Vent’anni di Aset: una storia di buoni servizi Si lavora a due progetti strategici per il futuro
Vent’anni di Aset raccontano una storia di buoni servizi, di scelte oculate e lungimiranti, di crescita costante e di rispetto: per i cittadini, per l’ambiente e per gli stessi lavoratori dell’azienda. Ne ha discusso oggi il presidente Paolo Reginelli, durante l’iniziativa nel Tag Hotel a Bellocchi di Fano, organizzata proprio per rendere conto del tanto lavoro svolto nell’arco di quattro lustri esatti e dei progetti per il futuro.
Aset è oggi una realtà cardine nella gestione di un ampio territorio che comprende Fano e altri 13 Comuni soci. Conta quasi 270 dipendenti, ha un parco macchine di circa 300 mezzi. Grazie alla sana conduzione economica della società multiservizi, le Amministrazioni comunali hanno ricevuto canoni per un totale pari a un milione e 500.000 euro all’anno. In più, negli ultimi tre esercizi, la società ha distribuito dividendi per un milione di euro. A partire dal 2018 la somma sarà più sostanziosa a vantaggio dei Comuni soci che possiedano quote minori in Aset.
«La raccolta differenziata – dice il presidente Paolo Reginelli – ha superato la soglia virtuosa del 70 per cento. La dispersione idrica è stata abbattuta al 29 per cento nel 2016, da superiore al 41 per cento che era nel 2004. Altri dieci anni di vita per la discarica a Monteschiantello, in virtù di una gestione impeccabile. Tutto il territorio fanese è ora coperto dalla rete per la distribuzione del gas, completata con un intervento da 2 milioni nel triennio 2016-2018. Comuni vicini usufruiscono dei nostri servizi, come Jesi e Senigallia nel caso del Bollino Verde. Illuminiamo le strade, ci prepariamo a renderle più sicure costruendo nuove piste ciclabili. Incrementiamo le prestazioni delle farmacie comunali e il loro numero. Entro l’anno ne apriremo un’altra nel centro commerciale Fanocenter a Bellocchi. Continuiamo a investire sulla depurazione, per storia e risultati il fiore all’occhiello delle Amministrazioni fanesi dagli anni ’70 in poi. Contribuiamo così a tutelare l’ambiente e a rendere più appetibile l’offerta turistica locale. Un altro dato cui tengo in modo particolare: nel 2017 sono diminuiti gli infortuni sul lavoro, passando da 20 dell’anno precedente a 18, nonostante l’aumento consistente del personale dovuto alla fusione. Un risultato reso possibile da criteri gestionali e organizzativi di certificato livello internazionale».
Questo è, in estrema sintesi, il biglietto da visita di Aset. Da questi risultati si parte per programmare il futuro. Il presidente Reginelli concentra la propria attenzione su due progetti in particolare: «Puntiamo a costruire un impianto per trattare potature del verde e frazione organica dei rifiuti, in totale circa 20.000 tonnellate all’anno. Si risparmierebbe un milione e mezzo di spese per il trasporto, necessario a spostare organico e potature in centri specializzati fuori regione. Si produrrebbe inoltre ottimo fertilizzante e biometano per alimentare i mezzi a motore. L’investimento è elevatissimo, dai 15 ai 30 milioni, e di conseguenza sarà sostenibile solo se l’impianto avrà dimensione provinciale o, meglio ancora, se servirà due province limitrofe come Pesaro e Ancona. Sono necessarie collaborazioni strategiche e nel nostro caso il partner più logico è Marche Multiservizi».
L’altro impianto strategico per il futuro è il potabilizzatore per l’acqua di falda, individuato a Chiaruccia. «Depurando una risorsa idrica abbondante ma carica di nitrati, ci garantiremo rispetto a prevedibili situazioni di emergenza, considerando che le estati sono sempre più siccitose», conclude il presidente Reginelli. Si prevede di spendere intorno a un milione e 700.000 euro.