Le amministratici della provincia: «Recuperare i camper della campagna vaccinale per lo screening e la prevenzione al femminile»
‘Politiche di genere’: tra le proposte per le istituzioni pap test itineranti senza prenotazione nel territorio
«Recuperare i camper itineranti già impiegati nella campagna vaccinale per agevolare le donne sulle attività di prevenzione e screening legate ai tumori dell’utero e del seno». E’ una delle proposte emerse dal primo forum delle amministratici della provincia, radunate nella sala Pierangeli sui temi delle ‘politiche di genere’. «Per la sensibilizzazione nell’entroterra e nelle vallate della provincia – ha sottolineato la componente dell’Ufficio di presidenza del consiglio regionale Micaela Vitri, tra le promotrici dell’iniziativa –, l’uso dei camper potrebbe portare direttamente la prevenzione e le visite dalle donne. Che così non sarebbero costrette a perdere giornate lavorative, potendo usufruire del servizio anche senza prenotazione. Vogliamo sostenere l’istanza insieme all’Ordine dei Medici». Tra le necessità emerse nel focus dedicato alla Salute, coordinato dalla dottoressa Chiara De Angelis, le criticità legate allo sportello di supporto psicologico. Oltre allo screening per donne con fattori di rischio relativi alla familiarità: «Su questo punto vogliamo lavorare per l’esenzione», ha ribadito Vitri. Aggiungendo:«Il commissario straordinario dell’Ast Gilberto Gentili ha risposto oggi positivamente sui ritardi degli esiti dei pap test fatti a Fano e Urbino. Si interverrà quindi sulla situazione». Altro nodo resta il carico familiare nell’assistenza verso figli, anziani e fragili «che per il 72 per cento, in base ai dati regionali, grava sulla donna», ha rilevato la professoressa Marcella Tinazzi nel focus sull’Istruzione. Capitolo occupazione: «Necessario supportare l’auto-imprenditoria femminile. Tanto più nelle nostre zone, dove già registriamo storie di imprenditrici di successo. E vanno strutturati corsi di formazione specifici da parte della Regione che possano incentivare il lavoro delle donne», ha aggiunto la consigliera di parità provinciale Romina Pierantoni nell’approfondimento dedicato al tema. «Dal confronto usciamo con proposte specifiche per la Provincia e la Regione – ha detto la consigliera provinciale con delega alle Pari opportunità Chiara Panicali -. Resta ancora tanto da fare su medicina di genere, parità nell’accesso all’occupazione e nelle retribuzioni, azioni formative nelle scuole. Insieme uniremo le forze», anche per recuperare il «progetto di conciliazione tempi vita-lavoro che la Provincia aveva già avviato nel 2008». L’appuntamento, sostenuto tra gli altri dal presidente della Provincia Giuseppe Paolini, è quindi destinato a diventare annuale. Anche perché «ci sono situazioni dove l’uomo deve ascoltare più di quello che parla», ha chiosato il presidente.