OGGI PRIMA CANDELINA SULLA TORTA DEL GEMELLAGGIO A FANO CON LA CITTA’ SPAGNOLA DI GANDIA

E’ passato appena un anno, ma con la pandemia di mezzo scoppiata di lì a poco ed i suoi effetti sulla nostra quotidianità sembra quasi impossibile che solamente dodici mesi fa si celebrasse allegramente a Fano il gemellaggio con la città spagnola di Gandia. Era infatti l’8 febbraio 2020 quando, in coincidenza della prima sfilata di Carnevale, la delegazione guidata dalla sindaca Diana Morant Ripoll e dall’assessore alle relazioni internazionali Liduvina Gil Climent (fondamentale la presenza anche della responsabile dell’ufficio Turismo Olatz Megia Segarra) ripeteva nella suggestiva cerimonia della Sala Verdi del Teatro della Fortuna l’atto compiuto i 19 marzo 2019 presso il Palazzo Ducale dei Borgia col nostro primo cittadino Massimo Seri. La loro seconda firma ha suggellato il percorso avviato nel 1989 dal fanese di nascita e gandiense d’adozione Mauro Tallevi, al quale venne l’idea di far gemellare le due municipalità avendo colto fra esse delle stringenti affinità. Il cammino è stato lungo e tortuoso, pareva ad un certo momento aver imboccato inesorabilmente un vicolo cieco, complice però l’interessamento del presidente di Amici Senza Frontiere Massimiliano Barbadoro ed in virtù della imprescindibile sponda delle rispettive amministrazioni il caparbio Tallevi è alla fine riuscito a coronare il proprio sogno. La genesi di questo gemellaggio è recentemente diventata un bel libro, “Gandia-Fano – Diario di un lungo viaggio”, da lui stesso scritto con la collaborazione del giornalista Silvano Clappis ed il supporto di Amici Senza Frontiere. Le 280 pagine in formato A4 di questo piacevolissimo volume (in vendita al Mondadori Bookstore in piazza XX Settembre; per ulteriori informazioni contattare direttamente Mauro Tallevi via mail: maurotallevi@outlook.com) sono arricchite dalle interviste ai tanti personaggi che hanno creato i presupposti per il gemellaggio con scambi in ambito culturale, sportivo, musicale ed enogastronomico, oltre a centinaia di foto a colori degli eventi ed articoli sull’argomento pubblicati su carta ed online. Particolarmente interessanti i riferimenti storici, essendo state le due città legate all’alba del XVI secolo sotto le insegne della famiglia Borgia. Cesare e Juan, figli del Papa Alessandro VI, durante il papato del padre furono l’uno governatore di Fano col titolo di Vicario Perpetuo e l’altro duca di Gandia. Il Valentino, così fu soprannominato Cesare ispiratore del “Principe” di Niccolò Machiavelli, fu tra l’altro colui che portò nel nostro territorio il grande Leonardo Da Vinci (suo architetto militare). Fano e Gandia hanno visto gemellarsi anche due delle loro eccellenze: Fideuà e Brodetto, che vantano entrambe un festival internazionale; Fallas (Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO) e Carnevale, che hanno sottoscritto il patto contestualmente all’evento di un anno fa. La targa di Gandia dovrebbe frattanto trovare spazio a breve ai principali ingressi di Fano assieme a quelle delle altre gemellate, ovvero Rastatt  (Germania), Saint-Ouen-l’Aumône  (Francia), St Albans ­(Inghilterra) e Wieliczka (Polonia). La richiesta di aggiornamento della segnaletica è stata avanzata al Comune (e perorata dai consiglieri comunali Piero Valori ed Enrico Nicolelli) da Amici Senza Frontiere, che, in aggiunta al già esistente anfiteatro Rastatt, ha anche proposto l’intitolazione ad alcune di esse di giardini dislocati sul lungomare di Sassonia.

 

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