Il Manfrini diventa di proprietà comunale

Con la firma dell’Atto di Trasferimento giunge finalmente a compimento il percorso di acquisizione del “Manfrini”lo storico Asilo che si trova nella zona del porto è stato trasferito dall’Agenzia del Demanio in proprietà al Comune di Fano.

 

Per il sindaco Massimo Seri “Quello di oggi è un grande risultato frutto di un lungo e articolato percorso. Si formalizza il passaggio di questo immobile che fa parte della tradizione della nostra città e sta dentro una lettura precisa che, dalla Darsena Borghese arriva fino al nuovo Porto. Questa passaggio ci consente di inserirlo in una progettualità complessiva precisa, in quanto l’Ex Asilo Manfrini ospiterà un museo dedicato al mare e alla marineria così da esaltare l’identità e le nostre radici. Stiamo lavorando alla progettazione e abbiamo destinato quasi 2 milioni di euro per la riqualificazione, pertanto l’atto formale di oggi va di pari passo con l’investimento che abbiamo fatto con cui restituiremo alla collettività questo bene”.

Il progetto di valorizzazione della struttura attraverso il quale il Comune si avvale del Federalismo Demaniale Culturale per il passaggio di proprietà ha come obiettivo il restauro della storica palazzina scolastica, da decenni in disuso, per realizzarci Il Museo della Marineria fanese e l’Audotorium del Mare.

Per l’assessora al Patrimonio Sara Cucchiarini, quello dell’ex asilo Manfrini rappresenta “uno snodo strategico in quanto polo centrale di un asse urbanistico cittadino che va dalla restaurata Darsena Borghese al Faro del Porto, diventando così luogo fulcro della valorizzazione dell’identità marinara e marittima della città di Fano, in sintonia con la nostra storia, restituendo al Porto e ai cittadini un luogo identitario aperto a più funzioni. L’opera originaria è stata costruita sul finire dell’Ottocento sul lato destro del porto-canale e serviva una delle zone abitate in prevalenza da famiglie composte da marinai. L’asilo era un riferimento sociale, il luogo che ha cresciuto generazioni di bambine e bambini di famiglie umili e umilissime, con padri marinai che stavano per lunghi tempi in mare e madri, molto spesso sole, che si dividevano tra la filanda e tutte le incombenze della famiglia”.

Il Segretario regionale del Ministero della Cultura per le Marche, arch. Cecilia Carlorosi esprime “soddisfazione per la firma dell’Accordo di valorizzazione giunta al termine di un iter avviato dai miei predecessori. Il programma concordato porterà al riuso dell’ex Asilo Manfrini come luogo per la valorizzazione delle tradizioni marinare e del territorio di Fano. Al contempo la conservazione del bene culturale continuerà ad essere assicurata dalle funzioni di tutela svolte dal Ministero della Cultura”.

La Funzionaria EQ del Patrimonio Dott.ssa Katia Veglio’ “L’immobile denominato ex Asilo Manfrini, ex Circomare Fano, si trova in via N. Sauro 52 ed è un manufatto che attualmente si sviluppa, nel suo assetto definitivo, con una superficie complessiva di 958 mq, divisi su 2 piani fuori terra, oltre a corte pertinenziale di 500 mq circa delimitata da muro perimetrale in mattoni, ed è di proprietà dello Stato, inizialmente iscritto al demanio marittimo dello stesso.

Il bene è iscritto al Demanio Storico Artistico progressivo PSD0029 giusto Decreto n. 120 del 19/06/2012 emesso dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche ai sensi dell’art 10 comma 1 del D.Lgs n.42/2004.

Nel mese di aprile 2016, l’assessore al Patrimonio del Comune di Fano ha richiesto l’avvio della procedura di sclassifica del bene, ad eccezione della porzione adibita ad alloggio del Comandante dell’Ufficio Circondariale del Porto di Fano, giunta a termine nel mese di giugno 2019, per il passaggio al demanio pubblico dello stato – Ramo storico artistico – al fine di poter avviare la procedura prevista dal federalismo demaniale culturale.

Nel mese di agosto 2020 il Comune ha richiesto l’avvio dell’iter per l”Accordo di valorizzazione” ai sensi e per gli effetti dell’art. 5, c. 5, del decreto legislativo n. 85/2010 con i contenuti di cui all’art. 112, c. 4 del Codice D.lgs. n. 42/2004 per il trasferimento, a titolo non oneroso, a favore di questo Ente dell’ex Asilo Manfrini presentando, in accordo con Erap, un progetto che prevedeva la realizzazione di diversi alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica.

