“Natale 6 Insieme” per contrastare la povertà educativa 

180 minori, provenienti da famiglie che hanno meno opportunità, impegnati in attività laboratoriali e ricreative dal 19 al 23 dicembre. E’ questo il cuore del progetto “Natale 6 Insieme”, l’iniziativa promossa dall’Ambito Territoriale 6 e dal Garante regionale dei Diritti della persona per contrastare la povertà educativa che va ad implementare il progetto “Compitinsieme” dell’ATS 6, partito con una coprogettazione sui servizi di prossimità con alcuni soggetti del Terzo Settore, che ha attivato in vari spazi sul territorio iniziative aggregative e ricreative nel doposcuola. 

“Si tratta di un bellissima esperienza che va a sopperire le carenze del nostro tessuto sociale – afferma il sindaco Seri -. Grazie a questo progetto, interveniamo per creare delle opportunità che enfatizzano il talento artistico e creativo delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi. E’ una bellissima iniziativa che vogliamo promuovere, poiché testimonia la nostra attenzione  affinché ci sia una condivisione dei valori che ispirano la nostra città”. 

“Questi adolescenti sono privati della possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare liberamente le proprie capacità – chiosa l’assessore al Welfare e Presidente dell’ATS 6 Dimitri Tinti – . Pertanto, ‘Natale 6 Insieme” si propone di creare uno spazio ad alta intensità educativa attraverso le potenzialità espressive e creative offerte dal teatro, dalla musica e dall’arte in genere. Anche dal nome del progetto c’è il richiamo al nostro Ambito Territoriale 6 dato che promuoviamo una visione di insieme. Ringrazio il Garante per aver creduto e ritenuto altamente qualificante questo progetto a cui ha dedicato 9.7000 euro, dei 12 mila totali. Sicuramente, la prossimità è una delle caratteristiche principali, perché abbracciamo tutti i 9 comuni dell’ATS 6 e cerchiamo di essere vicini alle famiglie che hanno meno opportunità con interventi fruibili, accessibili e capillari sul territorio dove i bisogni emergono. Anche nel nostro contesto sociale dopo il Covid il fenomeno della povertà educativa è significativo e non possiamo trascurarlo”.

“E’ lodevole la finalità di questo progetto – dichiara il Garante regionale dei diritti Giancarlo Giulianelli –. Purtroppo la povertà educativa è democratica e colpisce tanto le famiglie più abbienti quanto quelle più fragili. E’ compito delle istituzioni azzerare le disparità perché chi ha possibilità economiche riesce a colmare queste carenze, chi ha difficoltà economiche rimane indietro. Lo stesso principio vale per lo sport e non è accettabile che una famiglia sia costretta a non far praticare attività fisica ai propri figli a causa dell’elevato costo economico delle quote. Allora una società è più omogenea quando tutti hanno le stesse occasioni”.

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