Terremoto, Provincia chiede sette milioni di lavori per i danni alle scuole superiori
La stima trasmessa alla Regione e all’Ufficio scolastico regionale dopo le risultanze dei controlli condotti da otto squadre di tecnici
Sette milioni di euro di lavori è la richiesta della Provincia relativa ai costi necessari al ripristino dei danni del terremoto nelle scuole superiori del territorio. La stima è stata trasmessa alla Regione e all’Ufficio scolastico regionale, preceduta da una lettera inviata dal presidente Giuseppe Paolini al governatore Francesco Acquaroli e all’assessore regionale Francesco Baldelli. «Le risultanze dei controlli eseguiti dopo gli ultimi eventi sismici, condotti da otto squadre di tecnici della Provincia, non hanno evidenziato fortunatamente danni tali da pregiudicare la staticità dei 37 edifici scolastici. Nonostante questo – osserva il presidente della Provincia – è stato segnalato in maniera diffusa un peggioramento delle situazioni già in essere, che necessiterebbero di interventi puntuali per evitare possibili aggravamenti in caso di futuri eventi sismici». La stima viene quindi trasmessa alla Regione, «perché possa documentare, per il nostro Ente, le urgenze nelle sedi ministeriali di competenza». Spiega il dirigente provinciale dell’Edilizia scolastica Maurizio Bartoli: «Le scosse registrate non hanno creato condizioni di inagibilità delle scuole. Con la prosecuzione dello sciame sismico, tuttavia, si stanno ulteriormente evidenziando i danni già riscontrati su alcuni intonaci, stucchi, controsoffitti e altri settori che vanno prontamente ripristinati. Si è già operato fin da subito, peraltro, su queste porzioni di edifici per la messa in sicurezza delle aree interdette». Nella stima presentata dalla Provincia, le necessità maggiori riguardano l’Istituto Volta di Fano (ristrutturazione paramenti esterni, un milione di euro), il liceo Mengaroni di Pesaro (interventi sugli architravi delle finestre nel plesso Perticari, 700mila euro), il Santa Marta di Pesaro (ristrutturazione paramenti e architravi delle finestre lesionate, due milioni di euro) e l’ex Carducci di Fano per gli spogliatoi della palestra (680mila euro), ambiente peraltro da tempo non utilizzato per lavori in corso sull’impianto attiguo.