“UNICORITRATTO” PREMIATO ALL’ELEANOR WORTHINGTON 2019
Dal 6 al 9 maggio scorso, la sezione Arti Figurative ha partecipato all’ormai consueto premio Eleanor Worthington riservato ai licei artistici presso il Collegio Raffaello di Urbino. Il premio istituito dalla Fondazione Eleanor Worthington e dal Liceo Artistico Scuola del Libro di Urbino è giunto alla sua undicesima edizione. La giuria quest’anno ha ricevuto più di novanta opere d’arte prodotte da Licei Artistici di sei diverse regioni italiane. Infatti già dallo scorso anno si potevano registrare le partecipazioni di licei artistici del Trentino e dell’Abruzzo oltre a quelle di Marche ed Umbria, ma da quest’anno si sono è aggiunte anche la Toscana e la Puglia. Le opere in concorso erano quindi più numerose del solito ma i ragazzi della classe 4^A con la loro opera intitolata Unicoritratto si sono aggiudicati uno dei premi dati dalla giuria, la quale ha sottolineato il valore della proposta collettiva e l’attinenza col tema del bando: Solitudine e solidarietà. A febbraio 2020 è prevista una mostra presso la York St John University. “Un unico pastello di cera, passato di mano in mano; unico persistente ed indelebile segno in cui tutti hanno fatto la loro parte. Un segno continuo, simbolo del legame che ci unisce e in cui noi ci siamo inseriti, pronti a metterci la faccia. Il passaggio del pastello, come un testimone, l’uno nelle mani dell’altro trasforma la solitudine in solidarietà e reciproco appoggio. I nostri visi ritratti all’interno dei segni sono
le nostre diversità unite e solidali le une verso le altre. L’ unione , l’ appoggio e la collaborazione sono al centro del nostro lavoro, sono i pilastri su cui noi ci muoviamo, ognuno con le proprie caratteristiche che si fondono insieme. Il pastello nero, passato nelle mani di ognuno, unisce le nostre personalità come in una staffetta, racconta una storia, la nostra.” Partecipare a questo premio che unisce istituti di formazione artistica di diversi livelli, Licei e Accademie di Belle Arti, su tematiche apparentemente distanti dal mondo dell’arte come quelle della disabilità e dell’inclusione, hanno portato tutti noi docenti a riflettere sui linguaggi dell’arte e a creare nel tempo un immaginario fatto di prassi e metodi didattici che sono stati per me stimolanti e gratificanti. Certa delle potenzialità ancora da esplorare che questo progetto può esprimere, invito altri colleghi di area artistica a condividere l’esperienza il prossimo anno scolastico, che sono certa sarà edificante per gli alunni di ogni sezione e classe.