Il Palasport Alberto Carneroli ospiterà dal 5 al 12 maggio le finali nazionali della ritmica e dal 29 maggio al 7 giugno quelle dell’artistica

Oltre cinquemila ad Urbino per la ginnastica del CSI

Complessivamente i due eventi muoveranno nel territorio alto marchigiano più di tremila ginnaste e ginnasti qualificati da tutta Italia per i Campionati Nazionali delle due discipline. Ai protagonisti in pedana, nella ritmica il 73% è under 14, si aggiungono giudici, tecnici, accompagnatori e genitori, accolti nelle ospitali strutture della provincia marchigiana

L’armonia e la bellezza della ginnastica non potevano trovare sede più adatta per una finale nazionale se non ad Urbino. Il fascino rinascimentale del capoluogo marchigiano ben si sposa con la raffinatezza e l’eleganza dei gesti tecnici tipiche di queste due discipline sportive. Il PalaCarneroli urbinate nel lasso di un mese sarà il palcoscenico di due fra le più partecipate manifestazioni sportive giovanili in Italia: i Campionati Nazionali di ginnastica del Centro Sportivo Italiano.

La ritmica aprirà il sipario dal 5 al 12 maggio. L’artistica sarà in scena invece dal 29 maggio al 7 giugno.

Complessivamente nei quindici giorni di gara graviteranno nel territorio della provincia di Pesaro-Urbino oltre tremila atleti, nella stragrande maggioranza al femminile, ma con un numero di maschi consistente in entrambe le due specialità della ginnastica. Nel Campionato Nazionale di ginnastica ritmica, che gode del patrocino della Regione Marche e della Città di Urbino, saranno 11 le regioni italiane presenti, con 1.566 iscritti portacolori di 137 società sportive rappresentanti 30 Comitati territoriali del CSI. La più piccolina in pedana è una bambina lecchese, della Rhythmics Gym: Lucia, di appena 5 anni.

Il dato giovanile è comunque sbalorditivo. Considerate infatti tutte le 17 categorie in programma, il 73% delle ginnaste qualificate in finale ha meno di 14 anni. Senza dimenticare, come in ogni manifestazione del Centro Sportivo Italiano, garante dell’inclusione, un cospicuo numero di ginnaste “special”, atlete con disabilità che saranno integrate nel corso delle giornate nelle prove previste: individuali, a coppie e a squadre. A fare da cornice, oltre ai 50 giudici che andranno a valutare gli esercizi in finale, fra accompagnatori, tecnici e genitori al seguito si stimano oltre 5mila presenze nel territorio marchigiano, richiamate dall’evento conclusivo della stagione associativa.

Non può che essere entusiasta il Presidente nazionale del CSI, Vittorio Bosio, che, in attesa del mese di maggio, carica l’intero universo della ginnastica arancioblu.

«Ritmica ed artistica rappresentano due favolose discipline sportive, che più delle altre nel periodo pandemico hanno saputo resistere alle difficoltà. Il territorio marchigiano rappresenta una zona del Paese facilmente raggiungibile ed un territorio ricco di storia e tradizioni. La ginnastica, meglio di altri sport, testimonia quanta importanza abbia la fatica e l’allenamento di ogni giorno. Auguro a tutti i finalisti di vivere nelle Marche, oltre agli importanti minuti degli esercizi in gara, una straordinaria esperienza di vita, e di relazione con il prossimo».

Le due finali, per la prima volta nelle Marche, sono state presentate questa mattina a Palazzo Boghi, presso la Sede dell’Assessorato alla Cultura. Sono intervenuti il Sindaco Maurizio Gambini ed il Vicesindaco e Assessore allo Sport, Marianna Vetri ed in rappresentanza della Regione Marche il Consigliere Regionale, Giorgio Cancellieri; a rappresentare il Centro Sportivo Italiano c’erano il Presidente del CSI Marche, Giacomo Mattioli, e il Presidente del CSI Pesaro Urbino, che ha sede in Fano, Marco Pagnetti.

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