Nuovo orizzonte per l’Ambito Sociale: Fano si apre al territorio

Verso un’integrazione piena con unica struttura e unica figura dirigenziale: Roberta Galdenzi ricoprirà il ruolo di dirigente del settore Servizi Sociali e di coordinatrice dell’ATS 6

La Giunta, con delibera 443 del 19 novembre scorso ha disposto l’avvio di un percorso di totale integrazione tra le funzioni dell’Ambito Territoriale Sociale n.6 e il Comune di Fano quale Ente capofila, già condiviso e approvato dal Comitato dei Sindaci dell’Ambito lo scorso 29 ottobre.

La convenzione intercomunale che oggi regola l’ATS 6 scade a gennaio 2020 e i 9 Comuni hanno concordato nell’immediato di confermare e rafforzare questo strumento giuridico con un maggior impegno di Fano, per poi esaminare insieme le formule operative ed istituzionali, indicate dal D.lgs. 267/2000, per definire l’assetto organizzativo ottimale per la gestione associata dei servizi socio-assistenziali per il triennio 2020-2022.

Con gli altri 8 Comuni dell’Ambitospiega l’assessore al Welfare di Comunità, Dimitri Tintiabbiamo condiviso l’esigenza di dare nuovo slancio all’Ambito Sociale ridefinendone il modello organizzativo, passando da subito ad una convenzione con delega forte e piena al Comune di Fano per poi, in prospettiva, avviare un percorso condiviso per la creazione di un’ASP (Azienda Servizi alla Persona) o di un’Unione di Comuni, cogliendo l’invito del nuovo Piano Sociale 2019/2021 a superare il modello convenzionale”.

Tale processo porterà all’integrazione tra le strutture e all’unificazione della figura dirigenziale tra Settore Servizi Sociali e ATS n.6, nella persona della dott.ssa Roberta Galdenzi attuale coordinatrice dell’Ambito, con l’effetto che la compartecipazione dei restanti 8 Comuni alla relativa spesa resterà invariata rispetto al 2019, mentre il Comune di Fano dovrà farsi carico della quota aggiuntiva che si andrà a ridefinire.

Nella delibera di Giunta si stabilisce che dal 1 gennaio 2020 i 3 dipendenti del Comune di Fano attualmente distaccati all’ufficio di staff dell’ATS rientreranno nell’organico del settore Servizi Sociali, riducendo la relativa spesa di compartecipazione dei restanti 8 comuni – precisa la coordinatrice Roberta Galdenzi – mentre gli obiettivi programmatici del Settore Servizi Sociali e dell’ATS 6 saranno unitari e riguarderanno la gestione associata delegata delle funzioni d’Ambito   da parte di tutto il personale del Settore Servizi Sociali del Comune capofila”.

La nuova convenzione, infatti, permette la piena identificazione della personalità giuridica dell’Ente capofila con l’esercizio reale delle funzioni associate delegate, riunendo in un’unica figura dirigenziale il ruolo di vertice operativo legittimato ad operare in nome e per conto del Comune capofila in rappresentanza dell’ATS n.6, in un’ottica di maggiore economicità, semplificazione ed integrazione.

In questo modo – conclude l’assessore Tinti – il Comune di Fano alza lo sguardo e si apre al territorio mettendo a disposizione dell’Ambito risorse, professionalità e metodologie di lavoro, per una gestione sempre più integrata dei servizi sociali. Con il Sindaco e la Giunta abbiamo condiviso l’idea che l’Ambito possa essere un modello di sperimentazione e innovazione politica per processi di aggregazione, solidarietà e sinergia fra i Comuni del territorio anche su altri settori e con altri servizi”.

Nel prossimo Comitato dei Sindaci previsto per il 28 novembre a Mondolfo, si procederà all’approvazione della Convenzione Intercomunale triennale (2020-2022) in cui verrà formalizzata la delega per la gestione associata delle funzioni e dei servizi socio-assistenziali, definendo nel dettaglio le aree di intervento delegate, nonché le modalità di potenziamento degli attuali presidi territoriali comunali.

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