Pelonghini, presidente del Centro Studi Economia e Territorio: “C’è il rischio che senza aiuti molte imprese al 3 aprile non ci arriveranno nemmeno”

Il presidente dellassociazione del territorio avanza 5 proposte in aiuto al sistema produttivo

Servono azioni concrete oggi, senza bisogno di slogan. Gli effetti futuri di questa terribile pandemia sull’economia del nostro territorio si decidono ora”. Ad affermarlo è Mario Pelonghini, presidente dell’associazione Centro Studi Economia e Territorio che da anni rappresenta un epicentro per imprenditori e realtà economiche del nostro territorio. “Nel corso di questi giorni abbiamo ascoltato imprenditori e manager del nostro territorio e abbiamo sintetizzato le loro proposte in idee per sostenerli. Promuoviamo quindi le loro istanze nei confronti delle istituzioni. Ci siamo sentiti la responsabilità di esprimere il nostro pensiero avanzando alcune iniziative da intraprendere per evitare che l’epidemia legata al coronavirus possa avere un impatto tragico sulla nostra economia con conseguenze drammatiche per i consumi e sulle realtà produttive. Con voce convinta diciamo che la garanzia della salute deve essere la priorità assoluta, parallelamente però dobbiamo volgere il nostro sguardo al tessuto produttivo per evitare un collasso economico”.

 

Andando nel concreto, Pelonghini elenca 5 punti programmatici su cui converge l’attenzione.

 

  • Uniformare la politica di chiusura temporanea degli esercizi commerciali su tutto il territorio per non lasciare che questa drammatica scelta sia solo delegata alla responsabilità al buon senso dei nostri imprenditori.

 

  • intervenire sul sistema bancario perché non faccia venire meno la liquidità necessaria alle imprese perché il momento di crisi non diventi irreversibile.

 

  • garantire che le politiche di sostegno al reddito che verranno messe in funzione siano rivolte sia a i lavoratori dipendenti che agli imprenditori e lavoratori autonomi.

 

  • Sospensione dei versamenti degli adempimenti tributari, contributivi e assistenziali, compresi quelli relativi alle ritenute e ai tributi locali; alla scadenza della sospensione servirà un periodo congruo di rateazione dei pagamenti sospesi.

 

  • Sospensione della riscossione coattiva e delle relative azioni cautelari ed esecutive, nonché della riscossione in pendenza di giudizio, anche in relazione ai carichi già oggetto di impugnazione.

 

 

“Il tasso di micro e piccole imprese – conclude Pelonghini – della nostra provincia che stanno per entrare in crisi è in continuo aumento: dovremo garantire in fretta loro la sopravvivenza poiché rischieremmo il grande pericolo che al 3 aprile, scadenza delle imposizioni di questo Decreto, queste realtà così preziose per la nostra economia locale non ci arriveranno”.

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