QUADROPHENIA HA 50 ANNI: UN LIBRO LO RACCONTA

Antonio “Tony Face” Bacciocchi, musicista e pioniere del movimento Mod, con il suo nuovo libro celebra il 50° anniversario di un disco leggendario: “Quadrophoenia – Gli Who e la storia del disco e del film che hanno definito un genere”, pubblicato da Interno4 editore.

Il 26 ottobre 1973, nelle vetrine dei negozi di dischi, appare il nuovo LP dei Who. In copertina una foto in bianco e nero, un ragazzo con addosso un parka è in sella ad una Lambretta che ha tanti specchietti retrovisori. Tutto intorno, sui quattro lati del disco, c’è scritto “Quadrophenia”.

Chiusi nelle loro camerette i ragazzi ascoltavano il disco, doppio, stringendo tra le mani la copertina che era al tempo stesso un album fotografico e si facevano il loro film personale, immaginando la storia del giovane Mod, Jimmy, personaggio principale di Quadrophenia. Alcune canzoni come “I Am The Sea”, “5:15” e “Love, Reign O’er Me”, sono per sempre nella parte più profonda di noi stessi.

Nel 1979 il film è arrivato per davvero, diretto da Franc Roddam e prodotto dai Who con Sting tra gli interpreti. La storia si svolge nel 1965, era proprio come l’avevamo immaginata, guidati dalle canzoni e dalle foto dentro l’album.

Per l’occasione esce anche la colonna sonora, corredata di alcune canzoni degli artisti preferiti dai Mods (James Brown, The Kingsmen, Booker T. & The MG’s, The Ronettes, The Crystals).

In copertina, una scena del film, c’è sempre Jimmy ma questa volta non è in sella alla sua Lambretta, è in piedi con lo sguardo attonito, in fondo ad un vicolo strettissimo.

Quadrophenia è una delle opere rock dei Who (l’altra è Tommy) in cui Pete Townshend affronta i problemi generati dal disagio adolescenziale e la paura di diventare adulti.

Antonio Bacciocchi analizza con evidente passione tutti gli aspetti legati alla realizzazione del disco, dai testi alle singole canzoni, dalla registrazione alla copertina.

Un capitolo è dedicato all’impatto che Quadrophenia ha avuto sulla scena Mod italiana.

Antonio Bacciocchi è scrittore, giornalista, musicista e blogger italiano.

Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith); ha aperto i concerti di Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao, Siouxsie e molti altri. Ha scritto una ventina di libri e attualmente collabora con il mensile musicale Classic Rock e i quotidiani Il Manifesto e Libertà.

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