UN IMPATTO SONORO CHE ESPLORA L’OSCURITÀ DENTRO DI NOI
Gli Orbitlane esordiscono con un brano fortemente impattante: “Vicious”, un’esplosione di energia e intensità che combina riff potenti, melodie taglienti e un messaggio che colpisce dritto al cuore.
L’idea alla base del brano è sempre stata quella di creare qualcosa di immediato, capace di scuotere chi ascolta e lasciare assolutamente zero dubbi.
“Vicious” è un invito a guardare dritto negli occhi la parte più oscura di noi stessi, quella che spesso cerchiamo di nascondere o ignorare. Perché, come ricorda il testo, non importa quanto nobili siano le intenzioni: una promessa è una promessa e non va mai infranta, nemmeno con la scusa di un fine giusto.
La canzone ci porta a riflettere sul valore del coraggio: la forza di chiamare i nostri fallimenti con il loro nome e di affrontare ciò che è dentro di noi, quella scintilla interiore che spesso è il motore dei nostri errori, ma che può diventare il punto di partenza per un cambiamento autentico.
“Vicious” si rivela così un grido di ribellione, ma anche un atto di consapevolezza, un invito a trasformare i nostri limiti in occasioni di crescita.
Gli Orbitlane si distinguono per il loro approccio sincero e diretto alla musica, intrecciando distorsioni potenti con melodie avvolgenti e testi capaci di scavare a fondo nell’animo umano.
La band veneziana si pone una missione chiara: affrontare l’agitazione che ognuno di noi porta dentro, liberare quella tensione emotiva che si accumula e trasformarla in qualcosa di significativo.
Non si tratta di inseguire la perfezione, ma di trovare una ragione per continuare a rialzare la testa, anche di fronte alle sfide più difficili.
Con il loro singolo, “Vicious”, gli Orbitlane tolgono il velo su strati di vulnerabilità e forza, dimostrando che anche nella tragedia della vita si possono trovare motivi per lottare. Come suggeriscono nel loro manifesto artistico: “Orbita attorno a cose brutte e accadranno cose brutte. Orbita attorno a cose belle e accadranno cose belle.”
Un invito a scegliere cosa coltivare, una chiamata a non arrendersi mai.