitale è diventata una professione strategica, tesa a promuovere la digitalizzazione del patrimonio culturale nella gestione museale, migliorare le competenze digitali degli operatori, incoraggiare il coinvolgimento del pubblico. Un’attività che spazia dalla gestione e catalogazione all’aggiornamento degli archivi dalla promozione web alla creazione di nuovi format ed esperienze di fruizione.

Il training durerà 5 giorni, dal 20 al 24 marzo, sarà gratuito, destinato a professionisti museali sia pubblici che privati. Prevede 15 ore di lezioni frontali, 15 ore di group coaching. Le ore diurne saranno dedicate alla formazione, quelle pomeridiane all’esperienza pratica, con suddivisione in team sotto la supervisione dei relatori.

La giornata inaugurale, lunedì 20 marzo, si svolgerà al MAN Marche – Museo Archeologico Nazionale delle Marche, in piazza del Senato; nei giorni successivi si proseguirà alla Sala delle polveri alla Mole Vanvitelliana. Interverranno in apertura dei lavori l’Assessore alla Cultura della Regione Marche Chiara Biondi, la Dirigente Settore Beni e Attività Culturali della Regione Marche Daniela Tisi, il Presidente di Fondazione Marche Cultura Avv. Andrea Agostini, Paolo Clini per l’Università Politecnica delle Marche, il Direttore della Galleria Nazionale delle Marche Luigi Gallo, la Soprintendente per le province di Ancona e Pesaro-Urbino Cecilia Carlorosi, l’Assessore alla Cultura di Ancona Paolo Marasca e il Vicesindaco di Cagli Benilde Marini.

«Investire in nuovi profili professionali – commenta l’assessore regionale alla Cultura Chiara Biondi – è un’operazione necessaria in ambito culturale che stiamo portando avanti anche attraverso la Fondazione, nostro prezioso alleato che ringrazio del competente supporto. È recente l’avviso per la selezione di 7 direttori di rete che si occupino della gestione delle aggregazioni culturali nei territori. Tutti gli sforzi che vanno verso il potenziamento dei servizi al pubblico non possono che migliorare l’attrattività dei luoghi della cultura e nella fattispecie dei musei. Attraverso la digitalizzazione, su cui anche il PNRR pone l’accento, riusciamo a promuovere, comunicare e conservare il nostro patrimonio in maniera più ampia ed efficace. Tutte queste azioni insieme alimentano percorsi virtuosi con ricadute positive anche per l’economia».

«Quella del curatore digitale è una figura sempre più rilevante, in particolare per la ristrutturazione di musei di piccole e medie dimensioni, il target prevalente per le strutture museali marchigiane – commenta il Presidente di Fondazione Marche Cultura Avv. Andrea Agostini – Figure formate, capaci di esprimere una visione innovativa, di muoversi con competenza nella costante interazione tra fisico e digitale che il nostro tempo richiede, possono fare la differenza nella valorizzazione del patrimonio culturale, core business della Fondazione».

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