Il modello di business del festival nazionale Il Belcanto ritrovato è oggetto di studio all’università

Negli studi economici e di marketing, le industrie culturali e creative sono spesso state studiate dal punto di vista del consumatore finale (ovvero B2C, business to consumer) che — giustamente — alla fine ne è il fruitore.

Tuttavia, la gran parte degli scambi che concorrono a creare le offerte artistiche avvengono a livello B2B (ovvero business to business), cioè tra operatori che operano sul mercato (ad es. gli attori del comparto pubblico, le aziende private, gli artisti, i teatri, etc.).

Questo tipo di scambi e come contribuiscano a creare valore sono stati molto meno oggetto di studio, nonostante la loro centralità.

Due docenti dell’Università Bocconi, Laura Colm (Associate Professor of Practice in Marketing e Sales presso la SDA Bocconi School of Management) e Stefano Prestini (Lecturer in Marketing presso il Dipartimento di Marketing dell’Università Bocconi) hanno deciso di approfondire questa tematica attraverso un progetto di ricerca che coinvolge direttamente il festival Il Belcanto ritrovato (IBR), facendone un caso di studio.

Perché proprio IBR?

I docenti spiegano: “La frammentata letteratura disponibile a livello di relazioni B2B in questo contesto suggerisce che la maggior parte delle iniziative culturali si affida in prevalenza a supporti da parte dell’attore pubblico e in parte a fundraising. IBR segue un approccio diverso: l’attore pubblico è una delle componenti del modello di business, ma non la principale.

IBR infatti co-crea il proprio modello di business attraverso la partecipazione di diversi soggetti. Ad esempio contribuiscono aziende private — del territorio marchigiano dove il festival ha luogo — e non, che si sentono coinvolte dalle vicende dei compositori sconosciuti, delle loro opere e della storyline del festival che si dedica alla loro riscoperta.

Queste sponsorizzazioni basate su immedesimazione e coinvolgimento sono un’essenziale e poca diffusa particolarità che caratterizza IBR.
Anche la co-creazione di valore attraverso tanti professionisti diversi, a seconda del main composer dell’anno, e la partecipazione sistematica di giovani e scuole all’attività di ricerca e di produzione musicale sono due tratti distintivi peculiari di IBR, compresa la nuova collaborazione con l’Associazione delle Dimore Storiche Italiane.

Attraverso l’applicazione di una teoria, chiamata Teoria dell’effettuazione(Effectuation Theory), una teoria manageriale che aiuta a capire come agiscono gli imprenditori e quindi idonea ad un nuovo progetto di impresa come Il Belcanto ritrovato, il nostro obiettivo di ricerca è comprendere i tratti distintivi del festival e del suo funzionamento, per poterne trarre spunti utili anche per altre organizzazioni culturali e artistiche che vogliano o debbano rendersi più indipendenti dai fondi pubblici, in modo originale e sostenibile nel tempo.”

Alcuni risultati preliminari dello studio sono stati presentati dai ricercatori a giugno 2024 sia ad un convegno a Pavia, sia ad una conferenza a Lisbona (AIMAC — International Association of Arts and Cultural Management Conference) dove hanno riscosso interesse e apprezzamento. È in corso anche un progetto di tesi associato alla ricerca.

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