UNA PIU’ RISOLUTA SAMB INFLIGGE IL PRIMO KO ALL’ALMA

ALMA JUVENTUS FANO-SAMB 0-2

ALMA JUVENTUS FANO (4-3-1-2): Meli; Cargnelutti, Zigrossi, Bruno, Rillo (27’st Monti); Paolini (23’st Said), Amadio, Parlati (33’st Carpani); Marino (1’st Ferrara); Barbuti, Baldini (23’st Longo). A disp.: Viscovo, Santarelli, Isacco, De Vito, Scimia, Martella, Nepi. All.: Alessandrini.

SAMB (4-3-1-2): Nobile; Lavilla, Cristini (36’pt Enrici), D’Ambrosio, Liporace; Mawuli (17’st Malotti), Angiulli, D’Angelo (1’st Rocchi); Bacio Terracino; Maxi Lopez (42’st Nocciolini), Lescano (17’st Masini). A disp.: Laborda, Biondi, Chacon, Serafino, Scrugli, Goicoechea, De Ciancio. All.: Montero.

ARBITRO: Acanfora di Castellammare di Stabia.

RETI: 19’pt D’Angelo (S), 37’pt Bacio Terracino (S).

NOTE: espulso al 45’st Liporace (S) per fallo da ultimo uomo; ammoniti Zigrossi, Parlati, Lavilla; angoli 3-3; recupero 1’+5’; partita giocata a porte chiuse.

L’Alma si arrende ad una Samb più risoluta, che al terzo impegno in otto giorni si aggiudica per 2-0 un vivace duello disputato in un “Mancini” vietato al pubblico in ottemperanza alle disposizioni per il contenimento del Coronavirus. Un derby per pochi intimi, dato che anche stavolta è spesso saltata la diretta streaming di Eleven Sports scatenando sui social network le giustificate ire di entrambe le tifoserie. Per il big-match con gli ambiziosi rossoblù mister Alessandrini propone due novità rispetto allo 0-0 di mercoledì a Carpi, avvicendando l’infortunato Di Sabatino con Bruno al centro della difesa e preferendo l’under Rillo all’over De Vito sul lato sinistro. Quantomeno in panchina si rivede Carpani, fuori all’esordio per squalifica e nelle successive due partite per un problema in famiglia. Il tecnico rivale Montero applica invece un massiccio turnover, così diversamente dall’1-1 con la Fermana ci sono Lavilla, Liporace, D’Angelo, Bacio Terracino e Lescano per Scrugli, Enrici, Rocchi, Chacon e Nocciolini. Sempre assenti Botta e Di Pasquale, l’uno ancora in attesa del transfert e l’altro squalificato, mentre il recuperato Biondi torna intanto in distinta. L’avvio dei fanesi è promettente, con Barbuti che in un paio di interessanti situazioni è impreciso nell’ultima giocata. Al 7’ però all’altro capo si prende un bel rischio anche Rillo, che dopo essersi fatto soffiare il pallone sulla fascia lo va a recuperare dentro la propria area in un sospetto contrasto con Bacio Terracino. Al 15’ Maxi Lopez prova poi con un elegante lob a smarcare in profondità Lescano, provvidenzialmente anticipato in acrobazia da Bruno. Il portiere di casa si rifugia quindi in angolo al 19’ sul tiro-cross di Mawuli, prologo al vantaggio rossoblù. Sugli sviluppi del relativo corner rompe il ghiaccio D’Angelo, lesto nel ribadire in fondo al sacco la palla prodigiosamente respinta da Meli sulla sua prima conclusione. L’Alma sbanda un attimo e la Samb per poco non ne approfitta al 26’, quando D’Angelo sfiora la doppietta alzando appena sopra la traversa sullo spiovente di Angiulli. Riordinate le idee ecco al 34’ l’occasionissima per pareggiare sui piedi di Parlati, che, innescato all’altezza del dischetto dallo scarico di Marino, centra Liporace. Al 39’, al contrario, non manca il vero bersaglio Bacio Terracino, calciando al volo a fil di palo la sfera rinviata corta da Rillo nel mismatch con Lescano. Nella ripresa gli ospiti sono bravi ad amministrare il 2-0 nonostante il generoso tentativo di raddrizzare la baracca dei granata, in realtà pericolosi solo finale. Al 45’, involatosi verso Nobile avendogli intercettato l’errato rilancio, Barbuti costringe al fallo da rosso Liporace. Al 49’ Nobile si riscatta su Longo, insidioso in mischia. Alma che scivola in quartultima posizione appaiata al Ravenna a quota 3 punti, purtroppo in zona play-out sebbene a stretto contatto con tante altre compagini. Domenica prossima bisognerà comunque cercare in ogni modo di centrare la prima vittoria in campionato, visto che si giocherà oltre tutto di nuovo a Fano (dalle ore 15) contro un’Imolese almeno sulla carta più abbordabile di complessi con le ambizioni delle sin qui incrociate Perugia, Padova, Carpi e Samb.

 

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