L’ALMA PAREGGIA NEL DERBY DI PESARO E SI MORDE LE MANI PER UN GOL ANNULLATO
VIS PESARO-ALMA JUVENTUS FANO 0-0
VIS PESARO (4-3-3): Bastianello; Eleuteri (35’st Nava), Gennari, Stramaccioni, Giraudo (33’pt Lelj); D’Eramo (18’st Tessiore), Pezzi (35’st Gelonese), Di Paola; De Feo (35’st Marcheggiani), Cannavò, Lazzari. A disp.: Bianchini, Marchi, Pannitteri, Blue, Farabegoli, Brignani, Bismark. All.: Bedetti (Di Donato squalificato).
ALMA JUVENTUS FANO (4-2-3-1): Meli; Cargnelutti, Brero, Zigrossi, Paolini; Carpani, Amadio; Ferrara (44’st Scimia), Marino, Baldini (26’st Parlati); Barbuti. A disp.: Viscovo, Santarelli, Isacco, Zigrossi, Said, De Vito, Di Sabatino, Monti, Mainardi, Bruno, Nepi. All.: Destro.
ARBITRO: Catanoso di Reggio Calabria.
NOTE: ammoniti Stramaccioni, Eleuteri, D’Eramo, Amadio, Lelj, Bastianello, Gennari, Marchi (dalla panchina), Carpani; angoli 4-3; recupero 3’+6’.
Si deve accontentare di un punticino l’Alma nel derby numero 101 con la Vis, costretta sulla difensiva nel secondo tempo del delicatissimo scontro diretto del “Benelli” ma in grado di uscirne indenne grazie anche ad un’ingenuità di Carpani nella circostanza della rete annullata nel finale. Destro si presenta con l’organico al completo e con diverse novità nell’undici titolare rispetto alla formazione schierata inizialmente nell’ultima gara, persa in casa con la Virtus Verona. Apporta infatti non solo avvicendamenti tra gli interpreti, bensì anche nella posizione di certe pedine. Paolini viene infatti dirottato a sinistra lasciando la corsia destra a Cargnelutti, decentrato per il debutto da titolare del neoacquisto Brero, mentre Baldini da attaccante nel 4-3-1-2 agisce da esterno offensivo nell’inedito 4-2-3-1 di giornata varato dal tecnico granata. L’altro inserimento è quello di Ferrara, da trequartista destro, gli esclusi invece De Vito e Parlati. Sulla sponda vissina mister Di Donato, in tribuna dopo esser stato espulso nel 5-3 di Padova, recupera giusto per la panchina il bomber Marchi e rispolvera Lazzari al rientro dalla squalifica. Si parte di fronte a spalti desolatamente vuoti per le restrizioni anti-Covid ed al termine di un minuto di silenzio, osservato per la scomparsa dell’ex presidente di Alma (soprattutto ed in annate rimaste alla storia tanto da ritenerlo il patron più amato a dispetto del “salto del Fosso”) e Vis “Gianni” Gentili. La cronaca si apre al 7’ con la girata in area di Cannavò, sballata nella mira su cross di Di Paola. La replica dei fanesi è in un’interessante verticalizzazione di Baldini per Marino, provvidenzialmente sventata da Stramaccioni al 9’. Il match procede su binari di perfetto equilibrio, con qualche problema nello sviluppo della manovra per entrambe le contendenti a causa delle non perfette condizioni del fondo di gioco allentato per la pioggia. Ci si aggiorna al 22’, quando il solito Cannavò incorna debolmente sul traversone di De Feo prima di franare a terra nel successivo impatto aereo con Brero. Sul capovolgimento di fronte Ferrara innesca Barbuti, il cui diagonale è rintuzzato in scivolata da Gennari. A cavallo del 35’ pesaresi minacciosi su angolo, con conclusioni fuori misura di Lazzari e Stramaccioni. All’intervallo ci si giunge senza ulteriori sussulti, eccezion fatta per l’insidiosa punizione di Baldini lisciata di testa al 42’ da Carpani, per uno 0-0 che non fa una grinza. Il Fano approccia la ripresa con intraprendenza, sparando alto al 9’ con Baldini in una situazione che poteva essere gestita meglio. I granata, presi per mano da Amadio e costantemente nella metà campo avversaria, chiamano poi alla parata Bastianello al 20’ con la sassata dal limite di un pimpante Marino. L’Alma continua a menare le danze, peccato si smarrisca negli ultimi sedici metri. Al 33’ altro lampo di classe di Amadio in profondità per Barbuti, il cui tiro è contratto da Lelj. Al 39’ l’episodio destinato a far discutere, col tap-in vincente di Carpani annullato per fuorigioco a margine di un conciliabolo di ben 3’ tra l’arbitro Catanoso e l’assistente Pellino. Sulla correzione di Marino, sulla punizione di Parlati e destinato in fondo al sacco, il capitano è in effetti in off-side. Il derby finisce praticamente qui, scontentando tutti e coi maggiori rammarichi per i granata. Questi ultimi agganciano comunque l’Arezzo, col quale reggono il fanalino di coda, in attesa di rigiocare mercoledì alle ore 15 al “Mancini” il match rinviato con la Legnago Salus.