Nell’agosto 2022 è stata predisposta una nuova Proposta del Programma di Valorizzazione che tiene conto delle nuove indicazioni contenute nelle Linee Guida del Federalismo Demaniale Culturale ed è finalizzato al perseguimento del recupero edilizio e funzionale dell’immobile prevedendone una destinazione d’uso pubblico con la realizzazione del Museo della Marineria Fanese nonché l’utilizzo di spazi pubblici condivisi; questa progettualità è stata accolta favorevolmente dagli Enti interessati e competenti nel corso dei Tavoli Tecnici che si sono tenuti. La scorsa settimana il consiglio ha approvato l’accordo di valorizzazione ed ha autorizzato la sottoscrizione dell’atto di trasferimento al Comune di Fano”.

L’architetto Sergio D’Errico che ha curato la progettazione ha sottolienato: “Il progetto di realizzazione del Museo della Marineria Fanese, scaturisce da una esigenza che ha radici profonde nella storia e nella cultura della città di Fano e si inserisce all’interno di un più vasto progetto, attualmente in fase di elaborazione, per la creazione del Museo Diffuso sulla Civiltà Marinara, con l’obiettivo di mettere in rete il laboratorio di biologia marina, il mercato ittico comunale, il porto vecchio e le vongolare, i trabucchi peschici, “el gugul”, la darsena borghese, oltre alla creazione di nuovi spazi interattivi entro itinerari tematici. Il progetto architettonico di riqualificazione dell’ex asilo Manfrini, prevede il restauro architettonico dell’intero edificio, nel rispetto dei caratteri tipologici del fabbricato, mediante la conservazione dei prospetti, in particolar modo di quello principale su Via Nazario Sauro, del doppio volume presente all’interno dell’ingresso al Museo ed il ripristino delle volumetrie originarie quali “la sala grande” del Piano Primo, mediante il recupero degli intradossi della copertura e la restituzione dell’aspetto originario con le capriate e le orditure lignee primarie e secondarie a vista. Gli spazi destinati all’esposizione museale saranno principalmente quelli interni al fabbricato, ubicati al Piano Terra. All’esterno è prevista la realizzazione di uno spazio aperto adibito alla didattica atto ad accogliere un’imbarcazione tradizionale della Marineria Fanese per la costituzione di un luogo identitario e iconico, comunicante con il Museo e visibile dalla viabilità stradale e dalle soprastanti mura malatestiane del Centro Storico. Al Piano Primo è previsto il ripristino della centrale ‘sala grande’, la realizzazione di un grande spazio flessibile per l’accoglienza di circa 100 posti da destinare ad Aditorium per eventi e conferenze a servizio del Museo della Marineria e della cittadinanza”.

La Dirigente del Patrimonio Dott.ssa Daniela Mantoni “Con la sottoscrizione dell’atto di trasferimento si conclude un lungo percorso, caratterizzato da una particolare complessità che a tratti ne ha anche messo in discussione la realizzabilità, in considerazione sia della plurivocità di soggetti coinvolti che delle intervenute modifiche normative. Con tenacia e perseveranza abbiamo sempre cercato di superare gli ostacoli, e oggi, il raggiungimento dell’obiettivo ci gratifica per l’impegno, la costanza e la passione cui cui cerchiamo di fare il nostro lavoro”.

“Andiamo a restituire – continua Cucchiarini – dopo decenni lo storico Asilo del Porto alla città e abbiamo il dovere di farlo mantenendone le sue caratteristiche principali: quello di un luogo accogliente che è stato di affezione per tante famiglie umili e luogo capace di rappresentare il mondo della marineria nella sua complessità e peculiarità fanesi, tratto identitario preziosissimo. ‘L’Asilo del Porto’ l’utile volume di recente uscita a cura di Luciana Agostinelli e Marinella Leonardi con SPI Cgil PU, attraverso importanti documenti e testimonianze, ne raccoglie tutta la storia; mentre questa estate è andata in scena alla Darsena Borghese la prima stesura di una commedia teatrale che racconta lo storico Asilo del Porto nel più ampio quadro storico in cui si collocava dalle fine dell’800, con: ‘MARIA RISORTA. Il protagonismo delle Donne nella Marineria fanese’ a cura di Impronte Femminili, la regia di Elena Tonelli e l’interpretazione dei ragazzi e delle ragazze dei Licei Torelli e Nolfi-Apolloni, lo spettacolo completo andrà in scena a Marzo 2024 al Teatro della Fortuna.

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