L’assessore all’Urbanistica Cristian Fanesi: “polemiche inutili”

“Polemiche inutili”. Così il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Cristian Fanesi (nella foto), giudica gli attacchi ricevuti dalla Lega in merito al mancato accesso agli atti sul documento con gli indirizzi del nuovo Prg.

“Il giuoco delle parti in politica è sempre esistito – spiega Fanesi -: tra chi è alla maggioranza e chi all’opposizione, tra chi governa la Città e chi si oppone, tra chi fa le scelte e chi le contesta a prescindere, ma quelle della Lega sono polemiche tanto inutili quanto evitabili, mosse forse dal clima di campagna elettorale”.

“Che l’amministrazione comunale stesse lavorando alla stesura di un documento che potesse indicare le linee programmatiche per il piano regolatore penso che a Fano lo sapessero tutti: lo ha detto più volte il sindaco, l’abbiamo inserito nelle linee programmatiche del nostro mandato, alcune idee sono state presentate agli ordini professionali continuando un lavoro iniziato dalla precedente amministrazione e iniziato con Orizzonte Fano attraverso un percorso partecipato”.

Rigettate al mittente le accuse di scarsa trasparenza: “Il documento – precisa Fanesi – non è stato consegnato alla Lega semplicemente perché non è un documento ufficiale, tant’è che non lo ha visionato nella sua interezza nemmeno la maggioranza e non è stato approvato dalla giunta. Nonostante questo però, nessuno ha vietato alla Lega di consultarlo in quanto gli uffici competenti, con lettera inviata il 21 gennaio, hanno informato i consiglieri del carroccio che il documento era consultabile presso gli uffici dell’Urbanistica”.

“L’importanza di tale documento, con il quale si stabiliscono le linee guida della Fano che verrà, è tale, che presto (entro febbraio) inizierà un percorso partecipato con i consiglieri comunali, le commissioni consiliari e l’intera città per continuare quel percorso partecipato che renderà Fano più vivibile, moderna e competitiva. Quella della Lega è pura propaganda politica atta a screditare il lavoro della maggioranza che invece fa della partecipazione il proprio modus operandi in ogni ambito”.

 

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