TERRE SONORE: IL TERRITORIO COME PALCOSCENICO DIFFUSO

Un viaggio dalle spiagge alle montagne fra dolci colline, borghi antichi, sentieri naturalistici, monasteri della provincia di Pesaro e Urbino. 20 concerti distribuiti in 19 Comuni della provincia di Pesaro e Urbino. È questo l’assunto di “Terre Sonore”, Festival itinerante ideato da Fano Jazz Network – con la Direzione Artistica di Adriano Pedini – che quest’anno giunge alla terza edizione, dal 30 luglio al 27 agosto.

Dopo la felice esperienza delle due passate edizioni, confortate da una presenza considerevole di pubblico e dalle adesioni crescenti dei comuni aderenti, Terre Sonore 2023 si presenta come un progetto di RIGENERAZIONE, un processo olistico che riguarda le persone, l’ambiente, la storia, concorrendo a portare una concreta interazione fra cultura contemporanea di alto profilo, valorizzazione dell’ambiente ed eccellenze del territorio, con attenzione ai temi della sostenibilità.

«Terre Sonore si conferma appuntamento di grande richiamo – sottolinea il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Giuseppe Paolini – attraverso la felice intuizione del suo format che coniuga sapientemente il viaggio musicale con le bellezze paesaggistiche e culturali del territorio. Una manifestazione che ha già catalizzato importanti riscontri nel legame tra musica, arte e natura e che continua ad affascinare il pubblico con nuove suggestioni. La qualità della proposta orchestrata dal direttore artistico Adriano Pedini è pienamente valorizzata anche dal programma di questa edizione che siamo orgogliosi di supportare ribadendo così la nostra collaborazione con Fano Jazz Network».

«L’intuizione di portare le eccellenze di Fano Jazz By The Sea alla Golena del Furlo è nata oltre dieci anni fa insieme ad Adriano Pedini – aggiunge il direttore della Riserva naturale statale ‘Gola del Furlo’ Maurizio Bartoli –. Un progetto che è risultato vincente fin dall’inizio, catturando l’attenzione del pubblico e facendo risaltare le bellezze naturalistiche del territorio nel legame con la musica. Con grande piacere confermiamo anche quest’anno la sinergia con Terre Sonore attraverso un evento straordinario come quello che aprirà la manifestazione. Il richiamo inconfondibile del jazz e della Golena sarà il miglior incipit possibile per questa felice rassegna, così come l’appuntamento conclusivo di Fano Jazz By The Sea al Furlo».

Per il Direttore Artistico Adriano Pedini «Terre Sonore è una scommessa vinta nelle due prime edizioni e che ci apprestiamo a vincere anche quest’anno, grazie alla collaborazioni di numerose realtà del territorio, indispensabile per la realizzazione di un progetto artistico e turistico-culturale così articolato come è appunto questo Festival».

Manou Gallo (foto CJurgen Rogiers)

Fra le peculiarità che caratterizzano Terre Sonore, rientra infatti, la condivisione di ogni appuntamento con le comunità locali, prevedendo l’abbinamento dei concerti a momenti conviviali tesi alla valorizzazione di prodotti enogastronomici tipici, oltre che a iniziative espositive, visite guidate alla scoperta di dimore storiche, borghi antichi, teatri storici, e momenti di approfondimento su alcune tematiche del nostro tempo. Ciò che rende ancor più sinergico il rapporto fra Terre Sonore e le comunità stesse sono, inoltre, anche specifici protocolli d’intesa con importanti progetti, come “I Suoni delle Alte Marche, summer & winter”, che comprende 9 comuni dell’Unione Montana del Catria e Nerone, e “Valli a Scoprire”, itinerario turistico nei 15 comuni delle vallate del Metauro e del Cesano. Novità, sempre sul fronte della responsabilità sociale e grazie alla collaborazione con l’Associazione Macchie & Inchiostri, durante alcuni eventi saranno trattati temi di stretta attualità come la guerra, la violenza di genere, l’immigrazione, con il coinvolgimento di docenti universitari, giornalisti, reporter, scrittori.

