Leadership al femminile: gli strumenti della rivoluzione culturale
Una svolta culturale, un nuovo modo di fare impresa. Confcommercio Marche Nord con Terziario Donna lancia la leadership al femminile del futuro. Consapevolezza dell’essere donna, della sua indipendenza e leadership in una società che cambia: questi e tanti altri interessanti temi sono stati sviluppati nel corso del convegno ‘Leadership al femminile: una scolta culturale verso l’innovazione e la sostenibilità’, organizzato da Terziario Donna Marche Nord che si è tenuto a Pesaro nella sede di Confcommercio. Nel corso della mattinata si sono susseguite testimonianze imprenditoriale per orientarsi in nuovi settori con un nuovo approccio alla leadership. Imprenditorialità e innovazione, business e sostenibilità ambientale, sviluppo della leadership femminile e management al centro dell’incontro coordinato da Anna Rita Ioni, al quale ha portato il suo prezioso contributo la presidente nazionale di Terziario Donna Anna Lapini: “Terziario Donna in collaborazione con il centro studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne ha fatto uno studio dove emergono le fragilità delle imprese femminili. Risultano poco capitalizzate, con meno dipendenti, meno inclini all’export e vittime della mannaia del difficile accesso al credito. Per dare una iniezione di ottimismo, da alcuni studi emerge che le donne leader spesso dimostrano una maggiore empatia, tendono a essere migliori comunicatrici e ascoltatrici, tendono a essere più orientate alla collaborazione e più caute nella gestione del rischio, dimostrano maggiore flessibilità nel pensiero e si adattano meglio ai cambiamenti, sono più abili nella gestione dei conflitti, dimostrano spesso resilienza di fronte alle sfide e alle avversità. In definitiva la leader femminile è caratterizzata da qualità uniche che possono portare risultati positivi per tutte le organizzazioni e l’intera società. E allora perché non sfruttarle?”
Hanno portato i saluti la presidente di Terziario Donna Confcommercio Marche Nord Patrizia Caimi, il direttore Amerigo Varotti, l’assessora del Comune di Pesaro Francesca Frenquellucci e la consigliera di Parità della provincia Romina Pierantoni. “Le imprenditrici di Terziario Donna Pesaro Urbino – ha evidenziato Caimi – vogliono creare nella nostra provincia un nuovo modo di fare impresa. Questo incontro aiuterà le giovani future imprenditrici e quelle che lo sono già ad orientarsi in nuovi settori con un approccio diverso aperto al futuro. Lanciamo oggi un nuovo modello di business e di imprenditoria femminile, capace di conciliare l’innovazione con la sostenibilità, l’educazione finanziaria con l’audacia di investimenti necessari per lo sviluppo d’impresa. Un nuovo modo di essere donna all’interno di una società che ha estremo bisogno di fare rete tra categorie”.
Quindi si è entrati nel vivo con i qualificati interventi di imprenditrici e docenti, moderati da Anna Rita Ioni.
Di ‘Imprenditorialità e innovazione’, ha parlato Elena Viezzoli, imprenditrice, Startup advisor, Cherie Blair Fundation Mentor, Socia Women & Tech, con testimonianza dell’imprenditrice locale Stella Scarpa, Beauty Personal Trainer.
Francesco Mondora, Impact & ESG Officer di Teamsystem Group, con testimonianza dell’imprenditrice locale Sara Muratori, si è soffermato su ‘Business e sostenibilità ambientale’.
Con il professore Francesca M. Cesaroni, docente di imprenditorialità e startup presso l’Università di Urbino si è approfondito lo ‘Sviluppo della leadership femminile e management’. Porterà la sua testimonianza l’imprenditrice locale Emanuela Rossi.
‘Verso la felicità economica: educazione finanziaria e scelte consapevoli’ l’argomento curato da Barbara Strapazzini, Widiba Banca, con testimonianza dell’imprenditrice locale Claudia Parmeggiani.
Le conclusioni sono state affidate al vicedirettore di Confcommercio Marche Nord Agnese Trufelli “Quello che si chiede oggi, quello che serve è una rivoluzione. Un nuovo modo di concepire la leadership al femminile che non debba più essere solo uno strumento di elite, ma diventi la normalità con sempre più donne che raggiungono livelli apicali e sempre più uomini che comprendono quanto questo sia importante. Quello che si chiede oggi, quello che oggi noi cerchiamo di evidenziare con questo convegno è l’importanza di avere ruoli ben riconosciuti, della trasversalità nella famiglia dei ruoli, con l’intervento ovviamente dello Stato che possa permetterlo. Fondamentale è educare gli uomini, ma anche le donne, a un nuovo ruolo di quest’ultima nella società. Questo non solo aiuterebbe la donna in un maggiore e migliore inserimento a livello lavorativo e raggiungimento di ruolo apicali, ma rappresenterebbe anche un baluardo contro la violenza di genere che è l’indipendenza, innanzitutto quella economica. Il lavoro rafforza le donne, ne accresce l’autostima e le libera dai bisogni”.