OASI CONFARTIGIANATO: LAVORIAMO PER UNA CITTA’ MIGLIORE E SOSTENIBILE
Riceviamo da Oasi Confartigianato in risposta ad un comunicato pubblicato da “For Bici”
In merito al comunicato stampa emesso dall’Associazione fanese “For Bici” Oasi Confartigianato evidenzia che giovedì 25 Luglio scorso si è incontrata con gli Assessori al Turismo e l’Assessore alla Mobilità Urbana del Comune di Fano per sollecitare la creazione di nuove aree di sosta nei pressi delle zone balneari di Torrette e Ponte Sasso; ciò al fine di porre rimedio al divieto di sosta posto sul lato mare di Ammiraglio Cappellini dalla vecchia “Giunta Aguzzi”. L’Assessore Fabiola Tonelli si è impegnata, per gli anni a venire, a predisporre un progetto per il reperimento di nuove aree di sosta collegabili alle spiagge con un eventuale servizio di bus navetta, sulla falsariga di quelli già avviati a Pesaro da diversi anni e a Marotta dalla stagione in corso (entrambi cofinanziati dagli Operatori Balneari).
Per la stagione in corso si è chiesto di disattivare il divieto di parcheggio sul lato mare di via A.Cappellini dalle ore 7.30 alle 20.30 per poi reintrodurlo dalle 20.30 alle 7.30 del giorno seguente; tale richiesta riguarderebbe, di fatto, i soli week end e festivi del mese di Agosto, confidando che il progetto dell’Assessore Tonelli possa essere realizzato per l’inizio della prossima stagione.
Del resto sul lato mare di via Cappellini non c’è alcuna pista, né ciclabile e né pedonale; se, durante i periodi di maggiore afflusso sulla Statale tra Fano e Pesaro le auto parcheggiano in entrambe i lati della strada, non si vede perché la cosa non possa essere tollerata in una strada turistica e meno pericolosa come via Ammiraglio Cappellini.
Per quanto riguarda la ciclabile di Pesaro Oasi Confartigianato ricorda a “For Bici” che gli Operatori Balneari non l’hanno assolutamente osteggiata; sono stati concordati e condivisi alcuni accorgimenti per renderla compatibile con le attività balneari. Alcuni Operatori, pur di avere la pista, hanno addirittura rimosso, a proprie spese, dei manufatti e degli arredi per ripristinarli altrove. Così come per la pista ciclabile di Fano Oasi Confartigianato ha già concordato un percorso con l’Amministrazione Comunale al fine di consentire la realizzazione dell’infrastruttura che potrà contribuire all’ulteriore sviluppo delle attività turistiche e balneari.
Ci sembra, pertanto, che “For Bici” abbia preso il “classico granchio” avendo cercato di screditare un’Associazione che, più di qualsiasi altra, nel battersi per la tutela degli interessi della categoria, sta dando un contributo decisivo alla crescita e allo sviluppo della Città, nonché alla difesa dell’ambiente; basti pensare all’azione meritoria svolta per il risanamento ambientale dell’Arzilla che ci consentirà di recuperare la bandiera blu sia all’Arzilla che al Lido.
Forse sarebbe meglio che “For Bici”, che è pur sempre un’Associazione ambientalista, invece di pensare a cosa fa Oasi Confartigianato, si occupasse di cose molto più importanti, come, ad esempio, degli scempi ambientali del Monastero dei Trappisti di Monte Giove, del Casellino del Fenile (che la Giunta vorrebbe ancora fare), oppure dei tantissimi divieti di balneazione causati, in caso di temporale, dal cattivo funzionamento degli scolmatori a mare ecc.ecc.