IL FANO RUGBY DI NUOVO NELLA MISCHIA IN C FACENDO LEVA SULLA SPINTA DI ESSEPIGI

Risponderà al nome di Essepigi Fano Rugby ed approccerà con rinnovato entusiasmo la sospirata ripresa del campionato di serie C la squadra rossoblù, che dopo la lunga sospensione forzata per Covid è finalmente attesa domenica 17 ottobre dalla prima gara ufficiale della stagione 2021-2022. Una delle più rilevanti novità della ripartenza agonistica è appunto il promettente abbinamento con l’affermata azienda, che, con sede nella zona industriale di Schieppe, progetta, produce e commercializza macchine ed impianti gestiti da PC per la lavorazione di profili e pannelli in legno. <Ci onora e gratifica l’essere stati cercati da un’azienda come la Essepigi – spiega il presidente del Fano Rugby Giorgio Brunacci – La proposta è stata, se vogliamo, anche inaspettata, considerata la congiuntura economica. E’ anche vero però che ci era già capitato in passato di essere cercati e che in questo caso si sono incontrate due realtà in crescita, che nel corso degli anni hanno profuso un grande impegno per strutturarsi e consolidarsi e che oggi possono pertanto guardare al futuro con degli obiettivi importanti e credibili. Proprio per questo abbiamo sottoscritto senza esitazioni un accordo su base triennale, confidando nella bontà del progetto ed entrando subito in sintonia. Il titolare Luigi Patregnani e l’amministratore delegato Luca Farnese, persone estremamente piacevoli, hanno individuato nel Fano Rugby una società sana e con dei principi, che incarna quelli che sono anche i loro valori. Per noi è stato lo stesso con Essepigi, che sarà main sponsor della prima squadra ma che col suo prezioso sostegno darà modo a tutto il club di alzare l’asticella. L’investimento non sarà sul mercato dei giocatori, perché non rientra nemmeno nella nostra filosofia, bensì per l’implemento dei servizi rivolti a tutti coloro che fanno parte della famiglia rossoblù. Arriverà ad esempio un nutrizionista che seguirà pure i più giovani, arricchiremo il parco attrezzature ed incrementeremo il monte ore di preparazione atletica e di fisioterapia. Nei nostri piani c’è anche il salto di categoria, però senza fretta e compiendo il passo secondo la gamba. Intanto siamo entusiasti di cominciare questo stimolante percorso assieme, foriero di buoni risultati>. Sulla stessa frequenza d’onda Farnese, promotore della partnership. <Ho conosciuto il rugby a Londra nel 2005 ed è uno sport che mi ha subito affascinato – racconta l’ad della Essepigi, che lavora tanto in due Paesi come l’Inghilterra e la Francia che vantano una radicata tradizione rugbystica – Quando ho saputo dell’esistenza nella mia città di una società che praticava questa disciplina, di nicchia direi come pure la nostra attività, mi sono incuriosito cominciando a seguirla attraverso i loro canali social e le notizie dei media locali. E’ così che ho riscontrato tante affinità col Fano Rugby, oltre a trovare poi immediatamente feeling con Giorgio. La predisposizione al sacrificio, la dura preparazione, lo spirito di gruppo, l’intelligenza che si mette in campo per la risoluzione di situazioni di difficoltà, l’unità d’intenti per centrare l’obiettivo, il rispetto dell’avversario, che nel nostro caso è il mercato, sono tutti aspetti che ci accomunano. Non solo: rivedo lo stesso approccio anche nella disponibilità dei più grandi di porre la propria esperienza al servizio dei più giovani, sui quali si punta forte perché sono il futuro. E noi come loro teniamo parecchio a quanti fanno parte del progetto, ai quali dedichiamo una serie di servizi per cercare il più possibile di aumentarne il benessere. Condivido appieno quindi anche la scelta di impiego del nostro contributo, che per il momento garantiremo per tre anni. Non siamo per il “mordi e fuggi” coi nostri clienti e fornitori e non intendiamo esserlo neppure col nostro partner sportivo, col quale concerteremo anche iniziative condivise per conoscerci meglio e scambiarci idee>.

*nella foto il presidente Giorgio Brunacci, il capitano Gabriele Breccia, il titolare di Essepigi Luigi Patregnani e l’ad Luca Farnese.

 

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