“MOMENTUM” È L’EP DI DEBUTTO DEI MAGRATHEA
I Bresciani Magrathea pubblicano “Momentum” il loro EP di debutto.
Un disco che unisce sonorità post-rock ad atmosfere space e ambient, la prima produzione di un progetto che intende definirsi “sperimentale” nel senso più autenticamente letterale e scientifico del termine: ricercare, fare esperienze inedite, esplorare mondi nascosti, crearne di nuovi.
Già con i singoli “Jellyfish” e “Into Magrathea” la band aveva manifestato questo sentimento, dando delle chiare linee guida per approcciarsi al sound che avrebbe caratterizzato il lavoro in studio, lasciando però spazio allo stupore e all’inaspettato, sensazioni che vengono ricompensate nell’ascolto di “Momentum”.
Magrathea si propone di esplorare gli intrichi più occulti dell’universo musicale, alla ricerca di quella linfa necessaria per congegnare orizzonti inauditi.
I sei brani che compongono il lavoro descrivono emozioni e stati d’animo, tratteggiano un paesaggio interiore che si sovrappone al reale, come in una dimensione perturbante oltre il tempo e lo spazio.
L’intenzione appare quindi chiara a partire dal titolo.
In fisica quantistica momentum è l’unità di misura del movimento di un corpo, esito del prodotto tra la sua massa e la sua velocità. Momentum è la forza, la spinta, lo slancio vitale che ogni corpo deve possedere per varcare la soglia di stati e condizioni differenti, per procedere nel corso degli eventi, nello spazio e nel tempo.
Riguardo la scelta del titolo ed il suo significato, i Magrathea commentano:
“Momentum” rappresenta l’impeto da cui ogni cosa al mondo deve essere animata per poter continuare ad esistere ed inaugurare ad ogni istante quel viaggio nell’orizzonte di un tempo sconfinato, senza limiti né dimensioni.”
L’EP è stato registrato e mixato da Simone Piccinelli, con l’aiuto di Davide Chiari, presso La Buca Recording Club di Montichiari (BS).
TRACKLIST
INTO MAGRATHEA
IntoMagrathea, la traccia di apertura, è il secondo singolo estratto da MOMƎИTUM.
Si tratta del brano in cui è racchiuso il senso della ricerca compositiva, sonora e melodica dell’intero progetto. Into Magrathea intende esprimere le intenzioni originarie della ricerca sperimentale a cui la band si è votata, una ricerca per certi versi analoga a quella di un avventuriero galattico alla scoperta di angoli d’universo inesplorati.
In fin dei conti si tratta di provare a gettare lo sguardo lontano, oltre questa nostra casa che brucia, per riscoprire altrove, nell’infinità dell’universo, l’autentica origine del nostro pianeta, l’unico che possa ospitarci.
Quel che Magrathea è per il celebre romanziere britannico Douglas Adams,ovvero la fucina di ogni altro pianeta esistente, costituisce per laband l’accesso a quella terra promessa che si identifica con un’incessante ricerca della verità.
IMAGINATION
Imagination è un brano in cui ritmiche ispirate ad atmosfere tribali danno corpo aduna melodia trascinata, quasi a mimare la temporalità indolente di un sogno ad occhi aperti, nel quale ci si accorge di essere svegli solo quando la realtà ci si manifesta addosso all’improvviso.
È colonna sonora della funzione immaginaria della psiche, di quella facoltà estranea al senso e al non-senso, e che ci può condurre lontano, ma anche molto vicino.
CRUNCHIN’ RUBBLE
Crunchin’ Rubble è un brano che si apre giocando su atmosfere eteree e dilatate, con chitarre stridule e urlanti che creano un tappeto sonoro dal quale si genera una ritmica minimale e sostenuta, quasi ad emulare il respiro e il battito della terra che, tremando, si sgretola sotto i piedi.
È la descrizione di un mondo che si disgrega, ma che resiste contro tutto, malgrado tutto.
OVERWHELMED BY THE WAVES
Overwhelmed By The Waves è un brano che parla della meraviglia originaria, quel sentimento fondamentale da cui nasce l’irresistibile pulsione della conoscenza, quell’impeto cieco che ci spinge sempre più al largo. Seguendo l’incessante movimento delle onde, ed ispirati dalle immagini esotiche del Sud, non ci si può che abbandonare, con lo stupore di un bambino, ad un mare che culla e che scuote, che protegge e tradisce, che conserva e consuma.
THE CASTLE
The Castle è un brano che parla di ribellione e indifferenza, di ideologismi sostenuti attraverso una tastiera e di reale astensionismo.
La vita è un gioco in cui è ammesso tutto e il contrario di tutto: una terra che piange e un castello che ci divora, ma che poi, forse, finisce in fiamme, proprio come ogni altra cosa.
JELLYFISH
Jellyfish è il primo singolo estratto.Si tratta del brano più emotivamente significativo e al quale laband è particolarmente affezionata.
Jellyfish è un viaggio attraverso un reale fatto di speranze e illusioni, dieventi inaspettati e di prospettive disattese, che caratterizzaintimamente ogni vita.
L’atmosfera malinconica è incastonata nel paesaggio del mare, essenza prima ed ultima di ogni cosa, orizzonte al quale si riconducono tutti i nostri desideri, tutte le paure, tutte le nostalgie.
Perché nelle profondità marine ogni cosa si libera dell’umanità e, mescolandosi con ogni altra, torna a risplendere nella sua pura innocenza, proprio come le lacrime di una medusa.