Terre Sonore è realizzato da Fano Jazz Network con il patrocinio della Provincia di Pesaro e Urbino, con il contributo del MIC-Ministero della Cultura, della Regione Marche, della Riserva Naturale Statale Gola del Furlo, della Comunità Montana del Catria e Nerone e dei seguenti Comuni: Fano, Acqualagna, Gradara, Cagli, Macerata Feltria, Barchi -Terre Roveresche, San Lorenzo In Campo, San Costanzo – Cerasa, Apecchio, Cantiano, Fermignano, Mercatello sul Metauro, Vallefoglia – Montefabbri, Isola del Piano, Carpegna, Colli al Metauro – Serrungarina, Gabicce Mare, Mombaroccio, Borgo Pace. Hanno inoltre collaborato: Associazione Musica & Musica, Associazione Macchie e Inchiostri.

Nico Gori (foto Fabrizio Sodani)

Sotto il profilo artistico, Terre Sonore 2023 sarà ancora una volta caratterizzata dalla prevalente presenza del miglior jazz italiano, ma non mancheranno, come sempre, gli artisti internazionali. E come avvenuto nelle due precedenti edizioni, Terre Sonore 2023 avrà inizio sui prati della Golena del Furlo di Acqualagna, domenica 30 luglio: a sancire l’ideale passaggio di testimone dalla XXXI edizione di Fano Jazz By The Sea, sarà lo spettacolare gruppo di Manou Gallo, the african queen of bass. Da venerdì 4 agosto a domenica 6 agosto si potranno quindi ascoltare i Pericopes + 1 (Fermignano), il sassofonista Dimitri Grechi Espinoza con il suo nuovo intrigante progetto Mali Blues (Borgo di Montefabbri) e il raffinato duo del pianista Michele Di Toro e del bandoneonista Daniele Di Bonaventura (Macerata Feltria).

Ada Montellanico

Martedì 8, di nuovo ad Acqualagna ma in Corso Roma, sarà la volta del marchigiano PJC Quintet, mentre il giorno dopo, a Carpegna, si potrà apprezzare l’ottimo sassofonista Nico Gori con il suo Young Lyons Quartet. Giovedì 10 ancora jazz made in Marche con il vibrafonista fanese Marco Pacassoni (Colli al Metauro). E poi: l’irresistibile P-Funking Band (l’11 a Cantiano), il quintetto della cantante Greta Panettieri (il 12 a Mercatello sul Metauro), il pregevole duo tromba – pianoforte Flavio Boltro – Fabio Giachino (il 13 al Montone di Isola Del Piano). Nella settimana successiva, dal 16 al 20 agosto, saranno protagonisti di Terre Sonore: il trio del prodigioso fisarmonicista Vince Abbracciante (il 16 a Apecchio), il quartetto della cantante Lisa Manara (il 17 a Cerasa), il trio del trombettista Giovanni Falzone (il 18 a Barchi), il duo sax – bandoneon e pianoforte Javier Girotto – Gianni Iorio (il 19 a Borgo Pace), il duo olandese Cor Bakker, pianoforte, e Hermine Deurloo, armonica (il 20 a San Lorenzo in Campo), con un repertorio che include anche celebri musiche da film.

Dimitri Grechi Espinoza Amanou (foto Emanuele Parrini)

Ed ancora, martedì 22, a Sant’Andrea di Suasa, il quartetto di una delle primedonne del jazz italiano, la cantante Ada Montellanico, impegnata per l’occasione in un tributo a Billie Holiday.

Venerdì 24, concerto all’alba, ore 5.30, sulla Spiaggia Libera di Sottomonte di Gabicce Mare, con la pianista Eugenia Canale, mentre venerdì 24 si tornerà in collina, a Mombaroccio per il concerto della violinista Eloisa Manera e dell’alchimista elettronico Stefano Greco, ovvero l’avventuroso Phase Duo. Di rilievo anche i due eventi finali: sabato 26 a Cagli, con il gruppo della brillante bassista Rosa Brunello; domenica 17 a Gradara, con il quartetto di uno dei più amati jazzisti italiani, il trombettista Fabrizio Bosso, che nell’occasione proporrà il suo sentito omaggio a una delle icone della black music, Steve Wonder.

Fabrizio Bosso

Ancora una volta, quindi, Terre Sonore, nel suo peregrinare, toccherà luoghi e suoni diversi all’insegna di un intreccio culturale fra tradizione e modernità, bellezze paesaggistiche e bellezze musicali. Esperienze ed emozioni tutte da vivere.

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