Triplice Isgrò a Urbino. Accademico d’Onore e Sigillo delle Arti nel 2023.

Nel 2024 la Scuola di Specializzazione della Cancellatura.

Emilio Isgrò, artista internazionale, poeta e scrittore, sarà insignito del titolo di Accademico d’Onore dall’Accademia di Belle Arti di Urbino per «aver introdotto con la Cancellatura un vero e proprio nuovo linguaggio nel solco della grande storia dell’arte italiana».

Congiuntamente, a Isgrò verrà assegnato il Sigillo delle Arti, onorificenza creata ex novo dall’Università degli Studi Carlo Bo e dall’Accademia di Belle Arti (primo esempio in Italia di convergenza paritetica tra le due istituzioni), conferita in precedenza a Werner Herzog e a Emilio Ambasz. Isgrò riceverà il Sigillo delle Arti per «l’estensione e la profondità dell’impatto, nel mondo dell’arte e della cultura, della sua opera pittorica, poetica e letteraria».

La cerimonia di conferimento delle due onorificenze si terrà nella mattinata di giovedì 15 giugno, alle ore 10.00, nell’Aula magna dell’Accademia di Belle Arti di Urbino per proseguire nella sede dell’Università.

Il sodalizio tra Isgrò e Urbino, tra l’Accademia di Belle Arti e Università degli Studi Carlo Bo, si amplierà con un’iniziativa speciale nel 2024, anno in cui ricorreranno i 60 anni dalla prima Cancellatura dell’artista. Le due istituzioni avvieranno in collaborazione, e sotto la direzione di Isgrò, la prima Scuola di Specializzazione dedicata alla Cancellatura: un corso di alta formazione al quale contribuiranno filosofi, scienziati, teologi, semiologi, storici, esperti della comunicazione, che convergeranno a Urbino per condividere con gli studenti l’espressione, la comunicazione e la riflessione sul valore della Cancellatura.

Infine, già presenza vicina ad Urbino per l’antica amicizia con Paolo Volponi, Emilio Isgrò ha appena dedicato alla città e al genio letterario dello scrittore l’opera «Il sipario di Volponi» (acrilico su libro tipografico), il primo omaggio in acconto sui festeggiamenti del centenario allo scrittore di Urbino che occuperanno il prossimo 2024.

Profilo biografico di Emilio Isgrò

Emilio Isgrò – artista, ma anche poeta, romanziere e drammaturgo – ha dato vita con le sue “cancellature” a un’operazione tra le più rivoluzionarie e originali nel panorama artistico internazionale della seconda metà del Novecento.

Isgrò è stato invitato a quattro Biennali di Venezia e ha vinto il primo premio alla Biennale di San Paolo (1977). Ha esposto in prestigiosi musei internazionali come lo Stedelijk Museum di Amsterdam, il MoMA di New York e la Fondazione Peggy Guggenheim di Venezia. 

Isgrò è stato protagonista di numerose esposizioni antologiche: al Centro Pecci di Prato (2008), alla Taksim Sanat Galerisi di Istanbul (2010), alla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma (2013), a Palazzo Reale e alle Gallerie d’Italia di Milano (2016) e alla Fondazione Cini di Venezia (2019). Nel 2022 l’artista ha realizzato a Brescia la monumentale esposizione personale Isgrò cancella Brixia.

Opere di Isgrò figurano nelle collezioni di prestigiose istituzioni quali la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, il Mart di Rovereto, la collezione d’arte del Quirinale a Roma, il Centre Georges Pompidou di Parigi, i Musées Royaux des Beaux-Arts di Bruxelles, l’Israel Museum di Gerusalemme e il Tel Aviv Museum of Art.

Tra i suoi romanzi ricordiamo L’avventurosa vita di Emilio Isgrò nelle testimonianze di uomini di stato, scrittori, artisti, parlamentari, attori, parenti, familiari, amici, anonimi cittadini, candidato al Premio Strega. Per il teatro ha scritto la trilogia L’Orestea di Gibellina, rappresentata per tre anni sui ruderi della città distrutta dal terremoto, dando avvio al festival Internazionale delle Orestiadi. La sua ultima raccolta di versi, edita da Guanda, è Sì alla notte.

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