Ristoranti a misura di bambino: si parte Costituita la commissione per rendere attuativo il progetto “Pappapero”
Il progetto rientra nell’ambito di un programma più ampio
che è “Fano città Accogliente” e riguarda anche siti culturali e spazi pubblici
Un progetto nato nel 2017 per volontà dei bambini e che grazie ai bambini e ad un percorso partecipato sta entrando nella fase attuativa.
Un progetto che rientra nell’ambito di un programma più ampio che è “Fano Città Accogliente”, e che è stato il filo conduttore del lavoro del Consiglio dei bambini di questi ultimi 3 anni ed ha riguardato oltre ai luoghi di ristoro, anche i luoghi della storia e cultura della città, gli spazi pubblici nei quali i bambini possano incontrarsi.
Martedì 24 settembre nella Sala della Concordia della residenza municipale è stato firmato il protocollo “Pappapero – Ristoranti a misura di bambino” che stabilisce le linee guida e i criteri ai quali i ristoranti si dovranno attenere per ottenere il “bollino di qualità” che sarà attribuito da un’apposita Commissione, composta da rappresentanti di associazioni di categoria, pediatri, pedagogisti, nutrizionisti, consiglieri della Fano città delle Bambine e dei Bambini e il responsabile dell’Ufficio Turismo.
La commissione si riunirà due volte all’anno ed esaminerà le richieste dei ristoranti i quali dovranno compilare un modulo in cui dovranno spiegare/documentare come intendono soddisfare almeno 3 dei 4 requisiti richiesti che sono:
- Un menù a misura di bambino. “Non solo cotoletta e patatine…” i bambini hanno chiesto di avere più possibilità di scelta in una carta menù dedicata a loro, nella quale gli stessi cibi del menù principale, sono preparati, denominati e impiattati in maniera giocosa e divertente
- Camerieri gentili con i bambini educati. Personale attento alle esigenze dei più piccoli, preparato a consigliare al meglio le pietanze ai bambini (non solo ai genitori).
- Adozione del Kit con attività creative consigliato da Fano città dei bambini. Il Comune fornirà il materiale grafico del kit che è formato da una tovaglietta e un pieghevole “da giocare e colorare” per divertirsi nell’attesa del cibo o alla fine del pasto;
- Avere uno spazio dedicato solo ai bambini. Proporzionato alle possibilità di ciascuno dedicare uno spazio per esempio con un tavolo e delle seggioline e/o un piccolo contenitore/scaffale dove i i bambini possono fare attività ludico ricreative.
Sono tuttora al vaglio altri due criteri “plus” che andranno approfonditi come il poter comporre da soli il pasto e far mangiare i bambini in un unico tavolo.
“Dopo mesi e mesi di lavoro – dicono dallo staff Città delle Bambine e dei Bambini – per la stesura del regolamento, per l’elaborazione grafica dalle idee dei bambini e per la costituzione della commissione di valutazione, finalmente siamo giunti alla fase attuativa. Insieme alle associazioni di categoria (e ai ristoranti), abbiamo costruito la formula più corretta e completa per passare dalla teoria alla pratica. Abbiamo già stampato il kit/materiale grafico, anch’esso ideato dai bambini, e presto produrremo un albo che man mano aggiorneremo dando la giusta visibilità ai ristoranti aderenti i quali verranno promossi/evidenziati anche nel materiale promozionale turistico”.