LA TRIESTINA RIPRENDE L’ALMA NEL FINALE ESORCIZZANDO LA MALEDIZIONE GRANATA

ALMA JUVENTUS FANO-TRIESTINA 1-1

ALMA JUVENTUS FANO (3-5-1-1): Viscovo; Cason, Brero, Bruno; Ferrara, Carpani, Amadio, Urso, Valeau (12’st Monti); Gentile (12’st Paolini, 49’st Scimia); Barbuti. A disp.: Meli, Cargnelutti, Rodio, Flores, Montero, Sarli, Mainardi, Nepi. All.: Tacchinardi.

TRIESTINA (4-3-3): Offredi; Lepore (1’st Rapisarda), Ligi, Lambrughi (40’st Granoche), Lopez; Rizzo (19’st Mensah), Giorico, Calvano; Sarno, Gomez, Litteri (46’st Tartaglia). A disp.: Valentini, De Luca, Brivio, Maracchi, Paulinho, Struna, Palmucci. All.: Pillon.

ARBITRO: Angelucci di Foligno.

RETI: 7’pt Barbuti (A), 41’st Calvano (T).

NOTE: ammoniti Urso, Lambrughi, Litteri, Brero; angoli 3-5; recupero 0’+5’.

Una rete nel finale di Calvano esorcizza l’ennesima sconfitta dell’ambiziosa Triestina contro la bestia nera Alma, che grazie al ritorno alla marcatura di Barbuti ed una strenua resistenza accarezza a lungo il sogno di battere nuovamente gli alabardati. Finisce 1-1, un risultato che garantisce i play-out ai ragazzi di Tacchinardi seppur con una posizione che verrà determinata nella giornata conclusiva di domenica prossima con Carpani e compagni di scena a Gubbio. L’impressione è che giungano terzultimi, incrociando una tra Legnago ed Imolese. Il tecnico granata ripristina la difesa a tre, mentre Gentile funge da trequartista a supporto di Barbuti e Ferrara torna ad interpretare il ruolo di quinto destro di centrocampo. Cambia peraltro un solo elemento dell’undici apparecchiato inizialmente nel turno precedente a Macerata contro il Matelica, con Urso al debutto da titolare ad avvicendare l’acciaccato Paolini. In panchina si rivedono i recuperati Scimia e Montero, mentre Marino come oramai risaputo ha terminato anzitempo la stagione per la rottura del crociato anterirore nel recente derby con la Vis. L’allenatore alabardato Pillon, che accusa le solite defezioni di Capela, Procaccio e Petrella, conferma invece in blocco l’undici schierato dal 1’ nell’entusiasmante ritorno al successo per 3-2 a spese della corazzata Sudtirol. I fanesi hanno un approccio intraprendente e già al 7’ ottengono il secondo angolo, sul quale Barbuti interrompe il suo lungo digiuno incornando imparabilmente alle spalle di Offredi sulla sciabolata dalla bandierina di Urso. Gli alabardati hanno una reazione timida, tanto che è il Fano a farsi ancora minaccioso al 27’ con un’azione avvolgente conclusa con un tiro alto di Amadio dal limite. Un attimo più tardi però si suda freddo nell’area locale, dove Viscovo manca la presa sullo spiovente di Sarno e nella mischia che si genera l’arbitro coglie un’irregolarità che scatena le ire dei triestini. Altro non accade fino all’intervallo, perché l’Alma è brava a gestire il vantaggio e continua a farlo con ordine pure in avvio di ripresa. Sono proprio i granata poi a rendersi più pericolosi col solito affilatissimo piazzato di Urso, stavolta con una punizione che all’altezza del quarto d’ora il neoentrato Paolini (che successivamente abbandonerà per infortunio) non riesce a sfruttare nei pressi della porta ospite. Al 18’ ecco l’occasionissima per la Triestina, ma Viscovo è provvidenziale nell’uscire sui piedi di Litteri sul tocco in profondità di Sarno. Gli alabardati intensificano il forcing e scodellano palloni in serie nell’area fanese, violando il bunker al 41’ col colpo di testa di Calvano sulla punizione di Sarno.

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