La soluzione per le classi del Nolfi, Paolini: «Un anno a Palazzo Marcolini in attesa del nuovo Campus 2026-2027 sicuro e moderno»
La Provincia trova la quadra: lavori già partiti per l’adeguamento dello storico edificio. Tramonta l’ipotesi dei moduli abitativi a San Lazzaro

Aggiornamenti di un certo rilievo sul Campus di Fano. Mentre per l’edificio ex Carducci, dopo la demolizione, si va avanti con la ricostruzione, arrivano novità per le classi del Nolfi. Che alla fine dell’anno scolastico, dal prossimo giugno, dovrà essere sgomberato per la demolizione nell’ambito del maxi-cantiere Pnrr della Provincia da oltre 20 milioni di euro. L’amministrazione provinciale trova la quadra sulle 12 classi dell’indirizzo di Scienze umane che traslocheranno per un anno, in attesa della nuova scuola al Campus pronta per il 2026-2027. Lo annuncia il presidente Giuseppe Paolini: «Abbiamo raggiunto un’ottima soluzione perché le classi del Nolfi, d’intesa con il Comune, per un anno andranno a Palazzo Marcolini dove troveranno un ambiente pienamente funzionale alla didattica. Su questo edificio (che peraltro ospita già cinque classi del Torelli, ndr) siamo già partiti nei giorni scorsi con i lavori di adeguamento e ristrutturazione del piano terra e del primo piano. In parallelo procedono anche gli interventi per la manutenzione del tetto». Non solo: «In questo modo – aggiunge Paolini – Palazzo Marcolini sarà anche pronto per ospitare eventuali ulteriori classi del Nolfi e del Torelli, in previsione di maggiori iscrizioni per queste scuole». In tutto un investimento di 270mila euro con risorse dell’ente di via Gramsci. Palazzo Marcolini accoglierà così da settembre, nel complesso, circa 500 studenti per il prossimo anno scolastico. «Poi dal 2026-2027 tutte le classi torneranno al Campus, che dopo il cantiere sarà uno dei più sicuri e moderni in circolazione. Ringraziamo il Comune e la dirigenza scolastica del Nolfi per la collaborazione». Tramonta quindi definitivamente l’ipotesi dei prefabbricati a San Lazzaro, che avrebbe comportato, tra l’altro, costi ingenti per il noleggio dei moduli con oltre 800mila euro di spese solo per un anno. Commenta il dirigente scolastico Samuele Giombi: «Prendo atto delle decisioni assunte dall’ente locale competente. Come scuola, avevamo chiesto sin dall’inizio tre cose circa la sede messa a nostra disposizione, al posto dell’attuale sede Nolfi di via Tomassoni, in attesa dell’apertura del nuovo edificio scolastico (settembre 2026): che la soluzione temporanea trovata consentisse di mantenere in un unico proprio plesso ciascun indirizzo di studio del liceo; che tale soluzione fosse individuata in un luogo non troppo decentrato; che venissero garantite la piena sicurezza e le migliori condizioni abitative possibili. Mi pare che la scelta della Provincia rispetti le prime due nostre richieste. Sono fiducioso che, anche in seguito ai lavori da effettuare, potrà rispettare anche la terza su cui comunque non mancheremo di esercitare la massima vigilanza per quanto ci compete».