La Via di Cristo: Incisioni di Martin Engelbrecht del XVIII secolo

Domenica 6 aprile, alle ore 17,00 al castello di Candelara inaugura:

La Via di Cristo: Incisioni di Martin Engelbrecht del XVIII secolo

in mostra le immagini sacre di Martin Engelbrecht,
tematica meno conosciuta del geniale incisore tedesco

 Domenica 6 aprile, alle ore 17,00 nel giardino di San Francesco sarà inaugurata la mostra dedicata al genio incisorio di Martin Engelbrecht, del titolo: “La Via di Cristo: Incisioni di Martin Engelbrecht del XVIII secolo”. L’esposizione è a curata da Aldo Tenedini e Lorenzo Fattori, le stampe provengono da un’unica collezione privata.

La serata inaugurale sarà arricchita dall’intervento musicale del violoncellista ucraino Volodymir Zubytskyi; e da quello di Antonio Donato Telesca eseguirà per voce e chitarra due brani di devozione popolare lucana. Sarà presente inoltre il direttore dott. Luca Baroni della Rete Museale Marche Nord.

La mostra si concentra sul tema delle incisioni sacre di Martin Engelbrecht (1684-1756). Tema meno conosciuto del genial artista di Augsburg.

Saranno in esposizione alcuni episodi della vita di Gesù insieme ad una Via Crucis di piccole dimensioni, quest’ultime opere erano innanzitutto strumenti di devozione. In un’epoca in cui la religione permeava ogni aspetto della vita quotidiana, le incisioni sacre offrivano ai fedeli un modo per meditare sui misteri della Fede e sulla vita e passione di Cristo, diventando un supporto visivo per la preghiera personale. Senza dimenticare la funzione educativa, poichè in quel periodo molte persone non sapevano nè leggere nè scrivere.

Le incisioni di Engelbrecht con la loro chiarezza e I dettagli narrativi rendevano le storie religiose comprensibili a tutti. Una sorta di catechismo visivo che insegnava e rafforzava la dottrina cristiana. Allo stesso tempo fungevano a creare un linguaggio visivo condiviso, superando le divisioni religiose tra cattolici e protestanti. La stampa in serie, spesso arricchita di colori a mano le rendeva accessibile ad un largo pubblico e rispondeva alle esigenze spirituali e estetiche del suo tempo, la società barocca.

Ma Engelbrecht non è solo questo. La città di Augsburg vantava nel XVIII secolo di una lunga tradizione di stampa ed artigianato.Il suo ruolo di editore e di divulgatore culturale lo metteva al centro di un network molto più ampio. Non si limitava ad incidere, acquistava disegni, commissionava opere intrecciando legami con artisti e mercanti d’arte in tutta Europa.

Una delle creazioni più affascinanti di Martin Engelbrecht e della sua casa editrice sono i Diorami, noti in tedesco come “Guckkasten”, letteralmente scatole da guardare.  Si trattava di piccole scene tridimensionali realizzate con incisioni su carta, sovrapposte a strati e collocate in una scatola o supporto.

Guardandole attraverso una apertura, lo spettatore poteva immergersi in una rappresentazione viva, quasi teatrale, che dava l’illusione di movimento e prospettiva.

Questi diorama ebbero una grande fortuna  presso le corti europee, diventando oggetti ambiti presso nobili e collezionisti e diffondendosi rapidamente grazie alla attività editoriale e commerciale di Engelbrecht. La sua produzione di stampe è molto estesa. Oltre alle incisioni religiose e ai diorami, si dedicò con grande versatilità a vedute e serie di ogni genere, spaziando tra temi militari, stagionali e quotidiani, come la serie sui bevitori.

Possiamo tranquillamente definire Engelbrecht un divulgatore di usi e costumi del suo tempo. Un punto di riferimento per il popolo e per le classi agiate.

L’evento è promosso dalla Pro Loco di Candelara e Accademia AIIA con il patrocinio non oneroso del Consiglio regionale delle Marche – Assemblea legislativa, della Provincia di Pesaro ed Urbino, del Comune di Pesaro, del Consiglio di Quartiere n. 3 delle Colline e dei Castelli e della Rete Museale Marche Nord.

L’esposizione è il primo appuntamento della rassegna d’arte CandelarArte 2025, giunta quest’anno alla XV° edizione.

La mostra, ad ingresso gratuito, è aperta nei giorni di sabato e domenica dalle ore 17:00 alle ore 19:00. È possibile richiedere aperture straordinarie in altri orari (anche per piccoli gruppi) contattando il curatore.

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