SORRISO A META’ PER MARCO GAGGI A JEREZ NELLA V^ TAPPA DELLA EUROPEAN TALENT CUP
E’ stato un weekend tra luci ed ombre quello di Marco Gaggi in terra andalusa, dove dopo due mesi e mezzo di tregua la European Talent Cup della FIM CEV Repsol è ripresa col suo quinto appuntamento stagionale. Il quindicenne pilota fanese del Sokol Race Team ha infatti approcciato col piglio giusto il celebre circuito di Jerez de la Frontera, registrando in qualifica il quattordicesimo tempo nel gruppo decisamente più veloce dei due formati dall’organizzazione ed il ventunesimo fra i 54 contendenti in pista. Purtroppo per lui però la formula delle qualifiche in questa categoria giovanile sotto l’egida della società spagnola Dorna, la stessa del MotoGP, va poi a configurare la griglia di partenza procedendo ad accoppiate ed inizia naturalmente dal primo riscontro cronometrico di ciascun raggruppamento. Tant’è che il compagno di scuderia Andreas Kofler, pur essendo andato più lento, si è visto collocare dieci posizioni avanti. Una scelta che quando si corre con condizioni meteo differenti pone tutti sullo stesso piano, ma che in questo caso ha fortemente penalizzato Marco Gaggi facendolo partire in gara 1 da trentunesimo nonostante si fosse guadagnato con pieno merito anche in Andalusia la Serie 1. Al di là del ventiseiesimo e trentunesimo posto riportati nelle due gare non sono mancate comunque le indicazioni positive in proiezione del prossimo impegno, il penultimo in cartellone per questa edizione 2019, in programma il 13 ottobre ad Albacete. Merito anche del lavoro, sia fisico che mentale, svolto col preparatore Fabrizio Renzoni. <Questa formula stavolta effettivamente mi ha penalizzato – osserva lo stesso numero 93 – Partendo così indietro in gara 1 non è stato affatto facile, ma sono riuscito comunque a recuperare qualche posizione finendo ventiseiesimo in una corsa combattutissima. In gara 2 invece purtroppo c’ho messo del mio per complicarmi la vita, commettendo un errore che ha fatto sì che la moto si spegnesse. Come da regolamento sono stato quindi relegato in fondo al gruppo, per poi tagliare il traguardo da trentunesimo. Peccato, però sono tutte situazioni che ti fanno crescere se le prendi nella maniera giusta. E io cercherò di farne tesoro col sempre prezioso aiuto della mia squadra e del mio preparatore, già pronto a tornare in pista tra due settimane ad Albacete più carico che mai>.