Vasca di accumulo e Watercare entrano nel vivo i progetti sull’Arzilla
Reginelli: «Ottobre mese decisivo»
Alla fase decisiva il progetto di Aset spa sulla cosiddetta vasca di prima pioggia alla foce del torrente Arzilla. Entro il mese di ottobre sono infatti previsti alcuni importanti passaggi: l’indagine per valutare il rischio bellico nell’area dove sorgerà l’impianto, la stipula del contratto con la ditta costruttrice e a seguire l’inizio dei lavori, che dovranno concludersi indicativamente entro la prossima estate. Se n’è discusso stamane nella sala della Concordia, nel Municipio di Fano, durante un incontro per fare il punto anche sul monitoraggio ambientale previsto da Watercare.
Un progetto di valenza europea per la difesa dell’ecosistema marino dall’impatto delle acque reflue, che per il bacino dell’Adriatico individua come opera pilota proprio la vasca di accumulo per lo scolmatore alla foce dell’Arzilla. L’opera è importante, inoltre, sia per la salute pubblica sia per l’offerta e la promozione turistica. Hanno partecipato all’incontro il sindaco Massimo Seri, il presidente di Aset spa Paolo Reginelli, il primo ricercatore di Cnr-Irbim ad Ancona, Mauro Marini, Antonella Penna, docente dell’Università Carlo Bo a Urbino, e Luigi Bolognini, tecnico della Regione.
«Grazie al ruolo centrale nel progetto Watercare – ha spiegato il presidente Reginelli – Aset spa ha ricevuto un finanziamento europeo di quasi mezzo milione per la vasca di accumulo all’Arzilla, su un investimento totale di circa 2 milioni. L’opera è un nuovo, significativo apporto al lavoro che l’amministrazione fanese svolge per la difesa dell’ambiente e in particolare dell’ambiente marino. Un anno fa, proprio di questi tempi, entravano in funzione i prolungamenti degli scolmatori che hanno migliorato la qualità della balneazione a Sassonia. È poi motivo di orgoglio il fatto che un progetto di Aset spa sia preso a modello e replicato in altre città in Abruzzo e in Croazia».
«Il progetto sulla vasca di accumulo e il progetto Watercare dimostrano che l’amministrazione locale può fare molto nella corretta gestione dell’ambiente, oggi richiesta a gran voce soprattutto dai nostri giovani», ha detto il sindaco Seri. Ha aggiunto la soddisfazione «per la scelta strategica di aprire l’ufficio Europa, che finora ha portato al Comune di Fano quasi 8 milioni di finanziamenti».
La vasca di accumulo ha una capienza stimata di 1.600 metri cubi e la sua funzione è di trattenere le acque miste che si formano nella rete fognaria in presenza di piogge, evitando che il carico inquinante finisca nel torrente e quindi in mare. Le acque miste saranno poi reimmesse nelle tubazioni e portate fino al depuratore. Insieme con Aset spa aderiscono a Watercare le Regioni Marche e Abruzzo, l’Università di Urbino, le contee di Spalato e Dubrovnik, l’Università di Spalato, l’agenzia nazionale Croatian Waters e il centro di ricerca Metris.