STORIA DI SIRIANI A FANO

Riceviamo e pubblichiamo:

Desidero raccontarvi una piccola storia fanese, sempre nella speranza che il cuore dei fanesi, di molti fanesi, si volga ad una accoglienza vera. Aderendo al progetto dei “corridoi umanitari”, in collaborazione ONU e l’Associazione Papa Giovanni XXIII, quasi tre anni fa la parrocchia di san Cristoforo aveva deciso di accogliere una famiglia siriana in mezzo alla comunità. Costituito un “comitato di accoglienza”, trovati i soldi per l’affitto e un minimo di sopravvivenza mensile per qualche tempo, documenti in regola, figli a scuola, e intanto nasce la quarta figlia. Ma poi la lontananza, quasi la dimenticanza. Per due anni e mezzo io e qualche mio collaboratore abbiamo cercato di visitarli, aiutarli con l’italiano e la spesa. Ma quella che doveva essere una meraviglia di accoglienza si è rivelata un’isola di solitudine. Per cui qualche giorno fa i nostri siriani sono “fuggiti” ad Amburgo, senza nemmeno salutare. Non è ora che come società fanese (e anche come Chiesa) ci vediamo, dibattiamo, ci interroghiamo su cosa fare concretamente perché possa nascere e svilupparsi tra noi un laboratorio di incontro, di dialogo, di confronto-scontro tra culture e popoli? Chi tra noi fa qualcosa lo racconti alla città.. Tutto fuorché questo – come si dice – “assordante silenzio”. E i giovani di Fano? Mah!

Primo Ciarlantini

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