RIFORMA DELLA NON AUTOSUFFICIENZA VERSO L’APPROVAZIONE .  MONS.PAGLIA: NELL’ATTUAZIONE SERVE UN’ALLEANZA CON IL NON PROFIT DELL’ASSISTENZA

Al convegno Uneba di Pesaro presentazione del nuovo disegno di legge che mercoledì12 va in consiglio dei Ministri.

 Gori (Patto Nuovo Welfare): le norme su Rsa sono punto debole

Massi (Uneba): subito interventi contro il caro energia nelle Rsa

La probabile approvazione del disegno di legge delega di Riforma della non autosufficienza nell’ultimo Consiglio dei ministri del Governo Draghi, previsto per mercoledì 12 ottobre, è un pilastro del passaggio di consegne tra un governo e il successivo.

Ma, come ha sottolineato mons.Vincenzo Paglia che ha presieduto la Commissione per la riforma della non autosufficienza, e che si è mostrato fiducioso sull’approvazione del ddl in Consiglio dei Ministri, questo non è un punto di arrivo, ma di partenza.

E nel corso dell’attuazione della riforma, sarà fondamentale il ruolo del Terzo Settore.

“Vi chiedo una nuova alleanza: da oggi in poi assieme dobbiamo combattere una battaglia perché questo disegno di legge venga applicato”.

Così mons.Paglia si rivolto a Franco Massi, presidente di Uneba, a Cristiano Gori, coordinatore del Patto per un nuovo welfare per la non autosufficienza e a padre Virginio Bebber, presidente di Aris, espressioni del non profit dell’assistenza agli anziani.

L’occasione è stata la tavola rotonda di sabato 8 mattina, moderata da Stefano Caredda di Redattore Sociale, che ha chiuso il convegno “L’innovazione al servizio delle fragilità” organizzato da Uneba a Pesaro, e che si può rivedere su www.uneba.org

 

“Ho già dei contatti (in Parlamento) che mi rassicurano sulla possibilità di perfezionare il disegno di legge sulla non autosufficienza”, ha aggiunto mons. Paglia.

L’alleanza con il non profit è fondamentale perché nei servizi agli anziani, ha sottolineato mons.Paglia, “la sussidiarietà, il volontariato e il Terzo Settore sono un motore di sviluppo a cui non possiamo rinunciare”.

A Pesaro mons.Paglia ha presentato nel dettaglio il disegno di legge di Riforma. Non nascondendo però che non tutto corrisponde alle proposte della sua Commissione.

“Non compare -aggiunge mons.Paglia – tra gli articoli del disegno di legge, una riforma della indennità di accompagnamento come prestazione universale per la non autosufficienza, anche se abbiamo fatto l’impossibile per includerla. (…) Servirà anche un intervento per rendere le Rsa idonee alle cure di transizione in sostituzione o in appoggio di ospedali di comunità. E prevedere degli incentivi perché le Rsa siano erogatori nell’intero continuum assistenziale, dialogando sia con l’ospedale che con il territorio”.

“Il segmento della residenzialità per anziani è ancora uno dei punti deboli della riforma”, ha sottolineato Gori per il Patto. “Ad oggi- ha aggiunto- il disegno di legge delega è risorse Zero, ma tutti gli interventi previsti richiedono risorse aggiuntive. Ottenere risorse aggiuntive vuole dire, per l’assistenza agli anziani, diventare una priorità della politica.

Ma la Riforma richiederà, inevitabilmente, tempi medi o lunghi. Nell’immediato, il sociosanitario è in grave difficoltà per il caro energia.

“Su questo tema, le risposte di Governo e Parlamento finora non sono per nulla soddisfacenti: ora, assieme alle altre associazioni come Aris, andremo a confrontarci con i gruppi politici del nuovo Parlamento”, ha rilanciato Massi per Uneba.

 

“Spero che questa riforma diventi un progetto di accoglienza e valorizzazione dell’anziano: l’attenzione all’anziano è fondamentale”, ha auspicato padre Virginio Bebber, presidente di Aris.

 

“E’ tempo di nuove sfide, all’insegna del senso di responsabilità verso il bene comune. E’ necessario creare un grande ‘movimento’” ha detto Gianfranco Cattai, coordinatore di Retinopera,

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