QUESTA SETTIMANA AL CIRCOLO BIANCHINI

Venerdì 10 Marzo h. 21,15 presso la Sala da tè L’uccellin bel verde FRANCESCA BAVOSI presenta le sue poesie. L’incontro fa parte della serie Le poetesse e i poeti salutano la primavera
 
Sabato 11 Marzo h. 17.00 Fano, Chiesa di Santa Maria del Gonfalone
GIOVANNI CASANOVA SCRITTORE
con musiche di W.A Mozart
Con
Enrico Capodaglio, scrittore e critico letterario
Musiche: W. A. Mozart, Trio K 498
1. Andante (mi bemolle maggiore)
2. Minuetto (si bemolle maggiore)
3. Rondò. Allegretto (mi bemolle maggiore)
eseguito dal Wine trio
Roberto Galletto, pianoforte
Fabio Battistelli, clarinetto
Federico Stassi, viola.
Dico Casanova e subito si pensa a un don Giovanni, a un seduttore seriale, se non a un predatore sessuale. Egli è stato un donnaiolo per quasi tutta la vita, è vero, convinto di rispettare le donne, a modo suo. E spesso se ne innamorava, soffrendo più di loro, in un settecento europeo assai disinvolto nei legami erotici, non solo negli ambienti teatrali e cortigiani che frequentava.
Questa fama, pienamente meritata, ha gettato un’ombra sensuale sul suo talento letterario, impedendo a lungo di riconoscerlo come uno dei più importanti narratori europei del suo secolo. La Storia della mia vita, scritta in francese, come le Memorie di Goldoni, e pubblicata postuma nel 1825, è uno dei pochi capolavori esistenti nel genere dell’autobiografia romanzata di ogni tempo.
Nelle sue migliaia di pagine si assiste alla formazione sociale e culturale dell’autore, fin dalla prima infanzia a Venezia. Si va dalla fuga dal carcere dei Piombi, dove era stato rinchiuso per cause rimaste segrete a lui stesso, alle avventure compulsive in campo amoroso, ma anche nelle sale da gioco, negli affari diplomatici, tra le più importanti corti europee, passando dai suoi legami con la massoneria alle intense attività letterarie.
Mette in atto la gioia di vivere e la forza dell’immaginazione non solo nelle avventure amorose e impiega il coraggio non solo nei duelli. È dotato di spirito di osservazione quanto della capacità di fare soldi con iniziative imprenditoriali, non soltanto barando al gioco, qualità che lo rendono un protagonista piacevole e istruttivo, per chi persegue una intelligenza della vita che non sia libresca.
Casanova non nasconde il suo amor proprio né l’intraprendenza ai confini della legge, finendo ospite più di una volta delle prigioni europee. Egli mostra benevolenza per tutte le persone incontrate, non soltanto se donne, che lo affascinano e lo incuriosiscono, in quasi tutte le più importanti città europee, ed esercita spesso una bontà disinteressata.
Questa indole felice l’ha spinto ad aiutare amici poveri, a salvare dalla strada e a mantenere più di una sua amante, fino a ospitarle e curarle quando erano malate, anche decenni dopo la loro storia. È difficile non ammirare quest’uomo, non di certo nelle smanie da cacciatore erotico, e tanto meno nel rispetto intermittente per le leggi, bensì in quanto narratore affascinante e cittadino europeo.
È un altro passaggio nella serie di incontri, organizzati dal Circolo Culturale Angiola Bianchini e a cura di Enrico Capodaglio e Roberto Galletto, che hanno accordato letteratura e musica, dopo quelli dedicati a Goethe e Schubert; a Thomas Mann e Beethoven; a Marcel Proust e César Franck; a Gabriele D’Annunzio e Francesco Paolo Tosti. Concertando il discorso letterario e filosofico con un’esecuzione musicale, senza che l’una forma illustri o commenti l’altra, si confida di conseguire una percezione più viva del loro legame.
Domenica 12 Marzo alle ore 17.00  Fano, Chiesa di Santa Maria del Gonfalone
MANDOLINO…NON SOLO SERENATE!
Musiche di Beethoven, Gervasio, Munier, Margola, Chailly.
Con
Bruno Canino, pianoforte
Giovanni Scaramuzzino, mandolino
Una straordinaria occasione offerta alla cittadinanza dal Circolo Bianchini, la possibilità di ascoltare uno dei più grandi pianisti europei, celebre in tutto il mondo per la musica da camera e anche come esecutore solista. In duo con un apprezzatissimo maestro del mandolino.
Saranno eseguiti brani originali, scritti da grandi autori espressamente per l’inconsueto duo mandolino pianoforte.
PROGRAMMA
