IN VIAGGIO NELLE TERRE SONORE, È LA VOLTA DI MONTEFABBRI, MACERATA FELTRIA E REFORZATE
Nel suo primo weekend di programmazione, la quarta edizione di Terre Sonore, Festival itinerante per la provincia di Provincia di Pesaro e Urbino organizzato da Fano Jazz Network, fa tappa a Montefabbri, con il trio della violinista Anais Drago, e a Macerata Feltria, con il duo pianoforte – flicorno di Stefania Tallini e Franco Piana, per poi iniziare la nuova settimana a Reforzate con Pierpaolo Vacca, specialista dell’organetto.
Sabato 3 agosto (ore 21.30), nel Borgo di Montefabbri, dal 2006 inserito tra i Borghi più belli d’Italia, la violinista piemontese Anais Drago presenta il trio “Terre Ballerine”, che la vede coadiuvata dal clarinettista Federico Calcagno e dal batterista Max Trabucco. Il concerto sarà preceduto alle 18.30 da un incontro per la serie Macchie e Inchiostri con la partecipazione di Carlo Cerrano e Maura Garofoli sulle tematiche della salvaguardia marina.
Già vincitrice del Top Jazz 2021 del mensile Musica Jazz come miglior nuovo talento italiano, Anais Drago è artefice di un originale percorso musicale che mescola composizione e improvvisazione fondendo un background di studi classici con una vocazione jazzistica e sperimentale. Il trio con Federico Calcagno e Max Trabucco è caratterizzato da un impianto timbrico molto particolare che dà vita a sonorità e colori inusuali, così come le influenze delle personalità musicali dei tre musicisti regalano al progetto una varietà musicale di ampio respiro. Ogni composizione trae ispirazione da opere del XX Secolo appartenenti a svariate discipline artistiche, dalla letteratura alla pittura e alla scultura. In “Terre Ballerine”, Anais Drago traduce in musica la poetica di artisti quali Paul Klee, Umberto Boccioni e Alejandro Jodorowsky, rendendola il più possibile intrisa dei linguaggi e delle forme della contemporaneità. La musica assume una dimensione non solo sonora ma anche plastica, che rimanda immediatamente al movimento, all’impulso irrinunciabile del corpo nello spazio.
Domenica 4, nella Piazza del Castello di Macerata Feltria (ore 21.30; in caso di Maltempo Teatro Angelo Battelli), Terre Sonore 2024 darà voce al raffinato dialogo tra la pianista Stefania Tallini e il flicornista Franco Piana, sullo sfondo di reinterpretazioni di standard jazz, di canzoni italiane e di gemme della musica brasiliana.
Il duo Stefania Tallini e Franco Piana rappresenta la sintesi di un incontro speciale che unisce due forti personalità artistiche, molto diverse tra loro, ma che insieme trovano un punto di fusione attraverso un repertorio variegato che include anche composizioni di entrambi i musicisti. Un progetto originale e imprevedibile, che prevede momenti di grande scambio anche mediante elementi inusuali: Franco Piana che si esibisce in portentosi scat vocali, o utilizzando il flicorno e le sordine come una percussione; Stefania Tallini che esplora particolari effetti timbrici e percussivi sul pianoforte e utilizza la sua voce nell’esecuzione di un brano brasiliano. Complicità, gioco, intesa, interplay continui, sono la cifra di questo progetto.
Lunedì 5 agosto, nel Centro Storico di Reforzate, frazione di 25 abitanti del Comune di Sant’Ippolito (ore 21.30; in caso di maltempo Ex Scuole Comunali), si terrà quindi il concerto del suonatore di organetto Pierpaolo Vacca, musicista sardo assurto di recente alle cronache musicali grazie alla collaborazione con Paolo Fresu. Il concerto sarà preceduto alle 18.30 da un incontro per la serie Macchie e Inchiostri con la partecipazione di Sabrina Prioli e Asmae Dachan sulle tematiche della violenza di genere.
Pierpaolo Vacca è un artista che dalla più autentica tradizione popolare della terra di Sardegna è riuscito a trasporre nel tempo moderno il significato più profondo di quella filosofia e di quella storia umana utilizzando in maniera sorprendente la modernità elettronica, creando così un cocktail sonoro unico.
Per Terre Sonore 2024 Pierpaolo Vacca presenta Travessu, il suo progetto collegato all’album d’esordio inciso per Tǔk Music, l’etichetta discografica dello stesso Paolo Fresu. Il titolo vuol dire letteralmente “rovescio”, anche nel senso di “bastian contrario” o, ancora, come qualcosa che ribalta e rimescola. Il senso del progetto è quello di partire da balli e danze, passando per riti e tradizioni della zona di origine del musicista.
Terre Sonore è realizzato da Fano Jazz Network con il patrocinio della Provincia di Pesaro e Urbino, con il contributo del MIC-Ministero della Cultura, della Regione Marche, della Riserva Naturale Statale Gola del Furlo, della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro e dei seguenti Comuni: Fano, Acqualagna, Gradara, Cagli, Macerata Feltria, Barchi -Terre Roveresche, San Lorenzo In Campo, San Costanzo – Cerasa, Apecchio, Cantiano, Fermignano, Mercatello sul Metauro, Vallefoglia – Montefabbri, Isola del Piano, Carpegna, Colli al Metauro – Serrungarina, Gabicce Mare, Mombaroccio, Borgo Pace, Fossombrone, Reforzate – Sant’Ippolito. Hanno inoltre collaborato: Associazione Musica & Musica, Associazione Macchie e Inchiostri, rete Museale della Via Flaminia.