0-0 TRA ALMA E FOSSOMBRONE IN UN MANCINI SEMIDESERTO PER PROTESTA
ALMA JUVENTUS FANO-FOSSOMBRONE 0-0
ALMA JUVENTUS FANO (3-5-1-1): Guerrieri; Mancini, Tomassini, Riggioni; Pensalfini (35’st Dubaz), Ricci (1’st Roberti), Urbinati, Gonzalez (24’st D. Rovinelli), Allegrucci; Antonioni (15’st Zanni); Padovani. A disp.: Piersanti, Saponaro, Giuli, Malshi, Brunetti. All.: Cornacchini.
FOSSOMBRONE (4-4-2): Marcantognini; Bianchi, Urso (27’st Camilloni), E. Rovinelli, Calvosa; Palazzi (29’st Giacchina), L. Pandolfi, R. Pandolfi, Procacci (29’st Battisti); Casolla (34’st Germinale), Fagotti (43’st Fraternali). A disp.: Amici, Lorenzini, Mea, Aguzzi. All.: Fucili.
ARBITRO: Menozzi di Treviso.
NOTE: ammoniti R. Pandolfi, Calvosa, Gonzalez, L. Pandolfi, Zanni; angoli 1-6, recupero 1’+5’; spettatori 250 circa.
Fano e Fossombrone offrono una sfida combattuta ma avara di emozioni alle poche centinaia di spettatori di un Mancini desolatamente semideserto, per la protesta di entrambe le tifoserie contro la discussa decisione del presidente granata Russo di raddoppiare il costo di curva locale e settore ospiti portandolo da 10 a 20 euro. Lo 0-0 finale rispecchia pressoché fedelmente quanto creato in campo dalle due contendenti, che col punto incamerato mantengono in sostanza le rispettive posizioni di classifica. I fanesi, ancora imbattuti sotto la gestione Cornacchini, restano infatti a cavallo tra playout e salvezza, mentre i forsempronesi conservano un prezioso +7 sulla zona a rischio. Per questo inedito duello, con unico precedente in campionato risalente alla Prima Divisione 1966/67, il tecnico dell’Alma è costretto a rinunciare ai malconci Coulibaly, Kalombo, Pierfederici e Serges, oltre all’oggetto misterioso Scardina. Recuperati, se non altro, gli acciaccati Zanni e Padovani ed al rientro dalla squalifica Riggioni, uno dei tanti ex sulle due sponde. L’allenatore forsempronese Fucili si presenta invece senza Bucchi, Conti e Pagliari, tutti appiedati dal giudice sportivo, ed i convalescenti Bio e Mea. All’ingresso delle squadre, sugli spalti vuoti dove di solito si sistemano i tifosi di casa campeggia lo striscione con su scritto “Russo-Comune: Vergogna” e nello spicchio di gradinata riservato ai sostenitori del Fossombrone in un altro si legge “21,50 euro. Questo è quello che vi meritate. Rispetto per gli ultras”. Panthers, Ultras e Club Forza Alma da una parte e Botty Club dall’altra sono però assiepati al di fuori dello stadio, per non far mancare l’incitamento a chi si affronta sul prato verde del vecchio Borgo Metauro. Cronaca assai scarna nel primo tempo, con lo specialista Gonzalez (successivamente ammonito salterà la trasferta di Riccione) che all’8’ calcia sulla barriera una invitante punizione conquistata dal grintoso Urbinati e replica affidata a Fagotti che al 30’ si fa rintuzzare sul più bello da Tomassini sprecando una promettente ripartenza. Nella ripresa si fa preferire un po’ di più il Fossombrone, anche perché il Fano è davvero ridotto all’osso nel reparto offensivo e mister Cornacchini è obbligato ad adattare diversi suoi giovani elementi. L’unico sussulto si registra al 27’, quando Casolla, imbeccato dall’inesauribile Riccardo Pandolfi in un’altra situazione di rapido capovolgimento di fronte, non riesce a trafiggere il reattivo Guerrieri sciupando un’ottima opportunità per pervenire all’1-0.