Ludwig van Beethoven (1770-1827)
Sonatina in do minore
Sonatina in do maggiore
Tema e variazioni in re maggiore
Rondò a capriccio op. 129 La rabbia per un soldino perduto (per pianoforte solo)
Giovanni Battista Gervasio (1725-1785)
Sonata per camera di mandolino e Basso
Allegro. Larghetto amoroso. Allegro.
Franco Margola (1908-1992)
Tre pezzi Allegro Adagio e Finale.
Luciano Chailly (1920-2002)
Sonatina Tritematica N.12
Carlo Munier (1859-1911)
Capriccio Spagnuolo Op. 276
BRUNO CANINO
Nasce a Napoli, nel quartiere Vomero. Dopo un anno di studi d’autodidatta con l’ausilio del padre, diviene allievo di Vincenzo Vitale, insigne maestro napoletano, con il quale porta a termine il compimento inferiore presso il Conservatorio San Pietro a Majella. Completa gli studi sotto la guida di Enzo Calace presso il conservatorio di Milano, dove studia composizione con Bruno Bettinelli. Sin da subito considerato uno dei migliori pianisti accompagnatori in circolazione, si è distinto anche come concertista nei concorsi internazionali di Bolzano (“Ferruccio Busoni”) e di Darmstadt alla fine degli anni cinquanta.
Ha iniziato poi una lunga carriera di concertista e camerista in tutto il mondo, durante la quale ha collaborato con artisti come Cathy Berberian, Severino Gazzelloni, Itzhak Perlman, Salvatore Accardo, Oleksandr Semchuk, Uto Ughi, Alessio Bidoli, András Schiff, Ksenia Milas, Viktoria Mullova, (con la quale vince il Premio Edison nel 1980), Luisa Sello e David Garrett.
Ha suonato per numerosi anni in duo pianistico con Antonio Ballista e nel Trio di Milano (prima con Cesare Ferraresi, poi con Mariana Sirbu -violino- e Rocco Filippini -violoncello-). Ha frequentato con particolare assiduità il repertorio moderno e contemporaneo (Busoni, Berio, Stockhausen, Rihm, Kagel), collaborando anche con giovani strumentisti. Tra le sue registrazioni più importanti: le Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach, l’integrale dell’opera pianistica di Alfredo Casella e la prima integrale pianistica di Claude Debussy su compact disc.
È stato docente di pianoforte al conservatorio di Milano[11] e alla Hochschule di Berna. Tiene regolarmente corsi di perfezionamento nelle istituzioni musicali in tutto il mondo. Attualmente è docente di musica da Scuola di musica di Fiesole e ha insegnato alla Escuela Reina Sofia.
Ha esercitato inoltre l’attività di direttore artistico presso alcuni enti (come la Giovine Orchestra Genovese, dal 1986 al 1995), e nel 1999-2002 è stato direttore musicale della Biennale di Venezia.[13]
GIOVANNI SCARAMUZZINO
Giovanni Scaramuzzino nato a Cirò Marina (Kr), si diploma prima in chitarra presso il Conservatorio Pollini di Padova, e successivamente in mandolino. Si diploma in didattica della musica presso il Conservatorio Rossini di Pesaro.
Con la chitarra ha partecipato a corsi di perfezionamento con Leo Brouwer, Aldo Minella, Alberto Ponce.
Col Mandolino ha partecipato a corsi di perfezionamento con Ugo Orlandi in Italia e in Spagna.
Ha suonato e suona in duo Mandolino e Pianoforte con il Maestro Bruno Canino, con il pianista compositore Mario Mariani, con il pianista Marco Sollini, con il chitarrista Paolo Menichetti, con il chitarrista Antonio Scaramuzzino. Ha collaborato con l’orchestra del Comunale di Bologna, Rossini Opera Festival, Sferisterio di Macerata , e con orchestre mandolinistiche italiane.
Ha inciso, per la Virgin Classics, i concerti di Vivaldi per mandolino con l’orchestra Europa Galante diretta dal M° Fabio Biondi. Con lo stesso ha suonato da solista all’ Auditorium di Santa Cecilia a Roma.
Si interessa di musica popolare e musica antica. Dal 1999 suona con il gruppo di musica medievale Laudare et delectare, assieme a Marco Agostinelli, Andreina Zatti, Piercarlo Fontemagi, con il quale suona strumenti (citola e liuto medievale) affini al Mandolino (antenati del mandolino).
Ha fondato assieme con i suoi due figli, Elia e Francesco (oggi 21 e 20 anni), la “Scaramuzzino Family” con la quale suona un ampio repertorio che va dalla musica medievale a quelle rinascimentali, dalle sonate barocche alla musica classica dell’800. Tutto il 900 e tanta musica popolare.

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